09 Oct, 2025 - 10:00

Cinema e realtà: San Damiano porta la voce degli invisibili al Politeama Lucioli

Cinema e realtà: San Damiano porta la voce degli invisibili al Politeama Lucioli

Un appuntamento intimo e raro per chi ha voglia di fermarsi, ascoltare e lasciarsi attraversare da una storia vera. San Damiano, il documentario che ha toccato il pubblico in tutta Italia, arriva a Terni per una sola proiezione-evento. Girato in modo indipendente, con uno sguardo asciutto e profondamente umano, il film racconta il percorso di Damiano: 35 anni, polacco, fuggito da un ospedale psichiatrico e approdato a Roma con il desiderio ostinato di ricominciare.

Senza nulla, ma con il bisogno di cantare, ha trovato riparo in una torre dimenticata accanto alla stazione Termini, costruendosi un'esistenza fatta di silenzi, intuizioni, ferite e bellezza. Una storia che non cerca effetti, ma resta addosso come certe giornate di pioggia che sanno farsi ricordare.

Proiezione-evento al Cityplex di Terni

L’appuntamento è per venerdì 10 ottobre alle 20.30 al Cityplex Politeama Lucioli, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale e della Giornata delle persone senza fissa dimora. L’evento nasce grazie alla collaborazione tra Giulia Bocaletti, avvocata esperta in media e intrattenimento, e il Cityplex Politeama Lucioli, nella persona di Barbara Travaglini, che si è attivata con il direttivo per portare il film anche a Terni. I biglietti sono disponibili al costo ordinario del cinema.

“Portare questo film a Terni è stato naturale,” racconta Giulia Boccaletti, “perché San Damiano parla di umanità e fragilità, temi che meritano di essere condivisi anche qui. Collaborare con il Cityplex e con Barbara Travaglini è stato un modo per creare un ponte tra la nostra comunità e una realtà che ci tocca da vicino, perché Termini è un luogo di passaggio, pieno di lavoratori e studenti che da Terni si spostano ogni giorno verso la capitale.”

Un dibattito in diretta streaming dalla sede di Roma

Dopo la proiezione è previsto un dibattito in streaming con interventi di Annalisa Camilli (Internazionale), il professor Augusto D’Angelo (Sapienza Università di Roma e Comunità di Sant’Egidio), Roberta Rei (Le Iene), Seydou Sarr e Amath Diallo (protagonisti di Io Capitano) e naturalmente i registi Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes, che hanno trasformato un incontro casuale in un progetto cinematografico di rara intensità.

Dall’incontro a Termini alla rivelazione cinematografica

Sassoli e Cifuentes erano arrivati a Roma per girare un film di finzione ambientato alla stazione Termini. Poi è comparso Damiano, e tutto è cambiato.

San Damiano è diventato un documentario vero, nato da un incontro e costruito attraverso giorni e notti passate tra le vie e i volti della stazione. I due registi hanno scelto di restare invisibili dietro la macchina da presa, lasciando spazio solo ai protagonisti e alle loro parole. La produzione indipendente è di Guendalina Follador, che ha sostenuto il progetto fin dai primi ciak.

Da Termini a Terni: un legame che va oltre il nome

Portare San Damiano a Terni non è solo un omaggio al cinema indipendente, ma un gesto che parla direttamente alla città. Termini, in fondo, è un pezzo di Terni lontano appena un treno: ogni giorno tanti ternani passano da lì, attraversano quella stazione, incrociano — anche solo per un attimo — le stesse vite che il film decide di guardare da vicino. Per questo la proiezione assume un valore simbolico: è una lente su ciò che vediamo ogni giorno ma spesso ignoriamo, una finestra aperta su un’umanità fragile, disordinata e autentica. Una realtà che ci sfiora più di quanto pensiamo.

Il destino di Damiano e la musica che gli sopravvive

Oggi Damiano si trova ricoverato in un ospedale psichiatrico in Polonia, ma continua a scrivere e a comporre musica. La colonna sonora del film nasce proprio dai suoi brani, incisi con l’aiuto dei registi e pubblicati anche in vinile. Il merchandising del documentario — borse, cappelli, dischi — viene interamente destinato a progetti di sostegno per i ragazzi di strada.

Il trailer e l’impatto emotivo del film

Chi ha visto il trailer — pubblicato anche sui canali social del Cityplex — lo descrive come “un pugno nello stomaco, ma di quelli che ti fanno restare incollato allo schermo”. Breve ma intenso, riesce a trasmettere l’atmosfera del film: cruda, poetica e profondamente umana. È proprio questa la sensazione che spinge chi l’ha già visto a dire che San Damiano è un film che va visto, soprattutto in un momento in cui parlare di salute mentale e marginalità è più necessario che mai.

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Francesca Secci
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