02 Dec, 2025 - 08:57

Scheggia, 50enne cade da otto metri durante lavori a scuola: trasporto urgente in elisoccorso

 Scheggia, 50enne cade da otto metri durante lavori a scuola: trasporto urgente in elisoccorso

Una mattinata che doveva essere dedicata ai lavori di miglioramento strutturale si è trasformata in un momento di forte tensione per l’intera comunità di Scheggia. Alla scuola media “Davide Cenci”, un operaio eugubino di 50 anni è caduto da un’impalcatura mentre erano in corso gli interventi di consolidamento sismico finanziati con fondi Pnrr. Un incidente grave che ha richiesto un’immediata mobilitazione delle squadre di soccorso e l’intervento dell’elisoccorso regionale.

L’incidente: la caduta da otto metri durante i lavori Pnrr

Secondo quanto ricostruito, l’uomo stava operando in un’area rialzata del cantiere intorno alle 8 del mattino, quando ha improvvisamente perso l’equilibrio, precipitando al suolo da un’altezza di circa otto metri. L’impatto è stato violentissimo e i colleghi hanno subito allertato i soccorsi.

Nel giro di pochi minuti sono arrivati i Vigili del Fuoco, la polizia municipale e l’equipe sanitaria del 118. Vista la gravità dell’accaduto e i traumi riportati, la centrale operativa ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’uomo, sempre rimasto cosciente nonostante il violento impatto, è stato stabilizzato sul posto e poi trasportato al Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Condizioni dell'operaio e primi accertamenti

Secondo quanto trapela da fonti sanitarie, l’uomo ha riportato diverse fratture, ma non avrebbe mai perso conoscenza. Le sue condizioni restano serie, ma la stabilità registrata durante il trasporto fa sperare in un’evoluzione positiva. Intanto, le autorità stanno effettuando verifiche sull’area del cantiere per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente e accertare il rispetto delle misure di sicurezza previste.

SOS Umbria: una settimana di interventi complessi per l’elisoccorso

L’episodio di Scheggia si inserisce in un contesto regionale che, negli ultimi giorni, ha registrato un numero significativo di emergenze gestite tramite elisoccorso e squadre specializzate del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (Sasu). Una serie di situazioni diverse, accomunate dalla difficoltà dei terreni e dalla necessità di interventi rapidi.

Domenica mattina, nel Parco di San Silvestro in località Fornole, un biker è rimasto gravemente ferito dopo una caduta lungo uno dei sentieri più frequentati dagli appassionati di mountain bike. Il 118 ha immediatamente allertato le squadre del Sasu, che hanno raggiunto il giovane in una zona particolarmente impervia. L’uomo, caduto rovinosamente dopo aver perso il controllo della bici su un tratto considerato solitamente sicuro, è stato immobilizzato e trasportato con l’elicottero all’ospedale.Una dinamica improvvisa che conferma quanto i percorsi outdoor, anche quelli dichiarati semplici, possano rivelarsi rischiosi in caso di distrazione o condizioni del terreno non ottimali.

Il giorno precedente, sabato, l’allarme è scattato nella zona di Macerino, nel comune di Spoleto. Un padre e un figlio, impegnati nella ricerca di funghi, si sono smarriti nella fitta vegetazione. Le temperature basse e la zona particolarmente impervia avrebbero potuto trasformare rapidamente la situazione in un’emergenza più grave. Grazie alla geolocalizzazione in dotazione al Sasu, le squadre sono riuscite a individuare i due escursionisti e a raggiungerli in tempi brevi, scortandoli in sicurezza a valle.

Domenica pomeriggio, invece, nelle campagne di Lisciano Niccone, un cacciatore ha accusato un grave malore mentre si trovava da solo nelle vicinanze di Gosparini. Impossibilitato a muoversi, e in una zona difficilmente raggiungibile dai mezzi tradizionali, l’uomo è stato soccorso grazie alla collaborazione tra i sanitari del 118 e i tecnici del Sasu, che hanno alternato per diversi minuti manovre salvavita in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso. Trasferito d’urgenza all’ospedale di Perugia in condizioni critiche, il suo quadro clinico resta riservato. I tre interventi, sommati all’incidente avvenuto ieri a Scheggia, dimostrano quanto la presenza di un servizio di soccorso altamente specializzato sia fondamentale in una regione come l’Umbria. Tra percorsi escursionistici, sentieri di mountain bike, aree boschive e zone rurali isolate, le emergenze richiedono spesso mezzi rapidi e personale addestrato per operare in condizioni difficili. Il Sasu, che negli ultimi anni ha visto un aumento degli interventi, continua a essere un punto di riferimento imprescindibile per la sicurezza di residenti e turisti.

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Lorenzo Farneti
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