“Da una presidente che in campagna elettorale ha promesso di rivoluzionare la sanità e renderla magicamente efficiente, ci saremmo aspettati molto di più. Invece non solo, in un anno, la Giunta Proietti non è riuscita nella mission dell’azzeramento delle liste d’attesa, ma nemmeno darà seguito agli annunci roboanti sulle assunzioni di nuovo personale sanitario”.
Con queste parole, la capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, ha aperto lo scontro politico in Consiglio regionale dell’Umbria sul piano straordinario di assunzioni nel comparto sanitario. L’intervento, sostenuto anche dal consigliere Matteo Giambartolomei, ha dato il via a un dibattito acceso durante il Question Time di Palazzo Cesaroni, incentrato sullo stato di attuazione del piano da 711 nuove assunzioni nel Servizio sanitario regionale umbro.
L’interrogazione firmata da Pace e Giambartolomei chiedeva di chiarire “quante unità di personale, sulle 711 previste dal piano straordinario 2025, risultino già formalmente assunte ed entrate in servizio, specificando per ciascuna Azienda sanitaria e ospedaliera; e quale sia il cronoprogramma delle ulteriori assunzioni ancora da perfezionare entro dicembre 2025".
Il piano, approvato dalla Giunta regionale e illustrato nei mesi scorsi con toni ambiziosi, prevede 711 nuove unità di personale – 273 dirigenti e 438 addetti del comparto – destinate alle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni e alle Usl Umbria 1 e 2.
Rispondendo in Aula, la presidente Stefania Proietti ha spiegato che “al 30 settembre 2025 sono state reclutate 200 delle 711 unità previste”, fornendo un quadro dettagliato della distribuzione: “Per l’Azienda ospedaliera di Perugia 55 unità, di cui 28 dirigenti e 27 del comparto; per Terni 35 unità, 7 dirigenti e 28 del comparto; per l’Usl Umbria 1 31 unità, di cui 15 dirigenti e 16 del comparto; per l’Usl Umbria 2 79 unità, di cui 30 dirigenti e 49 del comparto.”
Secondo Proietti, “le aziende del sistema sanitario regionale stanno dando attuazione ai potenziamenti previsti, utilizzando tutte le modalità consentite: bandi di concorso, mobilità volontaria, attingimento alle graduatorie regionali ed extra-regionali".
Nel corso della sua replica, Proietti ha riconosciuto che il principale ostacolo è la carenza di medici. “L’effettivo reclutamento è costantemente limitato dalla scarsità di specialisti, in particolare nei settori dell’emergenza e dell’urgenza. A questo si aggiungono stipendi non competitivi, turnover elevato e una scarsa attrattività del sistema sanitario nazionale”, ha precisato la presidente.
La Giunta regionale rivendica comunque i risultati raggiunti, evidenziando che “le aziende hanno concluso o stanno definendo il 62,5 per cento delle procedure necessarie all’attuazione dei potenziamenti programmati per il 2025".
Sui tempi di completamento, Proietti ha chiarito che “una calendarizzazione rigida non è possibile, perché i tempi dipendono da fattori esterni, come le procedure concorsuali o le mobilità interregionali. Invito però i consiglieri a riproporre questo momento di verifica a dicembre, per valutare insieme quante unità saranno effettivamente integrate nel sistema sanitario regionale".
Nella sua controreplica, Eleonora Pace ha ribadito le critiche: “Sicuramente farò un’ulteriore richiesta per la fine dell’anno. Da umbra mi auguro che riusciate a mantenere le vostre promesse. Ma se al 30 settembre siamo fermi a 200 assunzioni, dubito che ce la farete".
La capogruppo di FdI ha poi sottolineato che “oggi vi accorgete che, come in passato, esistono difficoltà oggettive per le assunzioni. Ma così si scardina un altro dei leitmotiv della vostra campagna elettorale. A un anno dalle elezioni ci troviamo nella stessa situazione di dodici mesi fa, con una differenza: noi non facevamo annunci roboanti".
Il confronto in Aula ha messo in evidenza una spaccatura netta tra maggioranza e opposizione. Da un lato la Giunta Proietti, che rivendica la complessità delle procedure e la scarsità di personale medico a livello nazionale; dall’altro Fratelli d’Italia, che accusa la Regione di aver alimentato aspettative che non trovano ancora riscontro nei fatti.
La questione delle liste d’attesa, della carenza di specialisti e del reclutamento del personale sanitario resta così uno dei nodi più sensibili per la sanità umbra. Entro dicembre, come annunciato in Aula, la presidente Proietti dovrà presentarsi di nuovo in Consiglio per aggiornare il quadro: un passaggio che sarà decisivo per capire se la promessa delle 711 assunzioni potrà davvero diventare realtà.