07 Mar, 2025 - 21:00

Sequestrati cinque cani denutriti a Sigillo: grave caso di maltrattamento animale

Sequestrati cinque cani denutriti a Sigillo: grave caso di maltrattamento animale

Il Nucleo Carabinieri Forestali di Scheggia e Pascelupo, in collaborazione con i veterinari del Servizio Prevenzione della Usl Umbria1 di Gubbio, ha recentemente sequestrato cinque cani denutriti nel comune di Sigillo. L’operazione è stata condotta nell’ambito di controlli sul benessere animale, portando alla luce una situazione di grave degrado e maltrattamento.

Gli animali erano detenuti da un settantenne della zona in condizioni inaccettabili: erano visibilmente malnutriti, privi di una corretta alimentazione e ricoverati in strutture fatiscenti, prive di coperture adeguate per proteggerli dalle intemperie. Inoltre, le cucce risultavano inadeguate e il suolo era ricoperto da notevoli quantità di escrementi, rendendo l’ambiente insalubre. I contenitori per l’acqua, sporchi e maleodoranti, non garantivano una fonte sicura di idratazione per gli animali.

La autorità hanno proceduto al sequestro immediato degli animali per tutelarne il benessere

Per evitare il protrarsi della situazione e tutelare il benessere dei cani, le autorità hanno deciso di procedere al sequestro immediato degli animali. I cinque esemplari sono stati affidati al canile comprensoriale di Gubbio, dove sono ora sottoposti a controlli veterinari approfonditi e ricevono un’alimentazione adeguata per riprendersi dalla condizione di denutrizione in cui versavano.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e dei veterinari ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, consentendo ai cani di ricevere cure adeguate e di essere ospitati in strutture idonee al loro benessere.

Il caso di Sigillo riporta l’attenzione sulle normative italiane contro il maltrattamento animale, sancite dal Codice Penale e dalle leggi specifiche in materia. In particolare, il responsabile è stato deferito all’autorità giudiziaria per violazioni dell’art. 544-ter del Codice Penale, che disciplina il reato di maltrattamento di animali.

Secondo tale articolo, "chiunque cagiona una lesione a un animale, sottoponendolo a sevizie o a comportamenti incompatibili con la sua natura, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con una multa da 5.000 a 30.000 euro".

Inoltre, l’articolo 727 del Codice Penale punisce chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e tali da provocare loro gravi sofferenze, con una sanzione amministrativa fino a 10.000 euro. Queste normative sono fondamentali per garantire il rispetto e la tutela degli animali, evitando episodi di maltrattamento e promuovendo la responsabilità dei proprietari nei confronti dei loro animali domestici.

Oltre alla denuncia per maltrattamento animale, al settantenne sono state impartite specifiche prescrizioni, da eseguire in tempi brevissimi, tra cui:

  • Spostare i cani in gabbie con copertura adeguata, per proteggerli dagli agenti atmosferici.

  • Pulire e sanificare le aree di detenzione, eliminando le numerose deiezioni presenti.

  • Dotare le strutture di contenitori per l’acqua idonei, garantendo un accesso costante a risorse idriche pulite.

Queste misure si rendono necessarie non solo per conformarsi alle disposizioni di legge, ma anche per assicurare che situazioni simili non si ripetano in futuro.

Il caso di Sigillo evidenzia l'importanza della resposabilità dei proprietari degli animali domestici

Il caso di Sigillo evidenzia l’importanza della responsabilità dei proprietari di animali domestici. Adottare o possedere un cane non è solo un diritto, ma comporta anche doveri precisi, tra cui il rispetto delle necessità primarie dell’animale: un’alimentazione adeguata, cure veterinarie, spazi sufficienti e condizioni igienico-sanitarie adeguate.

I maltrattamenti e le negligenze nei confronti degli animali domestici sono ancora troppo diffusi e, spesso, sottovalutati. È fondamentale promuovere la cultura del rispetto e della cura degli animali, incentivando la denuncia di situazioni sospette e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza della tutela degli esseri viventi.

In casi di sospetto maltrattamento animale, è essenziale segnalare tempestivamente la situazione alle autorità competenti. Chiunque venga a conoscenza di animali detenuti in condizioni di sofferenza può contattare:

  • Carabinieri Forestali (Numero Unico di Emergenza 112)

  • Polizia Locale del proprio Comune

  • Servizi Veterinari delle ASL territoriali

  • Associazioni animaliste, come l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) o la LAV (Lega Anti Vivisezione)

La denuncia anonima può essere effettuata per garantire la tutela dell’animale senza esporsi a rischi diretti. Segnalare tempestivamente può salvare la vita di un animale in pericolo e contribuire all’applicazione della legge.

Il sequestro dei cinque cani a Sigillo non è un caso isolato. In Italia, ogni anno vengono denunciati migliaia di episodi di maltrattamento animale, che spaziano dalla detenzione in condizioni non idonee fino a veri e propri atti di violenza.

L'intervento di Sigillo rappresenta un importante esempio di tutela del benessere animale

Recenti dati diffusi dalle associazioni per la protezione degli animali indicano che oltre il 60% dei cani e gatti maltrattati vengono sottratti ai loro proprietari grazie a segnalazioni anonime e controlli delle autorità. Questo dimostra l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza nella difesa dei diritti degli animali.

Il sequestro dei cinque cani denutriti nel comune di Sigillo rappresenta un importante intervento per la tutela del benessere animale. La legge protegge gli animali e punisce chi li maltratta, ma è fondamentale che la società rimanga vigile e attenta nel segnalare situazioni di disagio.

L’educazione e la sensibilizzazione sulla tutela degli animali devono diventare una priorità, per garantire che simili episodi diventino sempre più rari. Ogni cittadino può fare la propria parte, denunciando gli abusi e promuovendo una cultura del rispetto e della responsabilità nei confronti degli animali domestici.

Gli animali non sono oggetti, ma esseri viventi che meritano cure, rispetto e amore. Il caso di Sigillo deve servire da esempio per far comprendere che il maltrattamento animale non può essere tollerato e che esistono strumenti per intervenire e proteggere chi non può difendersi da solo.

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Mario Farneti
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