09 Apr, 2025 - 20:00

Santa Illuminata, la maggioranza risponde a Gubbio Partecipa: "Scelta di responsabilità e visione per il futuro di Gubbio"

Santa Illuminata, la maggioranza risponde a Gubbio Partecipa: "Scelta di responsabilità e visione per il futuro di Gubbio"

Si accende il dibattito a Gubbio sulla vicenda del complesso di Santa Illuminata, dopo che il Consiglio Comunale ha approvato la variazione della destinazione d'uso dell'immobile, su richiesta dell'ASL Umbria 1, proprietaria della struttura.

A sollevare le critiche è stata in particolare l'associazione "Gubbio Partecipa", che ha espresso forti perplessità sulla trasformazione del complesso in struttura turistico-ricettiva, invocando piuttosto un utilizzo a fini sociali e culturali.

Ma la maggioranza consiliare, composta da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Gubbio Civica, ha deciso di intervenire pubblicamente per chiarire le motivazioni del voto favorevole, ribadendo che si tratta di una scelta ponderata, responsabile e orientata al futuro della città.

Il complesso è dell'ASL, non del Comune

"Il primo punto da chiarire – scrivono in una nota congiunta – è che Santa Illuminata è di proprietà dell’ASL Umbria 1, non del Comune di Gubbio. La richiesta di modifica della destinazione d’uso è giunta direttamente dalla stessa ASL, con l'obiettivo dichiarato di rendere l'immobile più appetibile sul mercato per una futura vendita a investitori privati, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato".

La decisione della maggioranza è stata presa con l'intento di raggiungere due risultati concreti:

  1. Restituire decoro e funzionalità a una struttura oggi in stato di abbandono e degrado evidente.

  2. Permettere all’ASL di reinvestire i proventi della vendita nei servizi sanitari del territorio, in particolare nel potenziamento dell’assistenza territoriale e dei servizi per le fasce più deboli.

"Non è una svendita – prosegue la nota – ma una strategia fondata su criteri di sostenibilità economica e visione amministrativa. Riteniamo che parlare di 'abbandono del bene comune' sia strumentale e fuorviante, soprattutto alla luce della situazione di stallo in cui versa l’immobile da molti anni".

La proposta, avanzata da alcune forze civiche e sociali, di destinare Santa Illuminata a RSA o centro per il "Dopo di Noi", pur giudicata "condivisibile nello spirito", viene considerata non realistica dal punto di vista tecnico ed economico.

"La struttura – sottolineano i gruppi di maggioranza – per vetustà e conformazione architettonica, non è idonea ad accogliere funzioni sociali complesse. Riqualificarla con questa finalità richiederebbe investimenti proibitivi, con costi insostenibili per il bilancio comunale, e, comunque, l'intervento non sarebbe coerente con gli indirizzi dell'attuale proprietario".

Inoltre, aggiungono, "è preferibile pensare a nuove strutture moderne, funzionali, accessibili, pensate appositamente per accogliere queste progettualità, piuttosto che adattare spazi storicamente e tecnicamente inadatti".

Turismo e sviluppo: una vocazione da sostenere

Oltre alle motivazioni tecniche e amministrative, la maggioranza ribadisce la centralità del turismo per lo sviluppo del territorio.

"Gubbio è sempre più una città turistica. L'incremento delle strutture ricettive è una priorità concreta, supportata dai numeri. Trasformare Santa Illuminata in una struttura turistico-ricettiva di qualità, nel rispetto dei vincoli storici e paesaggistici, significa non solo recuperare un edificio degradato, ma anche favorire economia, lavoro e sviluppo locale. Un immobile restituito alla collettività, in forma nuova, può generare indotto per l’artigianato, per l’agricoltura di prossimità e per l’occupazione giovanile, settori strategici per il rilancio del territorio."

"Siamo sempre disponibili a confrontarci con chi propone idee serie, sostenibili e fondate su analisi reali. Ma la tutela del bene comune non può prescindere dalla sostenibilità delle scelte. Non possiamo permetterci scelte emozionali o nostalgiche che graverebbero sulle casse pubbliche e non porterebbero benefici concreti alla città. Occorre guardare in faccia la realtà e agire con coraggio, consapevoli che governare significa anche prendere decisioni complesse, ma necessarie, nell’interesse generale e con responsabilità amministrativa".

"La decisione del Consiglio Comunale è stata un atto di responsabilità e lungimiranza - continua la nota - , non un gesto ideologico. Il nostro obiettivo è una Gubbio che cresce, che si rinnova, che coglie le opportunità, anche quelle offerte da investimenti privati compatibili con l'identità del territorio."

La maggioranza sottolinea anche che nessuna porta è stata chiusa al dibattito pubblico: "Santa Illuminata è un bene caro alla memoria collettiva, e ogni scelta sarà guidata dal rispetto del luogo, dalla trasparenza e dalla visione. Vogliamo una riqualificazione che unisca radici e innovazione".

Rigenerare senza rinunciare

"Santa Illuminata può tornare a vivere, non come simbolo di abbandono, ma come esempio di rigenerazione urbana intelligente, capace di conciliare valore storico, funzione economica e benefici collettivi. Il nostro impegno - prosegue la maggioranza - non si ferma qui: continueremo a lavorare perché ogni spazio abbandonato diventi una risorsa, ogni progetto abbia un impatto concreto, ogni scelta abbia lo sguardo rivolto al domani".

Con queste parole, la maggioranza conclude il proprio intervento, confermando la volontà di dialogo, ma anche la determinazione nel portare avanti scelte amministrative responsabili e proiettate al futuro, con pragmatismo, visione e rispetto per l’intera comunità eugubina.

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Mario Farneti
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