Nel tardo pomeriggio di oggi, un grave incidente stradale si è verificato all'interno della galleria che collega Spoleto a Sant’Anatolia di Narco. Il sinistro ha visto coinvolte quattro autovetture. Sul posto è intervenuta prontamente la squadra dei Vigili del Fuoco di Spoleto, che ha lavorato per estricare i feriti dalle lamiere, affidandoli successivamente al personale sanitario del 118, giunto con le ambulanze degli ospedali di Spoleto e Foligno.

Per consentire le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza dell'area, la galleria è stata temporaneamente chiusa al traffico. Presenti sul luogo dell'incidente anche la Polizia Stradale per i rilievi di rito e i tecnici dell'ANAS per il ripristino della viabilità.
Il recente report pubblicato dall’Istat scatta una fotografia preoccupante sulla sicurezza stradale in Umbria. Nel corso del 2024, il cuore verde d’Italia ha registrato 2.448 incidenti stradali che hanno provocato 62 vittime e il ferimento di 3.403 persone. Ciò che emerge con maggiore forza non è solo il dato assoluto, ma il netto peggioramento degli indicatori rispetto alla media nazionale, segnale di una criticità strutturale che richiede attenzione immediata.
Mentre l’Italia mostra timidi segnali di miglioramento, con un calo dello 0,3% dei decessi su scala nazionale, l’Umbria si muove in direzione opposta. Rispetto al 2023, il numero di incidenti è cresciuto del 7,4% e quello dei feriti dell’8,5%. Il dato più allarmante riguarda però la mortalità: le vittime sono aumentate del 37,8% in un solo anno. Se estendiamo il confronto al 2019, l’Umbria segna un +21,6% di decessi, a fronte di un decremento nazionale del 4,5%. Anche l'indice di mortalità regionale è salito, passando da 2,2 a 2,5 morti ogni 100 incidenti, superando la media italiana che è scesa a 1,7.
Un altro aspetto critico riguarda la vulnerabilità. Nel 2024, l'incidenza di bambini, giovani e anziani tra le vittime stradali in Umbria ha raggiunto il 54,8%, un valore molto superiore al 45,5% della media nazionale. Al contrario, si registra una nota positiva sul fronte della mobilità dolce: la percentuale di pedoni deceduti è scesa dall'11,3% rispetto al precedente 15,7%, un calo più marcato di quello italiano.
L'analisi territoriale rivela che la pericolosità non è uniforme. Sebbene la densità di incidenti sia maggiore nelle aree urbane e lungo i principali assi viari (come la E45), i sinistri più letali avvengono nei piccoli centri. Nei comuni con meno di 15.000 abitanti, l'indice di mortalità balza a 3,7, contro il 2,2 delle città più popolose. Preoccupa il caso di Perugia, dove la mortalità è triplicata, passando dallo 0,9 del 2023 al 3,0 del 2024. Terni, invece, mantiene una stabilità relativa (da 0,8 a 0,9).
Tutto questo ha anche un costo sociale enorme: nel 2024, l'incidentalità stradale in Umbria ha generato una spesa di oltre 297 milioni di euro, pesando sulle tasche di ogni cittadino per circa 348 euro pro capite.
Un drammatico incidente stradale ha scosso la città di Terni nella serata di martedì 16 dicembre. In Viale Trento infatti, nei pressi del parco Emanuela Loi, la cinquantatreenne Donatella Mei è stata investita da una Citroen Picasso mentre attraversava la carreggiata. La scena si è consumata sotto lo sguardo impotente del marito, che attendeva la donna a bordo della propria auto. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari e il trasporto d’urgenza in ospedale, le gravi ferite riportate non le hanno lasciato scampo. Donatella Mei lascia il coniuge e due figli.