07 Sep, 2025 - 07:40

Sanità Umbria Sud, i sindaci dell’amerino-narnese fanno quadrato: “L’ospedale di Narni-Amelia non è in contrapposizione con Terni”

Sanità Umbria Sud, i sindaci dell’amerino-narnese fanno quadrato: “L’ospedale di Narni-Amelia non è in contrapposizione con Terni”

Una presa di posizione netta e corale. I sindaci dei Comuni di Narni, Amelia, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Otricoli e Penna in Teverina hanno diffuso un documento congiunto dopo lo stop imposto dal sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, all’approvazione del bilancio preventivo della USL Umbria 2 e dopo la sospensione della variante urbanistica di Amelia.

Nel comunicato, i primi cittadini hanno sottolineato con forza: “La sanità non ha bisogno di contrapposizioni, ma di una visione integrata e di una collaborazione leale tra istituzioni”. Una frase che condensa la linea del territorio amerino-narnese, preoccupato che il confronto politico rallenti ulteriormente la realizzazione di opere già finanziate.

“Non vi è alcun contrasto con Terni”: i sindaci chiariscono la loro posizione sull’ospedale Narni-Amelia

Il passaggio centrale del documento è una presa di posizione chiara: “Desideriamo innanzitutto chiarire che non vi è alcun contrasto con il progetto del nuovo ospedale di Terni, la cui realizzazione riteniamo altrettanto fondamentale e prioritaria per la salute dei cittadini dell’intera provincia”.

Una puntualizzazione che appare indirizzata direttamente al sindaco Bandecchi, che aveva legato la vicenda del nuovo ospedale di Narni-Amelia a quella del polo sanitario ternano. I firmatari ribadiscono che la logica non deve essere quella della sostituzione, ma dell’integrazione.

“I due presidi non vanno pensati come alternative, ma come strutture complementari e integrate all’interno di una rete ospedaliera provinciale più moderna, efficiente e capace di rispondere in maniera differenziata e qualificata ai bisogni di salute del territorio”, si legge ancora nel documento.

Un modello di rete: Narni-Amelia per i servizi di prossimità e Terni per le alte specialità

I sindaci spiegano anche il modello organizzativo che immaginano per la provincia di Terni: “L’ospedale di Narni-Amelia avrà la funzione di alleggerire il carico del polo ternano, garantendo servizi di prossimità, riabilitazione e medicina territoriale, mentre l’ospedale di Terni potrà concentrarsi maggiormente sulle alte specialità e sui servizi di emergenza di più elevata complessità”.

Un disegno che punta a distribuire i compiti e a rafforzare l’intera rete sanitaria provinciale, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità delle prestazioni.

L’appello dei primi cittadini: risorse già stanziate e necessità di procedere senza altri rinvii

L’appello dei primi cittadini è pressante: “Dopo anni di attese e con risorse già stanziate, è indispensabile procedere con rapidità, senza alimentare contrapposizioni che non giovano né al territorio né ai cittadini”.

La conclusione del documento segna il punto politico della posizione: “Chiediamo quindi a tutte le Istituzioni coinvolte di proseguire con determinazione questo percorso, perché la salute non può attendere né essere oggetto di divisioni: solo lavorando insieme si potranno dare risposte concrete ai cittadini di tutto il comprensorio e dell’intera provincia di Terni.

Gli antefatti della frattura: il voto contrario al bilancio USL e lo stop alla variante urbanistica di Amelia

Il comunicato arriva dopo settimane di tensione tra Terni e il resto del territorio provinciale. In sede di Assemblea dei Sindaci della USL Umbria 2, Bandecchi ha annunciato il voto contrario del Comune di Terni al bilancio preventivo 2025. Una decisione che non ha effetti vincolanti, ma che ha rappresentato un segnale politico diretto verso la Regione Umbria e la stessa direzione dell’azienda sanitaria.

Contemporaneamente, il primo cittadino ha sospeso la variante urbanistica di Amelia, indispensabile per consentire l’avvio del nuovo ospedale di Narni-Amelia. Una scelta che ha immediatamente fatto scattare le reazioni degli altri Comuni, preoccupati per un ulteriore rinvio.

Anche la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, è stata molto critica sulla gestione della sanità da parte della Regione. In campagna elettorale, infatti, sul nosocomio orvietano si erano giocate molte delle carte del centrosinistra, che aveva criticato la gestione della precedente amministrazione promettendo il rilancio della struttura pubblica. Ma dopo dibattiti e invettive, la sindaca ha evidenziato che i problemi sono rimasti sul tavolo e la situazione non è cambiata. 

Le dichiarazioni di Bandecchi: il sindaco di Terni rivendica la centralità del progetto del nuovo polo ternano

Il sindaco di Terni ha ribadito più volte la sua posizione. “Con la variante di Amelia ho fatto scacco matto alla politica umbra”, ha detto nei giorni scorsi. E ancora: “Senza il nuovo ospedale di Terni la sanità regionale resta zoppa”.

Parole che hanno chiarito l’intenzione di legare il destino dell’ospedale amerino a quello del polo ternano, imponendo di fatto una priorità assoluta a Terni.

La partita passa ora alla Regione Umbria: decisioni attese per la programmazione sanitaria provinciale

Con il documento diffuso dai sindaci dell’amerino-narnese, la contrapposizione si sposta ora sul piano politico-istituzionale. Da una parte il sindaco di Terni che rivendica la centralità del progetto ternano, dall’altra i primi cittadini del territorio amerino che chiedono di andare avanti senza ulteriori rinvii.

Il nodo passa ora nelle mani della Regione Umbria, chiamata a sciogliere un passaggio decisivo per la programmazione sanitaria e per la gestione delle risorse già disponibili.

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Federico Zacaglioni
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