15 Sep, 2025 - 21:59

Sciopero autobus e treni in Umbria, l’80% dei lavoratori incrocia le braccia

Sciopero autobus e treni in Umbria, l’80% dei lavoratori incrocia le braccia

Oggi i dipendenti del trasporto pubblico locale (Tpl) dell’Umbria hanno incrociato le braccia in massa: i sindacati Filt Cgil e Faisa Cisal stimano un’adesione intorno all’80%. La mobilitazione è stata accompagnata da un presidio in piazza Italia a Perugia, davanti alla sede della Regione e alla Prefettura. La protesta punta il dito contro la nuova gara regionale per l’affidamento del servizio, che è stata suddivisa in quattro lotti. Secondo i sindacati, questo modello rischia di frammentare il Tpl umbro, con conseguenze negative su costi, efficienza e posti di lavoro.

Sciopero trasporto pubblico Umbria, adesione all’80%

I sindacati spiegano che alla manifestazione hanno partecipato numerosi lavoratori, iscritti e non iscritti, decisi a far sentire la propria voce. L’obiettivo è difendere il diritto alla mobilità dei cittadini e la stabilità occupazionale nel settore del Tpl.

Cgil e Cisal in piazza Italia a Perugia contro i quattro lotti

Ciro Zeno, segretario generale della Filt Cgil Umbria, ha definito l’adesione “un segnale fortissimo” e ha ribadito il rifiuto di spezzettare il servizio in più parti. “No ai quattro lotti”, ha affermato, “perché significa devastare un settore strategico per l’Umbria”. Ha poi aggiunto che il trasporto pubblico locale “non può essere messo a mercato” e deve restare un servizio universale. Zeno ha ricordato che si è trattato del dodicesimo sciopero sul tema, segno della ferma determinazione dei lavoratori a ottenere risposte.

Le voci dei sindacati: “No alla frammentazione del Tpl”

Anche il segretario regionale di Faisa Cisal, Cristian Di Girolamo, ha espresso forti perplessità: “Siamo qui per difendere il diritto alla mobilità dei cittadini e il diritto all’occupazione dei lavoratori”, ha detto. Secondo Di Girolamo, “fare una gara a quattro lotti non dà speranze positive, le clausole sono insufficienti”: la frammentazione del servizio rischia di aumentare i costi e la precarietà del personale, mentre un affidamento unitario consentirebbe economie di scala e migliore utilizzo di risorse e mezzi.

Presidio con slogan e simboli forti davanti alla Regione

Il presidio si è animato anche con slogan e simboli espliciti. I sindacati hanno esposto volantini e striscioni provocatori, tra cui uno con la scritta “Tpl, lottò ma perì sotto i colpi delle istituzioni”, accompagnata da una piccola bara di cartonea simboleggiare il “defunto” trasporto pubblico locale. Il messaggio voleva sottolineare il timore che la gara a lotti possa mettere in crisi il sistema unico regionale di mobilità.

La risposta della maggioranza regionale e le modifiche al bando

La maggioranza che sostiene la presidente Stefania Proietti ha risposto alla mobilitazione con una nota congiunta di solidarietà verso i lavoratori e disponibilità al dialogo. “Quando i lavoratori scioperano, rinunciando con sacrificio alla propria retribuzione per esercitare un diritto fondamentale, la politica ha il dovere di mettersi in ascolto, con rispetto e senso di responsabilità”, recita il comunicato ufficiale.

I consiglieri di maggioranza hanno ricordato di aver ereditato dalla precedente giunta un piano di gara già avviato e di aver introdotto alcuni correttivi: ad esempio è stato consentito a un singolo operatore di presentare offerta su tutti i lotti, in modo da mantenere un servizio integrato sull’intero territorio. È inoltre prevista l’istituzione di una contrattazione territoriale integrativa per tutelare i livelli occupazionali e retributivi.

Vincoli europei e nuove agevolazioni per studenti pendolari

La Giunta ha anche evidenziato i vincoli delle normative europee e dell’Autorità per i Trasporti, che impongono gare concorrenziali con tempistiche stringenti: “Si tratta di un’impostazione distante dalle nostre posizioni e priorità in tema di lavoro e diritti”, hanno ammesso i consiglieri, “ma non per questo meno vincolante per le istituzioni”. Infine, le forze di maggioranza hanno annunciato un ulteriore potenziamento delle agevolazioni per gli studenti pendolari, con un aumento consistente delle borse di studio per chi utilizza il trasporto pubblico.

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Francesca Secci
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