04 Nov, 2025 - 14:00

Spoleto Jazz 2025: Anthony Strong e Colours Jazz Orchestra, una notte swing al Teatro Menotti

Spoleto Jazz 2025: Anthony Strong e Colours Jazz Orchestra, una notte swing al Teatro Menotti

Un crooner britannico che ha riportato lo swing al centro della scena e una big band italiana tra le più raffinate del panorama europeo: è l’incontro che Spoleto Jazz 2025 propone venerdì 7 novembre alle 21.00 al Teatro Nuovo G. Menotti. Anthony Strong arriva in città con la Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti per un viaggio dal songbook di Cole Porter all’era di Frank Sinatra, tra eleganza vintage e riletture contemporanee.

Anthony Strong e la Colours Jazz Orchestra infiammano Spoleto 

Voce vellutata, pianismo brillante e un gusto per l’arrangiamento che guarda ai grandi maestri senza imitarli: Anthony Strong ha calcato palchi come la BBC e la Royal Albert Hall, imponendosi come crooner contemporaneo capace di parlare tanto ai puristi quanto al nuovo pubblico del jazz. A Spoleto sarà affiancato dal batterista Luke Tomlinson e dalla Colours Jazz Orchestra, laboratorio marchigiano fondato nel 2002 e diventato un punto di riferimento per il jazz orchestrale grazie alla direzione e al trombone solista di Massimo Morganti.

La CJO ha intrecciato negli anni collaborazioni con firme di culto come Kenny Wheeler, John Taylor e Scott Robinson, alternando standard e composizioni originali con precisione, dinamica e una notevole libertà improvvisativa.

Dal songbook americano a nuove riletture: il programma di Spoleto Jazz 2025

Il programma annuncia un arco che unisce la brillantezza di Cole Porter all’iconografia di Sinatra, ma la promessa è quella di andare oltre la celebrazione dei classici. Strong intinge standard e ballad in una tavolozza timbrica orchestrale ampia, disegnando intro morbide, ripartenze swing e fiammate di ottoni che ricordano le grandi big band senza rinunciare a un taglio moderno.

È la dimensione in cui il cantante inglese rende al meglio: equilibrio tra charme e ritmo, fraseggio lucido, dialogo serrato con la sezione ritmica, mentre la CJO costruisce impasti di sax e ottoni che aprono spazio a chorus solistici e a piccole deviazioni armoniche. Ne risulta una scaletta che non si limita alla nostalgia, ma aggiorna il repertorio con nuovi arrangiamenti, contrappunti e un’attenzione scenica che strizza l’occhio sia alle platee teatrali che ai festival internazionali.

Un cartellone “Jazz not war” e una città che fa da cassa armonica

La sesta edizione di Spoleto Jazz, diretta da Silvia Alunni e promossa da Visioninmusica con il contributo del Comune di Spoleto, porta in cartellone il tema “Jazz not war”: un invito a leggere questo linguaggio come terreno di incontro tra differenze. Spoleto, con la sua vocazione alle arti performative, si conferma così un palcoscenico naturale per una rassegna che unisce qualità musicale e visione culturale, tra ospiti internazionali (dal londinese Strong a Michael Mayo) e talenti che fanno dell’orchestrazione la propria cifra.

Informazioni pratiche: orari, biglietti, dove vederlo 

L’appuntamento con Anthony Strong & Colours Jazz Orchestra è fissato per venerdì 7 novembre 2025 alle ore 21.00 al Teatro Nuovo G. Menotti (via Vaita Sant’Andrea 12, Spoleto). I biglietti sono disponibili sul circuito Vivaticket.

Il consiglio per gli appassionati è di non aspettare l’ultimo momento, perché la rassegna sta registrando sale piene fin dall’apertura. Per il pubblico che ama lo swing e le grandi formazioni, è l’occasione di ascoltare da vicino una macchina sonora di rara compattezza, modellata su misure teatrali perfette per esaltare colori, dinamiche e il carisma da crooner di Strong.

Perché non perderlo

Per gli ascoltatori: una rara sinergia tra frontman e big band. Per la città: un tassello che rafforza l’identità musicale di Spoleto nel panorama nazionale. Per chi cerca un concerto capace di coniugare tradizione e presente: un itinerario tra Porter e Sinatra che vive di nuove luci, nuove cadenze e un gesto orchestrale che riporta il grande jazz “in abito da sera” al centro della scena.

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Giorgia Sdei
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