Il tema della sicurezza a Fontivegge è tornato prepotentemente al centro della scena politica cittadina. Una conferenza stampa convocata dalle forze di opposizione nel Comune di Perugia ha messo in luce le crescenti preoccupazioni riguardo l'ordine pubblico nel quartiere, sollevando critiche aspre nei confronti dell'amministrazione guidata dalla sindaca Vittoria Ferdinandi. In particolare, i riflettori sono stati puntati su un'ennesima rissa avvenuta in piazza del Bacio, che ha riacceso le paure della comunità e degli esercenti locali.
Nel corso della conferenza stampa, i consiglieri di opposizione hanno evidenziato come la situazione di insicurezza in città, e in particolare nel quartiere Fontivegge, sia ormai insostenibile. "La situazione è fuori controllo e l'amministrazione continua a far finta di nulla. La sicurezza in città è ormai un'emergenza e la Sindaca non può più nascondersi dietro annunci poco chiari e pochi fatti, a dispetto di una comunità che vive nella paura, come a Fontivegge, ma che oggi è così anche in altri quartieri di Perugia", ha dichiarato univocamente il gruppo di opposizione. La critica si concentra principalmente sulla mancanza di interventi concreti da parte dell'amministrazione e sulla difficoltà crescente di garantire ordine e sicurezza.
Secondo gli esponenti della minoranza, l'inazione dell'amministrazione si sarebbe tradotta in una serie di decisioni che hanno peggiorato ulteriormente la situazione. "La scelta di non assegnare un assessore alla sicurezza e di depotenziare il nucleo della polizia locale, oltre alla rimozione del teaser, ha aggravato il controllo del quartiere di Fontivegge", hanno sottolineato i consiglieri. Una critica severa che pone in evidenza la percezione di una gestione della sicurezza carente e priva di incisività, incapace di affrontare le reali esigenze del territorio.
Le proposte avanzate dalla consigliera Margherita Scoccia si concentrano sulla necessità di un cambio di passo per affrontare le problematiche della sicurezza. "In dieci anni, abbiamo installato telecamere, abbiamo contribuito a una nuova illuminazione in tutta la città, abbiamo progettato con una visione globale. Oggi non vediamo la stessa lungimiranza negli atti del Comune", ha evidenziato la consigliera, sottolineando la mancanza di un piano strategico per migliorare la sicurezza urbana.
La consigliera Clara Pastorelli, inoltre, ha denunciato l'assenza di rinnovi nelle ordinanze anti-prostituzione e anti-alcol, misure che, secondo lei, hanno facilitato la somministrazione incontrollata di bevande alcoliche, aggravando la situazione di degrado nel quartiere.
Un altro punto sollevato dai consiglieri riguarda l'urgenza di attuare le modifiche apportate dalla Assemblea legislativa dell'Umbria alla legge regionale sul commercio, un'azione che, secondo gli esponenti dell'opposizione, potrebbe contribuire significativamente a migliorare la situazione. "Riteniamo che per intervenire quanto prima con misure efficaci sia necessario, in un'ottica di prevenzione, dare attuazione rapida alle modifiche apportate dalla Assemblea legislativa dell'Umbria alla legge regionale sul commercio", ha affermato Pastorelli, sottolineando che, durante la scorsa consiliatura, tale intervento non è stato possibile a causa della scadenza del mandato amministrativo.
Nel corso dell'incontro, anche i consiglieri Augusto Peltristo e Gianluca Tuteri hanno sollevato temi legati alla sicurezza in altre zone della città. Peltristo ha fatto riferimento ai problemi legati alle baby gang a Castel del Piano, mentre Tuteri ha denunciato la situazione di disagio derivante dallo spostamento di un asilo nido a San Sisto, una decisione che ha avuto conseguenze pratiche per molte famiglie. "Conseguenza questa di una mancata presa in carico da parte del sociale di un soggetto con problemi che di fatto ha costretto tutti i genitori a spostare un asilo intero in un altro quartiere", ha spiegato Tuteri.
Durante la conferenza stampa, è emersa un'ulteriore notizia allarmante: la possibile chiusura del reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, sollevata dal segretario provinciale Siulp, Massimo Bici. Secondo Bici, tale decisione rischia di compromettere gravemente la capacità di intervento delle forze dell'ordine nella regione. Tutti i consiglieri presenti hanno dichiarato l'intenzione di allertare senza indugi il sottosegretario Emanuele Prisco, affinché intervenga prontamente presso il dipartimento di Pubblica sicurezza per impedire questa chiusura e garantire il mantenimento di un adeguato livello di sicurezza.
La conferenza stampa ha messo in evidenza come, secondo l'opposizione, la sicurezza a Perugia sia ormai un'emergenza che necessita di risposte concrete e tempestive. Al centro delle critiche, la gestione attuale della sicurezza, l'urgente necessità di implementare politiche preventive più efficaci e il richiamo a potenziare le risorse destinate al controllo del territorio. Questi sono stati i temi cruciali dell'incontro.
Richieste a cui, secondo quanto evidenziato dall'opposizione, l'amministrazione comunale è chiamata a rispondere prontamente, in un contesto in cui i cittadini, sempre più allarmati, chiedono misure concrete per garantire la loro sicurezza e quella delle loro famiglie.