24 Feb, 2025 - 12:16

Sequestrati 400 articoli tra maschere e costumi di carnevale ritenuti pericolosi. Commerciante di Spoleto nei guai

Sequestrati 400 articoli tra maschere e costumi di carnevale ritenuti pericolosi. Commerciante di Spoleto nei guai

Manca poco più di una settimana al martedì grasso e in tutta Italia si vanno intensificando i controlli sui prodotti destinati al Carnevale. Come ogni anno un po' ovunque si assiste a sequesti di articoli non conformi ritenuti pericolosi, soprattutto se si considera che la stragrande maggioranza sarebbe destinata ai più piccoli. Così è accaduto anche a Spoleto dove un commerciante di origini cinesi è finito nei guai.

GdF sequesta 400 articoli di Carnevale, è accaduto a Spoleto

Durante i controlli nelle attività commerciali della zona, la Guardia di Finanza di Spoleto ha proceduto al sequestro amministrativo circa 400 prodotti legati al Carnevale proprio perché ritenuti non conformi alle normative di sicurezza e potenzialmente pericolosi per la salute dei minori.

In particolare, in un controllo presso un esercizio commerciale condotto da un cittadino cinese, l'attenzione delle fiamme gialle si è focalizzata su alcuni prodotti e accessori riservati al consumatore finale. Nel mirino sono finiti circa 400 articoli tra maschere, costumi e accessori. 

I finanzieri hanno riscontrato che i prodotti erano del tutto privi di indicazioni in italiano sulla provenienza, sui materiali impiegati per la fabbricazione e sulla eventuale presenza di sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose e all'ambiente. Oltre al sequestro, al titolare del negozio è stata anche comminata una sanzione amministrativa.

L'impegno per un Carnevale sicuro

Il Carnevale è tradizionalmente una festa popolarissima. Per renderlo più sicuro durante questo periodo i controlli delle autorità si sono fatti capillari e non sono mancati casi come quello che abbiamo riportato.

"L'operazione, che sottolinea ancora una volta l'impegno della Guardia di Finanza - si legge nella nota diffusa in proposito - nella tutela della salute pubblica e nella salvaguardia della concorrenza leale, si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo posto in essere dai Comandi territoriali volto a prevenire pratiche scorrette e garantire il rispetto delle normative vigenti".

Pochi giorni fa un maxi sequestro a Lucca

Neanche una settimana fa, a riprova di quanto gli accessori del Carnevale siano suscettibili di manipolazioni, a Lucca c'è stato un maxi sequestro di 10mila prodotti come maschere, stelle filanti, coriandoli, parrucche e bombolette spray.

L'operazione, sempre ad opera della Guardia di Finanza, si è rivolta a due attività commerciali del centro. Contestualmente sono stati sequestrati anche numerosi giochi e giocattoli per bambini poiché, proprio come per le maschere, risultavano privi delle informazioni minime di sicurezza, ovvero potevano rappresentare un reale pericolo per la salute dei più piccoli.

Un caso simile a quello di Spoleto si è verificato a Trieste

Un caso del tutto simile a quello di Spoleto è accaduto a metà febbraio a Trieste. Il copione è lo stesso, con le fiamme gialle che hanno sequestrato oltre mille articoli non conformi. I finanzieri si erano concentrati su un negozio gestito da un cittadino di origine cinese riscontrando numerose irregolarità in violazione di quanto previsto dal Codice del Consumo.

Anche qui per maschere, ghirlande e parrucche è scattato il sequestro poiché ritenute potenzialmente nocive per l'uomo, le cose e l'ambiente. Sanzionato anche il commerciante.

Cosa accade alle merci sequestrate

Ma che fine fanno le merci sottoposte a sequestro? Dopo l'autorizzazione della magistratura le merci contraffatte come nei casi di cui sopra, vengono distrutte negli inceneritori da parte delle Asl o dei Comuni. Stessa sorte tocca anche alle droghe e alle sigarette di contrabbando, anche se nel caso del tabacco una parte viene tenuta e lavorata dalle Manifatture per poi venire immessa sul mercato legale.

Quando ad essere sottoposti a sequestro sono beni come auto o gioielli, l'autorità giudiziaria li affida a degli istituti di vendita autorizzati che li mette all'asta rispettando una specifica procedura.

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Sara Costanzi
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