Il progetto per la costruzione del nuovo ospedale di Terni continua a essere al centro di un acceso confronto politico. Le recenti dichiarazioni dei consiglieri regionali Luca Simonetti (M5S) e Maria Grazia Proietti (PD), che hanno stimato tempi di realizzazione significativamente lunghi, hanno provocato una immediata replica da parte del capogruppo della Lega, Enrico Melasecche, il quale contesta non solo le tempistiche prospettate, ma anche il metodo operativo adottato dalla presidente della Regione, ritenendolo inefficace e poco realistico.
In una nota congiunta, Luca Simonetti e Maria Grazia Proietti hanno ribadito l’importanza strategica del nuovo ospedale per la città di Terni, definendolo una "priorità assoluta". I due consiglieri hanno illustrato nel dettaglio le fasi tecniche e amministrative previste, spiegando che la progettazione e le autorizzazioni richiedono in media tra 18 e 36 mesi, a cui si aggiungono 6-12 mesi per la gara d’appalto. La costruzione della struttura, stimata in circa 600 posti letto con un DEA di II livello, comporterebbe ulteriori 4 o 5 anni di lavori, oltre ai tempi necessari per collaudo e attivazione. Concludono affermando: "Chi sostiene il contrario o è sprovveduto o parla in cattiva fede".
Il capogruppo della Lega, Enrico Melasecche, ha replicato con fermezza alle dichiarazioni dei consiglieri regionali, contestando la stima di undici anni per la costruzione del nuovo ospedale e mettendo in dubbio la validità del metodo proposto.
In una nota, ha affermato: "Sull'ospedale Terni i consiglieri Simonetti (M5S) e Proietti (Pd) escono allo scoperto. Secondo loro col metodo della governatrice occorreranno 11 anni per la realizzazione, ma non hanno fatto bene i conti".
Melasecche ha poi rivolto una critica più ampia alla gestione della sanità regionale da parte della sinistra, evidenziando come, fino al 2020, il progetto fosse ritenuto da molti un traguardo irraggiungibile: "Fino al 2020 ben pochi ritenevano questo obiettivo conseguibile, considerando che la sinistra, che ha governato la Regione ininterrottamente per 49 anni fino al 2019 e che dal 2025 è tornata alla guida dell’Umbria, aveva lasciato l’edilizia sanitaria nella provincia di Terni in uno stato di evidente abbandono".
Melasecche ha rivendicato i risultati conseguiti dalla Giunta Tesei, sottolineando come il progetto dell’ospedale di Narni-Amelia fosse già in uno stadio avanzato di sviluppo: "La Giunta Tesei, in particolare l'assessorato che ho guidato, ha lasciato il progetto dell'ospedale di Narni-Amelia in condizioni di fortissimo avanzamento rispetto al vecchio progetto con i tetti verdi di rame, ormai ampiamente superato. È stato risolto il problema ostativo rappresentato dalle 400.000 tonnellate di detriti da portar via, completamente rielaborato un nuovo progetto, approvato in conferenza di servizi, verificato puntualmente da una società esterna specializzata, come prevede la legge in casi del genere, e individuato positivamente il finanziamento Inail".
Secondo il capogruppo leghista, sarebbe sufficiente "percorrere l’ultimo miglio" per avviare i cantieri entro il 2026, senza ulteriori rinvii: "Basterebbe soltanto percorrere l’ultimo miglio, evitando ulteriori indugi, così da avviare con assoluta urgenza i due cantieri: prima quello stradale per l’accesso all’area e poi, entro il 2026, quello dell’ospedale".
Melasecche ha inoltre sollevato forti dubbi sulla sostenibilità finanziaria del cosiddetto metodo Proietti: "Trovare i 500 milioni dichiarati dalla presidente per abbandonare il quartiere Ospedale al suo destino comporta non solo un incremento dei costi di oltre 200 milioni, che non si troveranno mai, ma anche lo slittamento del cronoprogramma a data incerta e futura, fino a giungere ai quindici o venti anni che ho ipotizzato, cioè mai".
Infine, il capogruppo leghista ha manifestato preoccupazione per le dichiarazioni della presidente della Regione, evidenziando incoerenze e punti poco chiari: "Sono estremamente preoccupato per il lungo discorso fatto dalla presidente, nel quale ho riscontrato, tra le moltissime parole, punti tutt’altro che chiari e, soprattutto, una incoerenza di fondo che, ne sono certo, emergerà con ancora maggiore evidenza nelle prossime settimane, quando avremo il piacere di leggere cosa ci suggeriranno i tecnici di Reggio Emilia, diversamente da quanto hanno già scritto quelli della Regione Umbria".
Il confronto sul nuovo ospedale di Terni mette in luce la complessità dell’intervento e l’urgenza di una pianificazione condivisa fra le forze politiche. La discrepanza tra le diverse stime sui tempi di realizzazione e le strategie operative resta il nodo centrale del dibattito: senza un cronoprogramma chiaro e fonti di finanziamento definite, il rischio è che l’opera resti in stallo. Cresce quindi l’attesa per i prossimi incontri istituzionali, che dovranno chiarire tempistiche, responsabilità e le risorse necessarie a trasformare in realtà un progetto ritenuto strategico non solo per Terni, ma per l’intera Umbria.