L'Università degli Studi di Perugia ha conferito oggi il prestigioso dottorato honoris causa in “Economia - Istituzioni, imprese e metodi quantitativi” al professor Roger B. Myerson, vincitore del Nobel Memorial Prize in Economic Sciences 2007. La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, all’interno del Complesso monumentale di San Pietro.
Il conferimento, su proposta del Dipartimento di Economia, intende riconoscere il contributo straordinario di Myerson alla teoria economica e istituzionale, con particolare riferimento alla sua ricerca pionieristica nel mechanism design, che ha ridefinito l’analisi delle istituzioni collettive e delle decisioni economiche.
Durante l’evento, Myerson ha tenuto una lectio magistralis incentrata sull’analisi delle istituzioni collettive e sul funzionamento dei meccanismi economici in contesti caratterizzati da incentivi complessi e informazioni asimmetriche.
"L’idea centrale del mio lavoro è comprendere come gli incentivi strutturali possano essere progettati per promuovere risultati ottimali e sostenibili nelle società complesse”, ha dichiarato Myerson. La dissertazione ha incluso riflessioni sulle applicazioni pratiche del mechanism design, dalla politica pubblica alla governance aziendale. Al termine della lezione, il Collegio dottorale ha proceduto alla votazione, con l’inserimento delle tradizionali fave bianche a segnalare l’approvazione unanime dell’assemblea accademica.
Nato a Boston il 29 marzo 1951, Myerson ha conseguito il dottorato in matematica applicata ad Harvard nel 1976. Ha insegnato per molti anni alla Northwestern University ed è attualmente University Professor presso la Harris School of Public Policy e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’University of Chicago.
La sua sua fama mondiale deriva dagli studi pionieristici nel campo del mechanism design, che hanno rivoluzionato la comprensione delle istituzioni e dei processi decisionali collettivi. Tra i suoi contributi più noti figurano la generalizzazione dell’equilibrio di Nash, il principio di revelation e il teorema di equivalenza dei ricavi. Queste teorie hanno reso possibile formalizzare il funzionamento di mercati, aste, accordi e istituzioni collettive anche in presenza di informazioni asimmetriche, con un impatto profondo sulla pratica economica, sulla politica pubblica e sulla governance istituzionale a livello globale.
Il conferimento del dottorato honoris causa a Myerson non celebra solo un grande economista, ma rafforza la vocazione internazionale dell’Università di Perugia e il suo impegno nella ricerca di frontiera. Il titolo rappresenta un ponte tra le tradizioni accademiche italiane e le frontiere più avanzate della scienza economica globale, consolidando il prestigio dell’ateneo.
Il Dipartimento di Economia dello Studium perugino, promotore della candidatura, ha definito Myerson “un autore di straordinaria rilevanza non solo per gli economisti, ma per tutti coloro che studiano le istituzioni, la decisione collettiva e la governance delle società complesse”.
L'onorificenza assume anche un significato civile e educativo: le teorie di Myerson offrono strumenti per progettare istituzioni più trasparenti ed efficaci, stimolando riflessioni critiche su politiche pubbliche, democrazia e cooperazione internazionale.
Nei prossimi mesi, l’Ateneo organizzerà seminari, workshop e iniziative didattiche legate al mechanism design, diffondendo le idee di Myerson e promuovendo la ricerca come bene comune, al servizio della comunità accademica e del territorio.
Il conferimento del dottorato honoris causa a Roger B. Myerson segna un momento storico per l’Università di Perugia. Non solo un riconoscimento a una carriera esemplare, ma anche una chiamata a valorizzare la ricerca teorica come strumento di progresso sociale.
Lalectio magistralis e il conferimento ufficiale assumono così il valore di un invito rivolto alla comunità accademica e civile: studenti, docenti, ricercatori e cittadini sono chiamati a interrogarsi criticamente sulle architetture che regolano la convivenza, sulle strutture di governance che influenzano la distribuzione delle opportunità e sulla necessità di costruire sistemi più equi, trasparenti e resilienti.
