La città di Gubbio, da sempre legata alla magia della tradizione e al suo patrimonio culturale, ha assistito a un momento di grande emozione durante l’ultima serata al Teatro Luca Ronconi. Gli Sbandieratori di Gubbio hanno sorpreso il pubblico e l’attore Flavio Insinna, celebrato per il suo legame profondo con il territorio, con una performance a sorpresa che ha saputo fondere arte, folklore e sentimento.
Da quando, nel 2014, la celebre fiction di Rai 1 “Don Matteo” ha lasciato Gubbio per spostarsi a Spoleto, la città di pietra ha mantenuto un rapporto indissolubile con la serie e con i personaggi che l’hanno resa famosa. Tra questi spicca il capitano Anceschi, interpretato da Flavio Insinna, il quale ha dimostrato nel corso degli anni un profondo attaccamento e affetto per il territorio eugubino, guadagnandosi il Premio Bandiera nel 2017 e il titolo ironico di "patente da matto". È proprio questo legame, così tangibile e sentito, che ha spinto il gruppo Sbandieratori a ideare un tributo inaspettato e molto gradito.
La sorpresa è avvenuta al termine dello spettacolo "Gente di facili costumi", diretto da Luca Manfredi e messo in scena da Nino Marino e Nino Manfredi, in cui Flavio Insinna, insieme a Giulia Fiume, ha preso parte con la sua inconfondibile presenza. La performance, inserita nella stagione di prosa organizzata dal Teatro Stabile dell'Umbria e dall'amministrazione comunale, ha attirato un vasto pubblico che ha reagito con fragorosi applausi non solo per la qualità dello spettacolo, ma anche per il commovente omaggio degli Sbandieratori.
Sul palco, durante l’evento, il presidente del gruppo Sbandieratori, Matteo Menichetti, ha spiegato a TRG: "Il gruppo sbandieratori di Gubbio ha voluto fare una sorpresa a Flavio Insinna per ringraziarlo di aver portato il suo spettacolo nella nostra città, città che lui ama follemente e che ricorda in ogni occasione pubblica. Per noi, è un omaggio alla persona, a chi è innamorato di Gubbio, degli eugubini e del nostro folklore. Vederlo sul palco, sorpreso e a bocca aperta, mentre ascoltava lo squillo delle nostre chiarine e vedeva i colori delle nostre bandiere, è un’immagine che ci porteremo per sempre".
Il tributo ha toccato corde profonde: Insinna, visibilmente emozionato, ha reagito con un commosso ringraziamento, riconoscendo che per lui Gubbio non è solo un luogo di produzione televisiva, ma è diventata la sua vera casa. Questo gesto simbolico ha riacceso il sentimento di appartenenza e ha ricordato a tutti quanto il territorio eugubino sia radicato nella sua storia e nelle sue tradizioni.
Un ulteriore elemento di grande rilevanza è stato il passaggio di testimone tra le vecchie glorie e le nuove generazioni. Valerio Santoro, produttore della piece e direttore del Teatro Biondo di Palermo, è apparso sul palco a sorpresa. Santoro, con il quale Insinna aveva esordito nella prima stagione di “Don Matteo” proprio a Gubbio, ha portato con sé un messaggio di continuità e amicizia, riaffermando il legame profondo che unisce l’attore alla città. Il ricordo di quegli inizi, così autentico e carico di significato, ha ulteriormente amplificato l’emozione della serata.
Per Flavio Insinna, questo omaggio rappresenta un riconoscimento del suo impegno e del suo amore per Gubbio. In un’intervista successiva, l’attore ha dichiarato: "Gubbio è la mia casa. Ogni volta che torno qui, mi sento accolto con un calore speciale. Questo omaggio mi ha davvero toccato il cuore, e ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questa sorpresa."
Le sue parole hanno riempito il teatro di un’atmosfera di gratitudine e di orgoglio, confermando che, nonostante le trasformazioni nel mondo della televisione, il legame tra Flavio Insinna e Gubbio resta forte e indissolubile.
L’omaggio degli Sbandieratori, con la sua carica simbolica e il suo impatto visivo, ha rappresentato una celebrazione della tradizione e del folklore eugubino.
L’omaggio dedicato a Flavio Insinna da parte degli Sbandieratori di Gubbio è stato un evento carico di significato, che ha unito la tradizione, l’arte e il sentimento di appartenenza in un unico, emozionante gesto. Nonostante il trasferimento della fiction “Don Matteo” a Spoleto, Gubbio continua a rimanere il cuore pulsante della serie e a mantenere vivo il ricordo dei personaggi che l’hanno resa celebre.
Questo tributo è un invito a non dimenticare le radici e a riconoscere il valore delle relazioni autentiche, quelle che nascono dall’amore per il territorio e dalla passione per la cultura. Gli Sbandieratori, con la loro performance, hanno offerto a Flavio Insinna – e a tutti i presenti – un momento di intensa emozione e di celebrazione della bellezza del folklore eugubino, un gesto che resterà impresso nella memoria di chi ha partecipato a questa serata indimenticabile.