È statoconfermato lo sciopero del trasporto pubblico locale (Tpl) in Umbria, previsto per lunedì 15 settembre, su iniziativa di Filt Cgil e Faisa Cisal. La mobilitazione di 24 ore, con fasce orarie garantite, nasce dalla protesta contro l’affidamento del servizio a quattro gestori separati, una scelta che, secondo i sindacati, rischia di frammentare il Tpl e mettere a rischio occupazione, salari e diritti dei lavoratori, oltre alla qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Ciro Zeno e Cristian Di Girolamo, rispettivamente segretari generali di Filt Cgil e Faisa Cisal Umbria, hanno illustrato le motivazioni della protesta: “Dopo quattro anni e mezzo siamo ancora qui a denunciare lo stesso grande problema: la divisione in quattro lotti del trasporto pubblico locale in Umbria. Cambiano le giunte, ma l’impostazione della prossima prevista gara di affidamento del servizio rimane invariata”.
Secondo i sindacati, l’attuale sistema, gestito da un unico grande soggetto, permette di coordinare lavoratori, mezzi e servizi in maniera integrata su tutto il territorio regionale. “Oggi la grande azienda unica che gestisce il tpl umbro riesce a offrire un’organizzazione del lavoro a livello regionale, facendo così lavorare tutti i lavoratori 12 mesi all’anno. Domani tutto ciò non sarà possibile, con molti più lavoratori precari e stagionali”, spiegano Zeno e Di Girolamo.
Le conseguenze della frammentazione riguardano anche la gestione dei mezzi: attualmente spostati a livello regionale secondo le esigenze, con quattro aziende separate non sarà più possibile ottimizzarne l’impiego. “Quindi sicuramente ci vorranno più scorte, con conseguenti maggiori costi. Con unico gestore, alla gara parteciperebbero solo grandi realtà imprenditoriali strutturate, in grado di garantire occupazione, salari e diritti, e un servizio efficace ed efficiente. Cosa tutt’altro che scontata con quattro piccole imprese che potrebbero anche dare il servizio in **subappalto”.
I sindacati segnalano inoltre il rischio di interruzione del servizio in caso di fallimento di uno dei gestori: “Laddove uno dei quattro gestori dovesse fallire, non è chiaro chi e come potrà garantire la continuità del servizio. Abbiamo anche la previsione del 49% di subappalto. La concessione gratuita di mezzi, compresa la manutenzione, a chi si aggiudicherà la gara non ci tranquillizza”.
Lo sciopero di 24 ore di lunedì 15 settembre prevede fasce orarie tutelate per minimizzare i disagi agli utenti. Nella provincia di Perugia le corse saranno garantite dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; nella provincia di Terni dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 15.30. Le corse già partite dai capolinea prima dell’inizio dello sciopero raggiungeranno comunque le destinazioni previste.
“Questo sciopero non vuole nuocere agli studenti, ai loro genitori, ai pendolari e a nessuno degli utenti. Tant’è che ci sono le fasce tutelate. Noi abbiamo un grande senso di responsabilità; le istituzioni no. Noi contestiamo una giunta che non ha l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione. Noi facciamo sindacato: salvaguardiamo i posti di lavoro e puntiamo a difendere i servizi”, hanno sottolineato i due segretari.
L’appuntamento per la manifestazione è fissato a Piazza Italia a Perugia a partire dalle 9.30, sotto la sede della Regione Umbria, a testimonianza dell’impegno dei sindacati nel tutelare i diritti dei lavoratori e la qualità del servizio pubblico.
In questa fase, il dibattito sulla governance del Tpl umbro si intreccia con le necessità economiche e occupazionali di un settore strategico per la mobilità regionale. La scelta tra un gestore unico e quattro piccoli operatori determinerà non solo la continuità del servizio, ma anche le condizioni lavorative di centinaia di addetti e l’efficienza della rete di trasporto locale. Filt Cgil e Faisa Cisal intendono far sentire la loro voce chiaramente, attraverso la mobilitazione, in difesa di un modello organizzativo considerato più sicuro e sostenibile.