06 Mar, 2025 - 15:30

"Secondi d'Italia" i secondi Piatti in Umbria: tradizione e valorizzazione gastronomica

"Secondi d'Italia" i secondi Piatti in Umbria: tradizione e valorizzazione gastronomica

L'Umbria è una regione dalla lunga e ricca tradizione gastronomica. La cucina umbra è caratterizzata da sapori autentici, ingredienti genuini e ricette che affondano le radici nella storia contadina. I secondi piatti umbri rappresentano un vero e proprio viaggio attraverso la cultura culinaria del territorio, con preparazioni a base di carni pregiate, cacciagione e ingredienti locali di altissima qualità.

L’arte della cucina umbra si esprime in una vasta gamma di secondi piatti, in cui la carne, spesso cotta alla brace o in umido, è la protagonista indiscussa. Tra le ricette più rappresentative troviamo:

  • Agnello scottadito: tipico della tradizione pastorale, consiste in costolette di agnello cotte alla brace e servite ben calde, tanto che il nome "scottadito" deriva proprio dal fatto che si mangiano ancora bollenti.

  • Porchetta: un piatto iconico dell’Umbria, la porchetta viene preparata con un maiale intero disossato, farcito con spezie e cotto lentamente al forno. Croccante fuori e morbida dentro, è una vera delizia.

  • Palombacci alla ghiotta: specialità della zona di Todi e Orvieto, prevede la cottura dei piccioni selvatici in un sugo aromatico con spezie, vino e cioccolato, una combinazione unica di sapori.

  • Tegamaccio del Trasimeno: piatto tradizionale di pesce, tipico del lago Trasimeno, realizzato con diverse varietà di pesce d'acqua dolce cotte lentamente con pomodoro e spezie.

  • Cinghiale in umido: piatto della tradizione venatoria, il cinghiale viene marinato nel vino con erbe aromatiche e poi cotto a lungo fino a diventare tenero e saporito.

  • Faraona alla leccarda: preparazione raffinata in cui la faraona viene cotta lentamente con una salsa di fegatini, acciughe e capperi.

  • Friccò: nel friccò di Gubbio troviamo  diverse tipologie di carni, come pollo, coniglio e agnello che vengono insaporite da erbe aromatiche e vino. 

L'amministrazione comunale sta lavorando per riportare in città l'evento "Secondi d'Italia"

In un contesto di promozione del patrimonio enogastronomico umbro, l'amministrazione comunale di Gubbio sta lavorando per riportare in città l’evento "Secondi d’Italia", un’iniziativa interamente dedicata alla valorizzazione dei secondi piatti a base di tipicità dell’Alta Umbria.

L’obiettivo di questa manifestazione è quello di creare un appuntamento di riferimento per gli appassionati di cucina, promuovendo le eccellenze culinarie del territorio e coinvolgendo attivamente istituzioni, ristoratori e produttori locali. L'evento si propone di offrire non solo un’esperienza gastronomica, ma anche un’opportunità di confronto e crescita per il settore della ristorazione e dell’agroalimentare.

Le prime fasi organizzative hanno visto un incontro tra l’assessore allo Sviluppo Economico Micaela Parlagreco e l’assessore al Turismo Paola Salciarini con diversi enti e istituzioni, tra cui Confcommercio, rappresentata da Claudio Bettelli e Rolando Fioriti, l’Università dei Sapori con Elena Pianigiani e il Gal Alto Chiascio con Giancarlo Acciaio.

L'idea di una programmazione triennale dimostra la volontà di rendere l’evento una manifestazione di ampio respiro, capace di attrarre non solo visitatori locali, ma anche turisti interessati alla scoperta della tradizione culinaria umbra. Il coinvolgimento di tutti i comuni dell’Alto Chiascio sarà essenziale per costruire una rete solida, garantendo una promozione congiunta e una più ampia valorizzazione dell’intero territorio.

La cucina rappresenta un pilastro fondamentale dell'identità culturale dell'Umbria

La cucina rappresenta un pilastro fondamentale dell'identità culturale di una regione. In un'epoca in cui le abitudini alimentari stanno cambiando e il mercato della ristorazione è sempre più globalizzato, eventi come "Secondi d’Italia" sono essenziali per mantenere vive le tradizioni locali e garantire la continuità della qualità gastronomica.

Promuovere i secondi piatti tipici umbri significa non solo sostenere le attività locali, ma anche valorizzare l’intero comparto agroalimentare della regione. Le materie prime utilizzate in queste ricette, dai formaggi ai salumi, dalle carni ai tartufi, rappresentano una ricchezza inestimabile che va tutelata e promossa.

Inoltre, manifestazioni come questa incentivano il turismo enogastronomico, un settore in forte crescita che vede sempre più visitatori interessati a scoprire i sapori autentici dei luoghi che visitano. Gubbio, con il suo straordinario patrimonio artistico e culturale, può diventare un punto di riferimento per la diffusione della cucina tradizionale umbra a livello nazionale.

La gastronomia umbra rappresenta un tesoro da custodire e valorizzare

La gastronomia umbra, con i suoi secondi piatti ricchi di sapore e storia, rappresenta un vero tesoro da custodire e valorizzare. L’iniziativa "Secondi d’Italia" si inserisce perfettamente in questo scenario, promuovendo le eccellenze locali e creando nuove opportunità per il settore agroalimentare e turistico della regione.

Attraverso una collaborazione tra istituzioni, associazioni e ristoratori, eventi come questo possono diventare un volano per l’economia locale, attirando visitatori e contribuendo alla diffusione della cultura gastronomica umbra. In un’epoca in cui il ritorno alle tradizioni culinarie è sempre più apprezzato, l’Umbria ha l’opportunità di affermarsi come punto di riferimento per la valorizzazione della cucina italiana autentica.

La sfida ora è quella di consolidare un progetto ambizioso che metta al centro il patrimonio gastronomico umbro, creando un evento capace di coinvolgere il pubblico e di rendere omaggio a una tradizione che merita di essere tramandata alle future generazioni. "Secondi d’Italia" non è solo una celebrazione del cibo, ma un’occasione per riscoprire l’identità culturale e culinaria dell’Umbria e per farne un simbolo di qualità e tradizione a livello nazionale.

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Mario Farneti
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