27 Apr, 2025 - 15:30

Scontro nella notte: cinghiale investito sulla Pian d'Assino. A Gubbio è emergenza selvatici

Scontro nella notte: cinghiale investito sulla Pian d'Assino. A Gubbio è emergenza selvatici

"Siamo abituati a vederli nei campi, nei boschi... adesso ci salutano anche sulla statale!" ironizza un automobilista, commentando l'ennesimo incidente avvenuto nella notte tra venerdì e sabato lungo la statale 219 Pian d’Assino, nei pressi dello svincolo di Gubbio Est.

Poco prima dell’una di notte, un grosso cinghiale ha attraversato la carreggiata in un tratto di rettilineo completamente buio, causando un impatto violento con due automobili che viaggiavano in sensi opposti. Fortunatamente, a differenza del povero animale, gli occupanti delle vetture sono rimasti illesi, sebbene visibilmente scossi e con le auto seriamente danneggiate.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri intervenuti sul posto insieme al personale Anas, la prima vettura, una utilitaria diretta verso Padule, ha urtato il cinghiale che improvvisamente si è materializzato sulla strada. Subito dopo, anche una station wagon che procedeva in direzione opposta verso Gubbio ha centrato l'animale già ferito o abbattuto sulla carreggiata.

Nonostante lo spavento e le sbandate inevitabili, i conducenti sono riusciti a mantenere il controllo dei veicoli e ad accostare in sicurezza ai margini della strada. Ingenti, però, i danni: cofani sfondati, fari distrutti, parafanghi accartocciati e fiancate martoriate dai segni dell’impatto.

Il cinghiale, una volta colpito, è finito nel fosso a lato della carreggiata, lasciando dietro di sé detriti e sangue sull’asfalto. Anas ha provveduto immediatamente alla rimozione della carcassa e alla pulizia della strada, per garantire la sicurezza degli automobilisti.

Emergenza cinghiali: una questione sempre più seria

Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato. A Gubbio e in tutto l'Appennino umbro-marchigiano, il problema dei cinghiali è diventato negli ultimi anni una vera emergenza, sia per gli agricoltori — che vedono devastati i raccolti — sia per gli automobilisti, costretti a convivere con un rischio costante di incidenti, soprattutto nelle ore notturne.

"Ormai è più facile incontrare un cinghiale che una volpe o un capriolo", commentano amaramente i residenti della zona. "Di giorno nei campi, di notte sulle strade".

Il proliferare incontrollato di questi animali, dovuto a una combinazione di fattori come la diminuzione della caccia, la mancanza di predatori naturali e la grande adattabilità dei cinghiali stessi, ha reso ormai imprescindibile una riflessione seria sulle politiche di gestione della fauna selvatica.

L’ironia di Peppone: quando il cinghiale diventa "di famiglia"

E in questo contesto non può non tornare alla mente la curiosa vicenda di Peppone, il celebre cinghiale gentiluomo di Gubbio di cui tanto si è parlato qualche settimana fa. Peppone è diventato una specie mascotte cittadina, con tanto di seguito social e articoli di giornale.

"Altro che Peppone: questi cinghiali qui mica chiedono il permesso, ti attraversano la strada senza neanche guardare," ironizza un utente su Facebook, commentando la notizia dell’incidente.

Se Peppone rappresentava il lato affettuoso della natura selvatica, gli episodi come quello della scorsa notte ricordano invece quanto la convivenza forzata tra umani e fauna selvatica possa essere complessa e, a volte, pericolosa.

Il tratto della Pian d'Assino in cui è avvenuto l’incidente è da tempo segnalato come zona critica per la presenza di animali selvatici. La mancanza di adeguata illuminazione, l’alta velocità di transito e l’assenza di barriere faunistiche in molti punti aumentano esponenzialmente il rischio di collisioni.

"Siamo costretti a guidare con mille occhi, specialmente di notte", lamentano gli automobilisti abituali. "Non basta il rischio umano, adesso dobbiamo difenderci anche dagli 'imbucati' a quattro zampe".

E mentre si moltiplicano gli appelli per installare dissuasori acustici, barriere protettive o almeno una segnaletica più efficace, l’impressione è che si agisca sempre dopo l'ennesimo incidente, mai in prevenzione.

Chi paga i danni?

Un altro aspetto critico riguarda la gestione dei danni materiali. In molti casi, infatti, le assicurazioni non coprono automaticamente gli incidenti causati da animali selvatici, oppure richiedono polizze aggiuntive o complicati iter di risarcimento.

"Ci troviamo a dover pagare di tasca nostra per colpe non nostre," protestano alcuni automobilisti. "E il paradosso è che, nel frattempo, i cinghiali aumentano senza che nessuno faccia nulla."

Anche in questo senso, servirebbe una normativa chiara e omogenea che definisca le responsabilità degli enti preposti alla gestione del territorio.

Qualche segnale di attenzione, in verità, arriva dalle istituzioni locali, che stanno discutendo di piani di contenimento e nuove modalità di abbattimento selettivo. Tuttavia, l'impressione generale è che si sia ancora lontani da una soluzione strutturale.

"Non possiamo continuare a rincorrere l'emergenza", ha dichiarato recentemente un assessore regionale. "Serve un piano serio, che unisca prevenzione, controllo, compensazione dei danni e sensibilizzazione".

Nel frattempo, i cittadini chiedono azioni immediate: più controlli, più prevenzione, meno burocrazia.

Una convivenza difficile

L'incidente della scorsa notte, fortunatamente senza conseguenze gravi, è l'ennesimo campanello d'allarme su un problema che a Gubbio — e non solo — è ormai sotto gli occhi di tutti.

"Noi vogliamo bene alla natura", conclude un residente di Gubbio Est, "ma se dobbiamo temere di andare a lavoro o a scuola perché ci può spuntare un cinghiale davanti, qualcosa non va".

Forse è arrivato il momento di trattare la questione non più come un’emergenza episodica, ma come una vera sfida di convivenza tra uomo e natura. Perché, anche se Peppone il cinghiale gentiluomo ci strappava un sorriso, sulle strade buie della Pian d’Assino — senza adeguate misure — a vincere saranno sempre l'imprevedibilità e il rischio. E allora, purtroppo, non riderà più nessuno.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE