26 Dec, 2025 - 15:00

Salvini sblocca 3 milioni per le chiese dell'Umbria. Al via i restauri dalla Cattedrale di Perugia alla Porziuncola

Salvini sblocca 3 milioni per le chiese dell'Umbria. Al via i restauri dalla Cattedrale di Perugia alla Porziuncola

Tre milioni di euro per restituire vita, sicurezza e dignità agli edifici di culto dell’Umbria, feriti dal tempo o dalla terra che trema. È la cifra, attesa da anni, che arriva dal decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Risorse per progetti che per molte diocesi e comuni significano poter finalmente progettare il restauro, il consolidamento, la manutenzione straordinaria di chiese e complessi religiosi. Un piano per salvaguardare un patrimonio che è identità civile e memoria storica, prima ancora che luogo di fede.

Il provvedimento ministeriale, che assegna complessivamente oltre 17 milioni di euro per il triennio 2025-2027 a dieci Regioni, diventa così una risposta concreta a esigenze spesso rimaste nel cassetto degli enti locali per mancanza di fondi. Per l’Umbria, regione dal cuore antico e fragile, si tratta di un intervento che tocca alcuni dei suoi simboli più noti, dalla Basilica Cattedrale di San Lorenzo a Perugia alla Chiesa della Porziuncola ad Assisi, ma anche realtà meno conosciute eppure vitali per le comunità di provincia.

I dettagli del finanziamento: dalla Cattedrale di Perugia alla Porziuncola

Il decreto, di cui è stato primo firmatario il ministro Matteo Salvini, sblocca fondi destinati a interventi di "manutenzione, conservazione e riqualificazione". La mappa degli edifici umbri che beneficeranno delle risorse è articolata e disegna un percorso che attraversa la regione da nord a sud. Tra i cantieri più significativi, spiccano gli interventi urgenti al presbiterio della Basilica Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, cuore religioso e monumentale del capoluogo. Un finanziamento arriva anche per il restauro degli altari della Chiesa di San Giustino Martire nella frazione di Montecorneo (Montebello, Perugia) e per opere alla Chiesa della Porziuncola nel complesso di Santa Maria degli Angeli.

Ma l’elenco non si ferma ai grandi nomi. Sono infatti finanziati il recupero della Chiesa di Sant’Antonio Abate e di Santa Maria Nuova a Perugia, opere di risanamento conservativo nella Chiesa di Sant’Antonio da Padova a Narni Scalo, interventi sul Convento di San Fortunato a Montefalco e sulla Casa canonica del Santuario della Madonna delle Grondici a Panicale. Risorse, quindi, che sembrano voler coniugare la visibilità internazionale di alcuni siti con le necessità di presidi culturali e religiosi radicati nei territori più piccoli.

A commentare per primo l’assegnazione è stato il deputato della Lega Riccardo Augusto Marchetti, segretario del partito in Umbria. “La Lega, con Matteo Salvini alla guida del MIT, conferma ancora una volta di essere dalla parte delle tradizioni, della storia e dell’identità italiana”, ha dichiarato, sottolineando come i tre milioni siano destinati a “preservare un patrimonio storico e artistico unico al mondo”.

Tesei: “Risorse frutto di un lavoro avviato nella scorsa legislatura”

Sulla stessa linea, ma con un tono più istituzionale e un’attenzione al percorso amministrativo che ha portato allo stanziamento, è il commento della consigliera regionale della Lega, Donatella Tesei. L’ex governatrice umbra pone l’accento sulla continuità politica e sul lavoro di squadra con il governo nazionale“L’assegnazione di oltre tre milioni di euro all’Umbria rappresenta un risultato concreto, che nasce da un percorso istituzionale avviato nella precedente legislatura regionale”, ha spiegato Tesei.

“Un risultato che ho seguito personalmente sin dalle fasi iniziali, attraverso un confronto diretto e costante con il Ministro Salvini, affinché le esigenze del patrimonio religioso umbro trovassero adeguato riconoscimento”, ha aggiunto. Nelle sue parole, il ringraziamento al ministro è accompagnato da una visione del patrimonio che va oltre l’aspetto liturgico: “Le chiese non sono soltanto luoghi di culto, ma custodi di storia, arte, tradizioni e memoria collettiva delle nostre comunità. Investire nella loro tutela significa preservare l’anima dei territori”.

Una sfida tra identità, arte e sicurezza strutturale

Il finanziamento si inserisce in un contesto regionale dove la cura del patrimonio ecclesiastico rappresenta una sfida complessa, fatta di costi elevati, competenze specialistiche e, spesso, urgenze dettate dalla sismicità del territorio. Avere risorse dedicate permette di pianificare interventi non più rimandabili, che hanno come obiettivo primario la sicurezza dei fedeli e dei visitatori, ma anche la conservazione di affreschi, strutture architettoniche e manufatti artistici che raccontano secoli di storia umbra.

L’attenzione del ministero, su sollecitazione della rappresentanza politica locale, sembra aver colto questa duplice necessità: da un lato, garantire la fruibilità e l’integrità di luoghi simbolo; dall’altro, non abbandonare quelle realtà minori che, soprattutto nei borghi, costituiscono spesso l’unico presidio di bellezza e aggregazione sociale. Ora, per diocesi e comuni, parte la fase operativaprogettazione esecutivagare d’appalto e, finalmente, l’avvio dei cantieri. Con la speranza che quei tre milioni di euro siano il primo, decisivo passo per ridare futuro a pietre che hanno segnato il passato di un’intera regione.

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Federico Zacaglioni
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