La Polizia di Stato ha rafforzato nelle ultime ore le attività di controllo nel centro cittadino di Terni, con particolare attenzione a Corso Vecchio, una delle aree più sensibili per la sicurezza urbana. L’operazione, disposta dal Questore Bruno Abenante, rientra in un più ampio piano di prevenzione volto a contrastare i fenomeni di microcriminalità e a garantire la piena attuazione delle misure giudiziarie pendenti.
Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 12 novembre, la Squadra Volante della Questura di Terni ha fermato due giovani donne di nazionalità rumena, già note alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti e reati contro il patrimonio.
Dai successivi accertamenti è emerso che le due si trovavano in città senza una motivazione giustificata né legami stabili con il territorio. Alla luce dei precedenti penali e della potenziale pericolosità sociale, il Questore Bruno Abenante ha disposto per entrambe il divieto di ritorno nel Comune di Terni per la durata di tre anni.
Il provvedimento, di natura prettamente preventiva, è finalizzato a tutelare la sicurezza dei cittadini e il decoro urbano, impedendo il rientro nel territorio comunale di soggetti considerati a rischio di recidiva. Il divieto di ritorno rappresenta uno degli strumenti di prevenzione personale previsti dalla normativa di pubblica sicurezza, adottato per contrastare in modo mirato fenomeni di microcriminalità e comportamenti che incidono sul senso di legalità e sulla vivibilità degli spazi pubblici.
Parallelamente, la Squadra Mobile ha dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un uomo residente a Terni. Il soggetto dovrà scontare nove mesi di arresti domiciliari, pena residua legata a una condanna definitiva per traffico di sostanze stupefacenti.
L’esecuzione del provvedimento rappresenta, secondo la Questura, un tassello importante nell’attività di controllo e di rispetto delle sentenze passate in giudicato. Gli agenti hanno provveduto alla notifica e all’immediato accompagnamento dell’uomo presso il proprio domicilio, dove sconterà la pena sotto costante monitoraggio.
Le operazioni delle ultime ore - precisano dalla Questura - non rappresentano interventi isolati, ma si inseriscono in una più ampia strategia di prevenzione e controllo del territorio, finalizzata a garantire una presenza costante e visibile delle forze dell’ordine nei luoghi maggiormente frequentati della città.
L’obiettivo è duplice: da un lato contrastare i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti, dall’altro rafforzare la percezione di sicurezza tra cittadini e commercianti, soprattutto in un’area che negli ultimi mesi ha registrato un incremento delle segnalazioni di episodi di degrado e comportamenti molesti. Il piano operativo, sottolineano ancora dalla Questura, nasce dalla sinergia tra la Divisione Anticrimine, la Squadra Mobile e le Volanti, con un approccio integrato che prevede controlli mirati, verifiche documentali e monitoraggio dei soggetti già sottoposti a misure di prevenzione personale.
Il Questore Bruno Abenante ha disposto il rafforzamento del dispositivo di prevenzione in particolare nel centro storico, ribadendo l’importanza di “una presenza visibile, dinamica e coordinata delle forze di polizia, capace di dare risposte concrete e immediate alle esigenze dei cittadini”. L’azione rientra nel programma di sicurezza urbana definito dalla Questura, che prevede interventi mirati contro soggetti recidivi, attività di intelligence sul territorio e l’applicazione di misure preventive per mantenere l’ordine pubblico.
Le operazioni concluse nella giornata di ieri - due divieti di ritorno e un arresto per droga - rappresentano un nuovo passo nel piano di prevenzione e controllo del territorio promosso dal Questore di Terni, Bruno Abenante, volto a mantenere alta la soglia di vigilanza e a garantire interventi tempestivi contro ogni forma di illegalità.
Le attività di prevenzione - fanno sapere dalla Questura - proseguiranno nei prossimi giorni con controlli mirati nelle aree maggiormente frequentate e considerate sensibili, in stretta collaborazione con le altre forze di polizia e gli organi giudiziari.