10 Jul, 2025 - 18:20

Sanità umbra, il centrodestra all’attacco: “Proietti smentita dalla Corte dei conti, ritiri la stangata fisale”

Sanità umbra, il centrodestra all’attacco: “Proietti smentita dalla Corte dei conti, ritiri la stangata fisale”

Secondo l'opposizione è un colpo durissimo alla credibilità della Giunta regionale guidata da Stefania Proietti. E la certificazione arriva dalla relazione della Corte dei conti sul rendiconto 2024: il disavanzo sanitario da 243 milioni, "sbandierato nei mesi scorsi per giustificare l’aumento della pressione fiscale", non esiste. Il dato corretto, scrive l’organo contabile nella sua relazione sulla parificazione del bilancio sanitario, è di appena 34 milioni.

La reazione del centrodestra non si è fatta attendere. In una nota congiunta, Donatella Tesei ed Enrico Melasecche (Lega), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza Italia), e Nilo Arcudi (Tesei Presidente - Umbria Civica) lanciano l’affondo: La Corte dei conti ha smascherato la Giunta. Ora la manovra va ritirata e la presidente deve delle scuse agli umbri”.

“Stangata fiscale costruita su numeri falsati”: la requisitoria del centrodestra

Secondo i consiglieri regionali di opposizione, la Giunta avrebbe deliberatamente alterato il quadro economico della sanità umbra per legittimare una manovra fiscale straordinaria, ritenuta ora priva di fondamento.

“La Corte è chiara - scrivono gli 8 consiglieri del centrodestra -: la cifra dei 243 milioni non sussiste. Era già noto che il disavanzo effettivo fosse di 90 milioni, poi accertati in 34. Il dato diffuso pubblicamente dalla Giunta era parziale e fuorviante, riferito solo alle aziende sanitarie e non all’intero sistema sanitario regionale”.

Un passaggio della relazione, ritenuto particolarmente grave, evidenzia che “la Regione sapeva benissimo la reale entità della situazione al momento dell’approvazione della manovra”. Ciò rafforza l’accusa politica: la manovra non serviva, ma è stata imposta comunque per motivi politici.

Affondo anche su KPMG: “Incarico esterno opaco, dubbi sulla gestione dei dati”

Nel mirino del centrodestra anche la decisione della Giunta di affidare alla società KPMG un assessment economico-finanziario, tramite Delibera di Giunta Regionale151 del 26 febbraio 2025. La Corte rileva discordanze temporali” e “dubbi concreti sulla riservatezza nell’acquisizione dei dati.

“È stata una scelta opaca, che ha sovrapposto un incarico esterno all’attività ordinaria di controllo della Corte dei conti e del Tavolo LEA del MEF”, denunciano i consiglieri, definendo l’operazione un cortocircuito istituzionale.

Altra anomalia: l’errata contabilizzazione del payback dei dispositivi medici, con un credito di oltre 40 milioni che ha generato un accantonamento eccessivo. “Una volta chiarito il quadro normativo, quelle risorse potranno essere riutilizzate, smentendo l’allarme lanciato dalla Giunta”, spiegano i firmatari.

“Ora basta propaganda: la Giunta chieda scusa agli umbri”

“I dati ufficiali confermano ciò che denunciamo da mesi: non c’era alcun motivo per aumentare le tasse”. Così si conclude la lunga nota del centrodestra, che rivendica un’azione di vigilanza puntuale e documentata, inizialmente derisa dalla maggioranza, oggi invece confermata da fonti istituzionali.

“Per trasparenza e rispetto dei cittadini - affermano i consiglieri regionali di minoranza- chiediamo il ritiro immediato della manovra e le scuse pubbliche della Giunta per aver travisato la realtà”.
Una richiesta che arriva nel pieno della discussione estiva sul bilancio e che rischia di innescare una nuova crisi istituzionale tra maggioranza e opposizione.

Il centrodestra, oggi più che mai, si presenta come argine compatto all’operato della Giunta. E rilancia: “È finito il tempo della propaganda. È il momento della verità”.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE