27 Oct, 2025 - 16:00

Stadio-Clinica, ok di Bandecchi al tentativo di soluzione istituzionale: "Voglio evitare il TAR, anche se abbiamo ragione" e ricuce con la Ternana

Stadio-Clinica, ok di Bandecchi al tentativo di soluzione istituzionale: "Voglio evitare il TAR, anche se abbiamo ragione" e ricuce con la Ternana

Moderato, riflessivo, stratega e tattico, aperto alla mediazione ma anche convinto di voler mantenere una posizione di confronto paritario con la Regione. E' un Bandecchi che non ti aspetti, dopo la lunga assenza forzata dal consiglio comunale, le polemiche con l'opposizione per i suoi metodi diretti e spesso corrosivi, quello che garantisce il via libera all'atto di indirizzo presentato dal capogruppo di FDI Roberto Pastura.

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha dato il suo ok al tentativo di soluzione istituzionale sul progetto stadio-clinica, auspicando la riapertura di un tavolo tecnico con la Regione Umbria per evitare il contenzioso davanti al TAR.

“Voglio evitare il TAR, anche se abbiamo ragione”, ha dichiarato Bandecchi, ribadendo che in ogni caso il project financing si farà e che la città avrà sia il nuovo stadio Liberati sia la clinica privata convenzionata.

Per evitare il contenzioso al TAR: Bandecchi fissa l’11 novembre come termine ultimo

L’intervento del sindaco si è inserito nel dibattito sull’atto di indirizzo approvato dall’aula, finalizzato a riaprire il dialogo con Palazzo Donini e individuare una via istituzionale per chiudere la vicenda. Bandecchi ha confermato la disponibilità a proseguire lungo questa strada, ma ha anche fissato un termine chiaro: Ho tempo fino all’11 novembre, prima data utile in cui si potrebbe discutere al TAR. Spero, parlando con la Presidente Proietti, di trovare una soluzione. Confido nella sua correttezza e disponibilità, anche se non può pensare di incontrare Ternana e tifosi senza aver sentito prima il Comune”.

Il primo cittadino ha sottolineato la correttezza dell’iter amministrativo condotto finora, ricordando che i dirigenti comunali e regionali Piero Giorgini e Paolo Gattini hanno seguito con scrupolo ogni passaggio. “Non c’è stata alcuna forzatura né scorciatoia - ha detto - e chi oggi mette in dubbio la correttezza dell’operazione offende due professionisti seri che hanno agito secondo legge”.

Il nodo tecnico tra i RUP Giorgini e Gattini e la conferenza dei servizi decisoria: Bandecchi chiarisce i passaggi amministrativi 

Bandecchi ha ricostruito i passaggi amministrativi. Dopo la conferenza dei servizi decisoria del 2022, Giorgini, come RUP del Comune, aveva verificato che tutte le prescrizioni erano state soddisfatte, ma il progetto non era ancora formalmente operativo senza un riscontro scritto dalla Regione Umbria. “Il 26 marzo 2024 Giorgini ha scritto al RUP regionale, l’ingegner Gattini, comunicando che la conferenza era pienamente attuabile”, ha ricordato Bandecchi. Gattini a sua volta ha trasmesso la comunicazione alle direzioni regionali competenti, confermando i presupposti per rendere operativa la conferenza decisoria del 2022.

Il sindaco ha evidenziato le difficoltà generate dalla necessità di valutare tutte le leggi e regolamenti. Giorgini ha richiesto sette consulenze legali e tecniche, “pagate e ottenute in piena autonomia, senza alcun intervento da parte mia”, ha spiegato Bandecchi.

Solo quando tutte le verifiche sono risultate positive, il Comune ha predisposto i documenti per costruire lo stadio e la clinica. "Un permesso a costruire - ha ribadito Bandecchi - non un accreditamento, che dovrà essere fatto secondo legge dalla Regione sulla base dei posti letto garantitoi da una delibera della giunta Tesei. Gattini e Giorgini hanno fatto tutto ciò che serviva per rispettare la conferenza dei servizi, ma nessuno dei due poteva completare l’accreditamento, che avverrà successivamente: il progetto è operativo ma vincolato alla realizzazione della clinica secondo i criteri stabiliti”, ha chiarito il sindaco.

Bandecchi ha ribadito la regola che guida l’operazione: Tre mattoni per lo stadio, uno per la clinica. Non si può fare uno senza l’altro. È un principio che garantisce la correttezza e la funzionalità del progetto stadio-clinica”.

Bandecchi respinge le accuse di speculazione e ribadisce il progetto integrato tra stadio e clinica 

Nel cuore del suo intervento, Bandecchi ha respinto con fermezza l’idea di una speculazione economico-finanziaria. Se avessi voluto fare una speculazione, la clinica l’avrei costruita per conto mio, sul terreno di Ternanello. Ne avevo la possibilità legale e formale”, ha affermato. “Ma non ho voluto farlo perché il progetto non è una clinica privata per pochi, bensì un’operazione che unisce sport e salute, per la città. Tre mattoni per lo stadio, uno per la clinica: questa è la mia regola”.

La metafora dei “mattoni” è diventata il simbolo della volontà politica di tenere insieme le due componenti del progetto: la realizzazione del nuovo stadio Liberati e della struttura sanitaria privata, destinata a integrare l’offerta ospedaliera pubblica. Chi oggi parla di interessi personali non conosce le carte. Io, come cittadino e come ternano, mi sono battuto per un’operazione trasparente e utile alla città”, ha aggiunto Bandecchi.

Il confronto in aula e la ricucitura con la Ternana: Ferrero e il legale presenti in Comune

Durante il dibattito, il sindaco ha anche ripreso il tema dei rapporti con la Ternana Calcio, parlando inizialmente di “sgarro istituzionale” da parte dei rappresentanti del club che non avevano dato risposta alla convocazione del primo cittadino. In seguito, però, Bandecchi ha ricucito con la famiglia Rizzo e con la Ternana, visto che in Comune sono poi arrivati Massimo Ferrero, in rappresentanza della società, e l’avvocato Andrea Silvestri, dello studio romano Legalit, legale della famiglia Rizzo, proprietaria del club.

“Ho apprezzato la loro presenza e la volontà di seguire da vicino l’evoluzione dell’operazione”, ha detto Bandecchi, invitando la società a mantenere un atteggiamento collaborativo. Il sindaco ha ammonito tutti gli attori coinvolti: Si può discutere di tutto, ma non del fatto che a Terni lo stadio e la clinica si faranno insieme. È un impegno che ho preso davanti alla città e che porterò avanti fino in fondo”.

Critiche a PD e M5S per le contraddizioni sul progetto stadio-clinica: Bandecchi invita alla coerenza istituzionale

Un passaggio particolarmente duro è stato riservato all’opposizione. Bandecchi ha ricordato che PD e Movimento 5 Stelle, oggi critici, avevano di recente votato a favore della convenzione-ponte per l’utilizzo dello stadio Liberati, che rappresentava “il via libera al RUP Giorgini per proseguire l’iter del progetto”.

“Non capisco come si possa oggi negare la validità di un percorso che gli stessi consiglieri avevano contribuito a sbloccare pochi mesi fa. O si è coerenti, o si ammette di aver sbagliato allora”, ha detto. Bandecchi ha invitato i consiglieri del PD a “tutelare l’immagine del partito e della città”, arrivando persino a suggerire di non partecipare alla votazione sull’atto di indirizzo, “per evitare fraintendimenti politici e polemiche sterili”.

Terni avrà il suo stadio e la sua clinica: Bandecchi chiude con un appello al buon senso e alla responsabilità istituzionale

L’intervento si è concluso con un messaggio di rassicurazione ai cittadini. “A Terni si farà lo stadio e si farà la clinica”, ha ribadito Bandecchi, aggiungendo che le due opere “andranno avanti di pari passo, perché l’una non esiste senza l’altra”. Il sindaco ha richiamato tutti a un senso di responsabilità istituzionale: il percorso passa ora attraverso la riapertura del confronto con la Regione Umbria, da concludere entro l’11 novembre, evitando così lo scontro giudiziario.

“Spero che prevalga il buon senso, perché la città non può più aspettare. Questo progetto non è mio, è di Terni. E va portato a termine con serietà e rispetto delle regole”, ha concluso.

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Federico Zacaglioni
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