Un'azienda che diventa comunità. È la fotografia di quanto avvenuto negli uffici di ASM Terni Spa, dove la necessità di un'operaia di assistere la figlia ferita in un grave incidente ha innescato un processo che ha portato alla formalizzazione dell'accordo sulle ferie solidali. Un meccanismo che trasforma il tempo libero in moneta di scambio per l'umanità, dove ore di riposo diventano strumento di sostegno reciproco.
L'intesa tra azienda e sindacati ha radici profonde nel tessuto sociale dell'Asm, quando lo scorso marzo una dipendente si è trovata nella necessità di assistere la figlia coinvolta in un incidente stradale. La risposta dei colleghi è stata immediata: centinaia di ore di ferie e permessi sono confluiti spontaneamente verso chi ne aveva bisogno, creando una catena di solidarietà che ha colpito per la sua naturalezza.
"Mia figlia è rimasta ferita in un incidente e ho bisogno di tempo per assisterla. Da lì è nata l'idea", racconta Elena Attili, delegata RSU della Cisl, che ha vissuto in prima persona l'esperienza che ha generato l'accordo. La sua testimonianza ha innescato un processo che ha trasformato un gesto spontaneo in una procedura codificata, dimostrando come le necessità concrete possano diventare strumenti di welfare condiviso.
Il documento siglato dalle parti sociali delinea i contorni di un welfare partecipativo che va oltre i contratti collettivi tradizionali. I dipendenti potranno cedere volontariamente permessi e giornate di ferie a favore di colleghi che affrontano situazioni di particolare difficoltà, specificatamente legate all'assistenza di familiari afflitti da gravi problemi di salute entro il secondo grado di parentela.
La struttura dell'accordo prevede modalità precise per la cessione e l'utilizzo delle ferie solidali, eliminando ogni forma di discrezionalità e garantendo trasparenza nel processo. Un sistema che, secondo le rappresentanze sindacali, costituisce "un tratto distintivo di un'azienda moderna", capace di coniugare efficienza produttiva e attenzione alle persone.
La cultura della solidarietà trova così una codificazione formale, trasformando gesti spontanei in diritti esigibili. L'esperienza di marzo ha dimostrato come la rete di colleghi possa funzionare da ammortizzatore sociale naturale, dove la prossimità geografica e lavorativa genera forme di mutualismo che i contratti nazionali non sempre riescono a intercettare.
L'accordo rappresenta un'evoluzione del concetto di welfare aziendale, spostando l'asse dall'assistenza erogata dall'alto verso forme di solidarietà orizzontale tra pari. I sindacati sottolineano come questo strumento costituisca "un valore aggiunto prezioso", capace di rafforzare la coesione del gruppo di lavoro e di creare meccanismi di supporto che vanno oltre la dimensione contrattuale tradizionale.
Il modello ASM si inserisce in un panorama nazionale dove le ferie solidali stanno conquistando spazio nelle relazioni industriali più avanzate. La specificità dell'esperienza ternana risiede nella genesi dal basso dell'iniziativa, nata dalla necessità concreta di una lavoratrice e dalla risposta corale dei colleghi.
L'azienda ex municipalizzata conferma così una vocazione sociale che travalica la gestione dei servizi pubblici locali, proponendosi come laboratorio di pratiche innovative nel rapporto tra lavoro e territorio. Un esperimento di democrazia aziendale che trasforma la solidarietà da valore morale in strumento operativo.
"Questo accordo sindacale rappresenta un tratto distintivo di un'azienda moderna, un valore aggiunto e uno strumento prezioso di welfare aziendale partecipativo che contribuisce a rafforzare la cultura della solidarietà nei luoghi di lavoro", hanno sottolineato le organizzazioni sindacali nel comunicato congiunto.
La formalizzazione dell'accordo ha seguito le procedure previste dalla contrattazione aziendale, con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e l'approvazione degli organi competenti dell'ASM. Un iter che ha richiesto mesi di confronto tecnico per definire aspetti procedurali e modalità operative, ma che ha trovato consenso unanime nelle parti sociali.