11 Dec, 2025 - 10:35

Spoleto, 73enne patteggia a 16mesi: aveva nel pc foto e video con contenuti pedopornografici

Spoleto, 73enne patteggia a 16mesi: aveva nel pc foto e video con contenuti pedopornografici

Conservava circa 500 video di natura pedopornografica e 561 immagini di minori fotografati in posizione da modelli, in pose sessualmente esplicite. Un 73enne di Spoleto ha patteggiato a 16 mesi di carcere, davanti al gup del Tribunale penale di Perugia.

Conservava foto e video di minori hard: 73enne di Spoleto patteggia a 16 mesi di carcere

Il 73enne di Spoleto ha patteggiato a un anno e 4 mesi di reclusione. Aveva sul suo pc diverso materiale pedopornografico: circa 500 video di natura pedopornografica e 561 immagini di minorenni in pose sessualmente esplicite.

"L’accordo sulla pena, pattuito tra Procura di Perugia e l’avvocato Marco Brambatti - si legge nell’istanza del legale, allegata al fascicolo - si basa sull’età dell’uomo e sulle sue condizioni di salute, oltre al riconoscimento delle attenuanti generiche".

Le accuse e le contestazioni

L’uomo era accusato di detenzione e accesso a materiale pedopornografico, il materiale era conservato nel computer e in diversi hard disk esterni.

Nel capo di imputazione viene spiegato che i reati sono stati commessi tra il maggio del 2022 e il novembre del 2024 e accertati il 18 febbraio 2025: il materiale è stato scoperto e sequestrato dalla Polizia postale nel febbraio del 2025.

"Nello specifico - secondo quanto si legge nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal pubblico ministero Patrizia Mattei - 12 video di natura pedopornografici sono stati rilevati da attività di upload sul motore di ricerca Google".

La risposta contro la pedopornografia 

Le forze dell’ordine dimostrano grande attenzione al fenomeno della pedopornografia. La stretta collaborazione tra la polizia postale e gli organi giudiziari permette interventi rapidi e puntuali per individuare e fermare i responsabili di crimini sessuali a danno di minori.

L’importanza della prevenzione e del monitoraggio delle attività online risulta anche in questo caso centrale nella lotta alla pedofilia digitale. Le autorità invitano i cittadini a segnalare eventuali attività sospette affinché si possa continuare a contrastare con decisione questo grave fenomeno.

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Emanuele Landi
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