31 Oct, 2025 - 18:50

Stadio-Clinica: dopo il deposito del ricorso ecco i tempi delle udienze e la stretta via dell’accordo

Stadio-Clinica: dopo il deposito del ricorso ecco i tempi delle udienze e la stretta via dell’accordo

Ora che l’Avvocatura regionale, con l’avvocato Luca Benci in prima linea (accanto a lui, nella foto di copertina, compaiono il dirigente del Comune di Terni, Piero Giorgini, e il project manager dell’operazione, Sergio Anibaldi), ha depositato presso il TAR dell’Umbria il ricorso contro il Comune di Terni sul progetto Stadio-Clinica, comincia il conto alla rovescia per la ricerca dell'accordo tra gli enti coinvolti.
Intesa che peraltro - secondo la legge - si sarebbe dovuta cercare prima di mettere la tagliola sul cammino di un'operazione da oltre 60 milioni di euro di investimenti, che chiama in causa anche il Credito Sportivo, la banca delle infrastrutture controllata dal Ministero delle Finanze, e che riguarda una delle prime applicazioni nazionali della nuova legge Stadi.

Con il deposito dell’atto inizia formalmente la procedura amministrativa: ora tutte le parti coinvolte dovranno attenersi a una precisa scaletta di tempi, con scadenze ravvicinate per gli adempimenti, la trattazione della richiesta di sospensiva e, successivamente, l’eventuale udienza di merito. Saranno questi i passaggi chiave che accompagneranno la vicenda nelle prossime settimane, definendo il percorso giudiziario di un contenzioso destinato a influenzare concretamente scelte e prospettive per la città.

Le parti coinvolte nel ricorso della Regione Umbria contro il Comune di Terni sul progetto Stadio-Clinica sono numerose e rappresentano i principali attori istituzionali e privati interessati dal procedimento. Oltre alla Regione Umbria, guidata dalla presidente Stefania Proietti e difesa dall’Avvocatura regionale (Avv. Luca Benci e Avv. Anna Rita Gobbo), le parti convenute sono (come avevamo anticipato il giorno della delibera): il Comune di Terni (con il sindaco pro-tempore Stefano Bandecchi) che si avvale dell'avvocatura comunale (Avv. Gennari e Avv. Silvi), Ternana Calcio Srl (la scelta dovrebbe cadere sull’Avv. Prof. De Leonardis dell’Università di Roma Tre), Ternana Women Srl, Stadium SPA, la Provincia di Terni, la Prefettura di Terni e l’Azienda USL Umbria 2.

Le scadenze processuali e i tempi tecnici del TAR

Dal momento della notifica del ricorso, ciascuna delle parti ha diritto a costituirsi in giudizio e presentare le proprie memorie difensive e controdeduzioni. Nel caso del ricorso depositato dalla Regione Umbria contro il Comune di Terni per il progetto Stadio-Clinica, il Codice del Processo Amministrativo stabilisce una serie di scadenze ben definite.

Dopo il deposito dell’atto, l’udienza per la discussione dell’istanza cautelare (la sospensiva) viene programmata di norma entro tre o quattro settimane, ma la legge consente tempi anche più brevi in situazioni di particolare urgenza. Se il presidente del TAR rileva il rischio di un danno grave e imminente, può disporre la trattazione anticipata: non è raro, infatti, che la sospensiva venga fissata già in dieci o quindici giorni dal deposito, con tempi tassativi per la presentazione delle memorie che scendono a due giorni liberi prima dell’udienza.

A prescindere dal livello di urgenza, la decisione sulla sospensiva può essere impugnata davanti al Consiglio di Stato, che si pronuncia solitamente entro poche settimane. Quanto al giudizio di merito, la tradizione del TAR Umbria conferma un’efficienza superiore alla media nazionale: la sentenza definitiva viene in genere pronunciata entro un anno o poco più, ma la durata del procedimento può estendersi se le parti decidono di appellare la decisione, sia cautelare che definitiva, davanti al Consiglio di Stato.

In tal modo, tutto l’iter giudiziario, dalla fase urgente alla sentenza finale, è scandito da procedure rigorose, ma soprattutto può variare a seconda delle circostanze specifiche e dell’effettiva urgenza riscontrata dal tribunale.

Verso la stretta via dell’accordo tra Regione e Comune di Terni

Diventa quindi fondamentale la stretta via di ricerca di un accordo tra le parti prima della fissazione dell'udienza di sospensione cautelare. Dato che si è aperta una via di composizione negoziata della vicenda nell'ottica di una collaborazione tra enti pubblici, come dispongono le normative, si sta lavorando alacremente negli uffici di Palazzo Spada e in quelli di Palazzo Donini a costruire una soluzione che consenta l'uscita onorevole di tutte le parti in causa.

Il dirigente comunale architetto Piero Giorgini è in contatto da giorni con il suo corrispondente in Regione Paolo Gattini, che aveva firmato la conclusione positiva con prescrizioni della Conferenza dei Servizi, mentre gli uffici di gabinetto di Proietti e Bandecchi stanno limando le questioni più spinose per arrivare a un ritiro contestuale dei due atti alla base del contenzioso: la determina del RUP che ha dato il via libera alla convenzione e il ricorso al TAR della Regione che rischia di fermare tutto prima del via.

I toni concilianti del sindaco Bandecchi, l'assenza strategica della governatrice Proietti al consiglio regionale infuocato di ieri l'altro, suggeriscono che il lavorio sotterraneo che abbiamo descritto nei giorni scorsi stia producendo frutti. Ovviamente la via è stretta, perché di scorie se ne sono prodotte molte e di schiaffi ne sono volati. Ma la reazione che il ricorso ha generato in città e sulla politica è tale da consigliare la ricerca - fino all'ultimo respiro - di una conclusione positiva della vicenda.

Il nodo della programmazione sanitaria e le prospettive

Il tema che resta centrale e da superare è quello della programmazione sanitaria che riguarda l’Umbria del Sud, o meglio la provincia di Terni. I famosi 80 posti letto previsti dalla delibera della giunta Tesei, considerati condizione non sufficiente dalla Regione per dare il via libera ai lavori.

Il Comune di Terni ribatte di non aver chiesto accreditamenti a priori, ma di aver solo consentito il rilascio di un permesso a costruire, lasciando le fasi future alla Regione Umbria. È questo il nodo da sciogliere. È questo il punto da superare. E c'è più di un week end di tempo per lavorarci, arrivando a mettere a disposizione dei due leader, Proietti e Bandecchi, una soluzione praticabile.

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Federico Zacaglioni
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