17 Dec, 2025 - 11:00

Stadio-clinica, Centro Coordinamento Ternana Clubs chiede gli atti alla Regione: “Serve chiarezza, così non si può andare avanti”

Stadio-clinica, Centro Coordinamento Ternana Clubs chiede gli atti alla Regione: “Serve chiarezza, così non si può andare avanti”

Il passo è formale, ma il segnale è politico e istituzionale. Il Centro Coordinamento Ternana Clubs torna a far sentire la propria voce sulla vicenda dello stadio-clinica di Terni, depositando in Regione Umbria una richiesta ufficiale di accesso agli atti per fare piena luce sull’iter amministrativo che ha condotto al ricorso al TAR e sui rapporti con le cliniche convenzionate attive in provincia di Perugia. Un’iniziativa annunciata già a novembre e che arriva dopo settimane di tensioni, colpi di scena e incertezze generate dal ricorso al TAR della Regione, che continuano a gravare sul futuro di uno dei progetti più discussi degli ultimi anni.

Nel comunicato diffuso stamane, il Centro Coordinamento ricorda di essere rappresentante e depositario delle 18.000 firme raccolte a sostegno del nuovo ospedale, del nuovo impianto sportivo e della clinica convenzionata a Terni. Una legittimazione popolare che, secondo i tifosi rossoverdi, impone ora un dovere di trasparenza da parte delle istituzioni.

Accesso agli atti e ricorso al TAR: i quesiti sulla procedura e sulle cliniche convenzionate

La richiesta, trasmessa digitalmente a Palazzo Donini, riguarda sia aspetti generali dell’iter seguito dalla Regione - culminato nel contenzioso amministrativo - sia profili più specifici legati alle strutture sanitarie private convenzionate che operano da tempo nel territorio perugino. Si tratta di cinque case di cura private operanti a anni in regime di deroga rispetto alle norme di convenzionamento regionale, in attesa che venga approvato il nuovo Piano socio-sanitario (che dovrebbe arrivre mella più ottimistica delle visioni entro il 2026) e che ogni anno attingono a un fondo che supera i 34 milioni di euro per l'erogazione di prestazioni sanitarie. Un punto, quest’ultimo, che il Centro Coordinamento considera centrale per comprendere le ragioni di scelte ritenute opache e potenzialmente penalizzanti per Terni.

“Questo in ossequio ai doverosi principi di trasparenza ed equità da parte della pubblica amministrazione”, si legge nella nota, che ribadisce come l’iniziativa non abbia carattere polemico, ma sia finalizzata a ricostruire con precisione il quadro amministrativo e decisionale. Il Centro annuncia inoltre che, una volta ricevuto riscontro – o trascorsi i 30 giorni previsti dalla legge – informerà puntualmente la cittadinanza sugli esiti dell’accesso agli atti.

La richiesta di stabilità istituzionale: “Non programmi roboanti, ma gestioni serie e trasparenti”

Dietro il linguaggio misurato del comunicato, emerge però una preoccupazione più ampia. Il Centro Coordinamento richiama tutte le parti coinvolte - Regione, Comune e Ternana Calcio - a un’assunzione di responsabilità che vada oltre le schermaglie istituzionali e i passaggi formali.

“Non chiediamo programmi roboanti e false illusioni, ma gestioni serie, trasparenti e programmatiche”, scrivono i tifosi, sottolineando come la squadra, i sostenitori e la città abbiano bisogno di serenità e chiarezza. Un’esigenza che, a loro giudizio, rischia di essere compromessa da una vicenda definita senza mezzi termini “ormai intollerabile”.

Nel documento riaffiora anche l’amarezza per il mancato riscontro, nei mesi scorsi, alla richiesta di un incontro pubblico congiunto tra Regione Umbria, Comune di Terni e proprietà della Ternana Calcio, che avrebbe potuto - secondo il CCTC - evitare il susseguirsi di iniziative isolate e incontri riservati, rivelatisi controproducenti. 

L’appello finale: “Non si gioca con la dignità di una città”

Il comunicato si chiude con un appello diretto e senza sconti a tutti gli attori della vicenda. “Tutti, nessuno escluso, si mettano una mano sulla coscienza e trovino in tempi rapidi una soluzione positiva”. Perché, conclude il Centro Coordinamento, “non si gioca con la dignità di una città e non si mortifica la passione di un popolo tifoso”.

Parole che restituiscono la misura di una frattura ancora aperta e che affidano ora alla trasparenza amministrativa – ma soprattutto alla politica – il compito di ricostruire fiducia e riportare il dibattito su binari di chiarezza. In attesa degli atti, e delle risposte, Terni resta sospesa.

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Federico Zacaglioni
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