21 Oct, 2025 - 16:20

Stadio-Clinica: Bandecchi tuona contro la Regione, bufera social e i dubbi sul futuro della Ternana dei Rizzo

Stadio-Clinica: Bandecchi tuona contro la Regione, bufera social e i dubbi sul futuro della Ternana dei Rizzo

La risposta del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, è arrivata subito dopo la pubblicazione della delibera della giunta regionale su Stadio-Clinica. Ed è un atto di accusa fortissimo nei confronti di Palazzo Donini. Già, perché il documento approvato all'unanimità dagli assessori di Stefania Proietti e che dà mandato all'avvocatura di Palazzo Donini di impugnare la determina del dirigente comunale di Terni, Piero Giorgini, mette a rischio tutta l'impalcatura del progetto e la sua fattibilità.

La determina di Giorgini, infatti, è l'atto che ha originato la convenzione tra Palazzo Spada e Ternana e che ha dato il via libera al processo di realizzazione del progetto Stadio-Clinica. Un project financing che, in cambio di una concessione del diritto di superficie dello stadio e della possibilità di finanziare l'opera con i proventi di una struttura sanitaria privata convenzionata con il servizio sanitario, dovrà portare alla costruzione del nuovo Liberati.

Bandecchi durissimo contro la Regione: "Su Stadio-Clinica ci vediamo in Tribunale"

E proprio sul progetto Stadio-Clinica, Stefano Bandecchi ci va giù pesante.

Certo adesso non potrete dirmi che ho dei conflitti di interesse, dato che io ho regalato il progetto della clinica direttamente alla Ternana Calcio, e che il progetto Stadio-Clinica è un progetto importante per Terni e la Ternana - afferma in una dichiarazione diffusa su Instagram -. La Regione adesso impugna il nostro progetto, il progetto che viene dalla giunta precedente, un progetto portato avanti in questa consiliatura, dicendo non lo so che cosa.

Poi il sindaco di Terni, presa la rincorsa, parte con un'invettiva che mano a mano si riempie di "bip" per coprire gli improperi.

"La Proietti oggi è votata al suicidio politico e credo insieme a lei tutta la giunta di sinistra - continua Bandecchi -. Cioè, cari signori ternani che avete votato la giunta di sinistra, ma quanto vi sentite sciocchi da uno a dieci? Io addirittura non c'entro nulla più, cioè io sono uscito di scena. Voi non avrete l'ospedale statale, l'ospedale pubblico, perché questi quattro "bip" già stanno a inventarsi qualsiasi cosa. Non avrete neanche la clinica... Anzi, l'avrete la clinica, perché io gli "bip" alla Regione, gli facciamo proprio male, male, male, male, male".

L'intervento si conclude con un invito sarcastico a ridurre l'uso di sostanze alienanti e con una serie di pesanti critiche all'approccio ideologico della maggioranza. Ma soprattutto con una promessa che somiglia a un avvertimento: "Ci vediamo in tribunale a brevissimo."

La minaccia di cause risarcitorie e la bufera sui social

Già in passato si era parlato di ipotesi di diniego dell'accreditamento della clinica e di possibili ricorsi da parte della Regione. Già, perché come ha scritto qualche tifoso sui social, senza Clinica non ci sarà Stadio. E senza stadio il termometro del tifo è destinato a salire ancora di più. Da settimane, infatti, il tema del riequilibrio territoriale e della distanza tra le istituzioni regionali e la città si è fatto più centrale nell'agenda politica. Anche in ragione di un caso-Terni che attraversa trasversalmente il dibattito: dalla sottorappresentazione istituzionale del secondo capoluogo dell’Umbria fino alla politica sanitaria e infrastrutturale.

Bandecchi, alle ipotesi di un niet della Regione sulla possibilità di accreditare la clinica, aveva sempre risposto con la minaccia di richieste di risarcimenti milionari.

"Se la Regione blocca il progetto si espone a un contenzioso durissimo - aveva detto a luglio ai giornalisti che lo aspettavano fuori da Palazzo Spada - ci dovrà dare un miliardo di euro. Non credo che la Regione Umbria voglia mettersi in questa condizione così rischiosa, perché qui a Terni siamo contenti di quanto è stato deciso. Io gli faccio un monito: studiassero bene le carte..."

Intanto sul web è rivolta. Forum e social sono pieni di proteste, critiche e prese di posizione contro la Regione, ancora una volta accusata di essere matrigna. Ancora una volta tacciata di "perugino-centrismo". Gli assessori di Bandecchi postano a raffica, e dietro di loro anche tifosi e sostenitori attaccano la giunta Proietti e i ternani in maggioranza.

I dubbi sul futuro del club rossoverde e sulle strategie della famiglia Rizzo

Passata qualche ora ci si attende la risposta della Ternana Calcio e della sua Newco, Stadium Spa, che dovrà realizzare l'intervento. Non è un mistero, infatti, che la famiglia di Gian Luigi Rizzo e Laura Melis, titolari del Gruppo Villa Claudia, abbiano acquisito la Ternana per rafforzare la propria rete di strutture sanitarie in Italia centrale e in Sicilia.

La possibilità che il progetto possa essere fermato dal TAR dell’Umbria potrebbe avere ripercussioni sull’investimento che in estate ha portato al salvataggio del club rossoverde. In via della Bardesca fanno notare che l’atto è stato pubblicato a due giorni dalla scadenza dei termini di impugnazione e senza nessuna interlocuzione preventiva con i soggetti coinvolti, Ternana e Comune di Terni.

E ora ci si prepara alla guerra dei ricorsi.

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Federico Zacaglioni
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