Non solo scrivanie e verbali, ma sale consiliari che diventano presidi di ascolto. Il metodo è chiaro: portare il cuore operativo della sicurezza pubblica direttamente nei territori, comune per comune. Dopo la tappa di Acquasparta, è toccato all’Orvietano ospitare il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in forma itinerante, un format voluto e presieduto dal Prefetto di Terni, Antonietta Orlando. Due appuntamenti che hanno tracciato una mappa delle priorità: da una parte la lotta ai furti in abitazione e la coesione sociale, dall’altra la macchina dei grandi eventi, con il passaggio della Fiamma Olimpica dell’8 dicembre sotto la lente. Un unico filo rosso: coordinare forze di polizia, sindaci e istituzioni in una strategia di sicurezza integrata e partecipata.
La sala del consiglio comunale di Orvieto, ieri mattina, ha ospitato un tavolo operativo denso di agenda. Attorno, i primi cittadini dei comuni dell’Orvietano – Orvieto, Allerona, Baschi, Porano, San Venanzo – insieme al delegato alla sicurezza del Comune capoluogo e della Provincia, e ai rappresentanti delle Polizie Locali. Non una riunione formale, ma un confronto a geometria variabile sulle criticità specifiche di ogni area. Il Prefetto Orlando ha impostato subito la linea: “L’obiettivo è costruire strategie di intervento comuni, partendo dalle vostre esigenze concrete. Essere vicini a tutti i territori significa prima di tutto conoscerli da dentro”.
L’attenzione si è subito concentrata sul prossimo periodo festivo. Natale e Capodanno ad Orvieto, con il suo richiamo turistico e le tradizionali cerimonie, richiedono un dispositivo di prevenzione calibrato. Dal tavolo è emersa la decisione di intensificare i servizi di controllo del territorio, con pattugliamenti mirati nelle aree di maggiore aggregazione, commerciali e religiose. Un piano di vigilanza coordinato per garantire lo svolgimento sereno delle celebrazioni.
In questo contesto, assume particolare rilievo l’approvazione, durante la seduta, del progetto “Orvieto Sicura 2025”. Il piano di implementazione del sistema di videosorveglianza, recentemente adottato dalla Giunta comunale, rappresenta un passo strategico nel rafforzamento degli strumenti di tutela. Non solo telecamere, ma un tassello in più in un mosaico di sicurezza che punta sulla tecnologia al servizio del presidio territoriale.

Ma il tema che ha catalizzato l’attenzione tecnica è stato il passaggio della Fiamma Olimpica, previsto per l’8 dicembre nei comuni di Orvieto, Terni e Narni. Per l’occasione, il tavolo si è allargato virtualmente. In video collegamento sono intervenuti l’Assessore alla sicurezza del Comune di Narni, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Terni e il Security Manager del convoglio incaricato di trasportare il fuoco di Olimpia. Una regia a tre – Prefettura, Comuni coinvolti e organizzazione dell’evento – per definire i dettagli operativi.
Sono stati illustrati il modello organizzativo, la composizione del convoglio che accompagnerà i tedofori, le tempistiche e le critiche esigenze di viabilità e sicurezza. L’obiettivo è duplice: garantire il regolare svolgimento di una manifestazione di alto impatto simbolico e mediatico e, al tempo stesso, tutelare l’incolumità di tutti i partecipanti. Un test importante per il coordinamento provinciale in scenari di evento speciale.
Questa riunione di Orvieto giunge dopo un primo analogo incontro tenutosi ad Acquasparta. In quella sede, il focus era stato posto sulla sicurezza territoriale di prossimità, con una discussione approfondita sulla prevenzione dei furti in abitazione. Un fenomeno sentito come particolarmente destabilizzante per la tranquillità delle comunità, affrontato con l’intento di promuovere maggiore coesione sociale e un ascolto diretto delle esigenze dei cittadini.

Attorno al tavolo, presieduto dal Prefetto di Terni, Antonietta Orlando, si sono seduti i Sindaci dei Comuni del comprensorio – tra cui, oltre ad Acquasparta, probabilmente quelli di Todi, Massa Martana, Montecastrilli e San Gemini – insieme ai rappresentanti delle Forze di Polizia territoriali (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) e ai Comandanti delle Polizie Locali. Erano presenti anche i delegati della Provincia di Terni e della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.
Al termine della giornata di lavoro, il Prefetto Orlando ha espresso soddisfazione per il metodo adottato. Il format itinerante del Comitato, più che una semplice dislocazione logistica, si conferma come una scelta strategica di governance. Favorisce il confronto diretto, smussa le distanze, trasforma le esigenze locali in input operativi per le forze di polizia. “Riscontrare apprezzamento per questo metodo – ha commentato il Prefetto – ci conferma che è la strada giusta per rafforzare il coordinamento tra Prefettura, enti locali e Forze di Polizia”. Una sicurezza che non si decreta, ma si costruisce passo dopo passo, comune per comune.