Il Partito Democratico dell’Umbria ha preso parte alla manifestazione regionale promossa dalla Cgil in occasione dello sciopero generale del 12 dicembre, una mobilitazione che si inserisce nel quadro della protesta nazionale contro la legge di bilancio varata dal governo guidato da Giorgia Meloni. In una piazza gremita, animata da delegazioni sindacali, lavoratrici e lavoratori del settore pubblico e privato, pensionati e cittadini, la presenza del Pd è stata definita dai suoi esponenti “una grande giornata di democrazia”, in piena sintonia con la piattaforma rivendicativa avanzata dalla confederazione.
La mobilitazione umbra si è svolta in parallelo alle numerose iniziative che hanno animato le principali città italiane, contribuendo a riportare al centro dell’agenda pubblica temi cruciali quali il lavoro, la tutela dei redditi, la salvaguardia dei servizi essenziali e le criticità legate alle misure economiche previste dalla manovra.
A guidare la delegazione del Partito Democratico in piazza è stato il segretario regionale Damiano Bernardini, che ha illustrato le motivazioni della partecipazione. "Il Partito Democratico dell’Umbria - spiega Bernardini - esprime pieno sostegno allo sciopero generale indetto dalla Cgil per oggi venerdì 12 dicembre. Dobbiamo far sentire alta e chiara la voce dell’Umbria - ribadisce - perché le questioni riguardano anche la nostra regione”.
Secondo Bernardini, la manovra del governo colpisce infatti anche territori già caratterizzati da fragilità produttive, dove il rallentamento dell’occupazione e la crisi di alcuni settori stanno mettendo in difficoltà imprese, famiglie e amministrazioni locali. La presenza in piazza del Pd umbro viene quindi presentata come un’assunzione di responsabilità verso una comunità che chiede risposte rapide e misure concrete.
Nel suo intervento, il segretario dem ha richiamato l’attenzione sulle criticità che interessano il tessuto produttivo regionale. “È fondamentale per noi l'avvio di un nuovo percorso di crescita produttiva. In Umbria ci sono ancora molte emergenze irrisolte e diversi comparti economici stanno vivendo gravi difficoltà: aziende che chiudono, posti di lavoro che si perdono e sempre più persone costrette a ricorrere agli ammortizzatori sociali”.
Secondo Bernardini, l’attuale legge di bilancio non offre risposte sufficienti alle esigenze del territorio. “Serve una vera politica di sviluppo e la definizione di una regia comune capace di tracciare una strategia concreta di rilancio economico e industriale del nostro territorio”, ha proseguito, richiamando la necessità di una programmazione condivisa che coinvolga istituzioni, parti sociali e mondo produttivo in un percorso strutturato di ripresa.
La posizione del Pd dell’Umbria si iscrive pienamente nelle ragioni che hanno spinto la Cgil a proclamare lo sciopero generale, denunciando una manovra che, a giudizio dell’opposizione e dei sindacati, non affronta le emergenze reali del Paese.
Nel corso della manifestazione, il segretario regionale Damiano Bernardini ha richiamato l’attenzione sui riflessi locali e nazionali del provvedimento, sottolineando la necessità di una risposta politica più efficace e significativa: “siamo in piazza per una grande giornata di mobilitazione e di democrazia, contro una Legge di Bilancio ingiusta che grava in maniera sempre più pesante sulle famiglie, su lavoratrici e lavoratori, su pensionate e pensionati e sul mondo produttivo, aumentando la pressione fiscale e ignorando le vere emergenze economiche e sociali del Paese”.
Dal segretario dem arriva anche un forte richiamo alla responsabilità politica delle istituzioni. “Vogliamo essere al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e di chi oggi vive difficoltà crescenti. La manovra del Governo non dà risposte, aumenta i problemi e riduce opportunità e diritti. Chiediamo un cambio di rotta concreto e immediato”.
Nel delineare la posizione del partito, Bernardini ha sottolineato come la partecipazione alla mobilitazione non sia un gesto simbolico, ma parte di una strategia politica più ampia.
“Siamo qui a manifestare per difendere il lavoro, il welfare, i servizi essenziali e per affermare una politica economica più giusta, che riduca le disuguaglianze e promuova lo sviluppo dei nostri territori”, ha dichiarato. Il segretario ha poi concluso indicando la visione del Pd per il futuro del Paese: “Perché l’Italia che vogliamo è un Paese che investe sulle persone, sulla dignità, sui diritti, sulla giustizia sociale”.