20 Feb, 2025 - 09:31

Scontro sull'eolico in Appennino: Comuni e associazioni portano 7mila firme in Regione per dire no

Scontro sull'eolico in Appennino: Comuni e associazioni portano 7mila firme in Regione per dire no

È un fronte compatto quello per fermare l’impianto eolico sull’Appennino Umbro-Marchigiano: sono 7 mila, infatti, le firme portate in Regione da parte dei Comuni e delle associazioni. Il motivo? Dire 'No agli impianti eolici sull’Appennino, difendiamo l’Umbria cuore verde d’Italia'. Un segnale forte lanciato da sindaci, associazioni e cittadini, che hanno portato la loro petizione alla Regione per chiedere di dichiarare l’intera fascia montuosa come area non idonea all’installazione di impianti eolici di grande e media taglia.

La mobilitazione nasce dalla presentazione di otto progetti nell’ultimo anno che prevedono l’installazione di torri alte oltre 200 metri. Una prospettiva, questa, che i firmatari definiscono inaccettabile. Ma la palla ora passa al governo. 

Il confronto in Seconda Commissione: le posizioni in campo

Durante l’audizione in Seconda Commissione, presieduta da Letizia Michelini, i promotori della petizione hanno ribadito le loro richieste alla presenza dei sindaci di Foligno, Trevi, Sellano, Valtopina, Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Oltre ai rappresentanti di Anci e della Provincia di Perugia. L’assessore regionale all’Ambiente Thomas De Luca ha assicurato che la Giunta sta cercando un equilibrio tra il rispetto degli obiettivi europei sulle energie rinnovabili e la tutela del paesaggio.

"Stiamo facendo quanto possibile" - afferma De Luca - "per coniugare il raggiungimento degli obiettivi circa l’installazione di potenza nominale degli impianti di energia rinnovabile con gli interessi legittimi, non solo di chi fa impresa avendo investito su un territorio partendo dalla sua integrità paesaggistica, ma rispettando anche un diritto sancito costituzionalmente legato al paesaggio e all’ambiente”.

Eolico, il nodo delle aree idonee sull'Appennino e le richieste alla Regione: è scontro

I promotori della petizione chiedono alla Regione di individuare chiaramente le aree idonee e non idonee per gli impianti, garantendo un equilibrio tra esigenze energetiche e tutela ambientale. Propongono di puntare sulle Comunità Energetiche Rinnovabili e di favorire soluzioni integrate con il territorio, come l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici industriali e parcheggi. Inoltre, invocano un maggiore coinvolgimento di Comuni e cittadini nel processo decisionale attraverso strumenti di consultazione pubblica.

Sul tema è intervenuto anche il presidente di Anci Umbria Federico Gori, che ha chiesto una proroga per consentire ai piccoli comuni di completare la mappatura delle aree non idonee. L’assessore De Luca si è detto disponibile, ma ha sottolineato la necessità di procedere rapidamente. Questo per evitare che le richieste di autorizzazione vengano approvate automaticamente dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Il no dei sindaci e le criticità del progetto

Il fronte dei sindaci si è espresso in modo netto contro l’attuale proposta dell'impianto eolico in Appennino. Stefano Zuccarini, primo cittadino di Foligno, ha parlato di “estrema preoccupazione per lo scempio che si vorrebbe mettere in atto". "Non siamo pregiudizialmente contro l’eolico in generale", specifica, "ma contro questo eolico: 100 torri nella nostra montagna folignate, alte oltre 200 metri non hanno nulla di ecologico e di green. Ma rappresenterebbero soltanto una devastazione territoriale”.

Sulla stessa linea il sindaco di Sellano Attilio Gubbiotti, che ha evidenziato le difficoltà dei piccoli comuni nel gestire il processo di individuazione delle aree idonee. Anche Gabriele Coccia, sindaco di Valtopina, ha ribadito che i progetti attuali stravolgerebbero l’identità del territorio: “Bene le energie rinnovabili, ma messe a terra in equilibrio con l’ambiente”.

Scontro in Regione: quali i vincoli sull'affair eolico in Appennino?

L’assessore De Luca ha riconosciuto le difficoltà legate alla gestione delle richieste autorizzative, attualmente di competenza ministeriale, e ha annunciato che chiederà un incontro con i parlamentari umbri per garantire maggiore attenzione sulle istanze locali. Ha inoltre ribadito che l’approccio della Regione sarà basato sui reali fabbisogni energetici, per evitare eventuali speculazioni. “Questo Governo regionale è totalmente impermeabile ad ogni ingerenza da parte di lobby di qualsiasi tipo”, dichiara. 

Lo scontro nei confronti dell’eolico nella zona dell'Appennino Umbro-Marchigiano è solo all’inizio. Ma le 7mila firme rappresentano un segnale chiaro: cittadini e istituzioni locali vogliono avere voce in capitolo nel futuro del loro territorio.

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Giorgia Sdei
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