Lo scontro sulla complessa vicenda Stadio-Clinica è aperto. Con la Regione che ha impugnato di fronte al Tar la determina del Comune di Terni che avallava il progetto, lo stesso è ora in discussione e rischia di restare impigliato nelle maglie dello scontro. Numerosi i punti che la maggiornaza di Alternativa Popolare e centrodestra contestano alla Giunta Proietti, a partire dalla scarsa trasparenza sull'intera vicenda dove, ha fatto sapere il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, dalla Regione non è arrivata neanche una telefonata.
La tensione si sta facendo altissima perché lo Stadio-Clinica è una questione di grande portata che riguarda la politica, lo sviluppo della città, le due squadre rossoverdi - Ternana e Ternana Women -, le loro proprietà e le migliaia di tifosi che chiedono chiarezza e confronto. Già nella giornata di ieri alla presidente Proietti era arrivata una pec da parte del Centro Coordinamento Ternana Clubs che chiedeva un incontro urgente. Nel frattempo però, ci si sono messi anche i tifosi del Grifo che come denuncia anche Bandecchi sui social, hanno esposto uno striscione denigratorio sotto a Palazzo Cesaroni, sede dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria, creando solo ulteriore malcontento.
Bandecchi ha voluto rivolgere un appello ai tanti tifosi del club rossoverde e a tutta la cittadinanza, invitando a una protesta pacifica senza inasprire ulteriormente i toni dello scontro.
"Mi rivolgo - scrive in una nota - a tutta la tifoseria e a tutti i ternani. Dopo le azioni scomposte della giunta regionale il clima si è fatto caldo, le provocazioni delle tifoserie perugine - chiaramente di pochi esaltati - non debbono influenzare l'atteggiamento fermo di noi ternani e tifosi della ternana.
"Costruiremo lo stadio e la clinica - sottolinea - solo se riusciremo a mantenere la calma, dimostrando le nostre legittime ragioni in maniera ferma, decisa, accalorata, ma pacifica".
"Chiedo alla tifoseria rossoverde - prosegue - di non cedere alle provocazioni dei più stolti (tra questi compresa la giunta regionale), ma di restare fermi nella convinzione che faremo valere le nostre ragioni in qualsiasi ambito giudiziario e politico. Ripeto, Terni avrà il suo stadio e la sua clinica, la determinazione, la convinzione, dei ternani sono una grande risorsa".
A pesare, e molto, è l'assenza del confronto istituzionale con la Regione che ha impugnato la determina ad appena un mese dall'acquisto della Ternana Calcio da parte della famiglia Rizzo, proprietaria del gruppo Villa Claudia che si occupa di sanità.
Bandecchi, dal canto suo, ha lanciato ripetuti appelli anche al governo regionale, anche a gran voce. Ieri dal suo profilo Instagram si è rivolto direttamente alla governatrice che nel frattempo, sostiene il sindaco, una telefonata l'avrebbe fatta invece ai Rizzo stessi.
Il ricorso della Regione al Tar, già definito un "grave sgarbo istituzionale" è arrivato, riferisce il primo cittadino, all'oscuro del Comune di Terni, fuori tempo utile e in maniera non trasparente. "Cara Presidente, hai già fatto una serie di cose che sono totalmente sbagliate. Io non ti perdono, perché stai sbagliando tutto e ti stai creando una serie di guai". E aggiunge: "Non è così che si fanno le cose. La Ternana Calcio è la parte lesa".
Il sindaco ha annunciato che anche lui si è già mosso e ha convocato i Rizzo in Comune. La mossa, impopolare, della Regione metterebbe a rischio le sorti della Ternana, dal momento che l'acquisto della società è stato fortemente incentivato dal progetto Stadio-Clinica compreso nel pacchetto e "regalato" da Bandecchi stesso. Con la contestazione da parte dell'avvocature regionale degli 80 posti letto previsti in convenzione, gli equilibri potrebbero cambiare.