Paura a Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia, per la scomparsa di un uomo di 91 anni, ritrovato nella notte tra ieri e oggi in discrete condizioni di salute dopo ore di ricerche serrate. L’anziano si era allontanato dalla propria abitazione nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17, facendo perdere le proprie tracce. L’allarme ha immediatamente fatto scattare il protocollo per la ricerca di persona dispersa predisposto dalla Prefettura di Perugia, con il coordinamento operativo dei vigili del fuoco.
L’uomo è stato ritrovato poco dopo le 2 di notte, a circa 400 metri dalla propria abitazione, nella zona rurale di Ponte di Ferro, disteso a terra e incapace di muoversi dopo essere scivolato in una ripida scarpata.

A rendere ancora più preoccupanti le ore di apprensione è stato il fatto che il 91enne si fosse allontanato con indosso vestiti leggeri e semplici ciabatte, in un’area caratterizzata da terreni accidentati e scarsamente illuminati. Le temperature notturne e la natura impervia della zona facevano temere conseguenze gravi per la sua salute.
Secondo quanto riferito dai soccorritori, l’uomo al momento del ritrovamento era cosciente ma disorientato. «Era evidentemente provato, ma fortunatamente in condizioni compatibili con un recupero immediato in sicurezza», spiegano fonti operative impegnate nelle ricerche.
Le ricerche sono scattate fin dalle prime ore successive alla denuncia di scomparsa e hanno coinvolto un imponente spiegamento di forze. In campo sono scesi carabinieri, vigili del fuoco e personale del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU).
I vigili del fuoco hanno operato sia con squadre di terra sia con unità cinofile specializzate, mentre dall’alto è stato impiegato un drone dotato di telecamera termica a infrarossi, decisivo per l’esito positivo dell’intervento.
Proprio grazie alla strumentazione tecnologica avanzata è stato possibile individuare una sorgente di calore in una zona isolata e difficilmente raggiungibile, attirando l’attenzione dei soccorritori su un punto che altrimenti sarebbe stato quasi impossibile da ispezionare durante la notte.
L’anziano è stato localizzato disteso a terra, incapace di muoversi autonomamente dopo la caduta lungo una scarpata. «Non riusciva a rialzarsi ed era visibilmente confuso», riferiscono i soccorritori. Immediatamente è stato raggiunto dalle squadre di terra e sottoposto alle prime cure sul posto.
I sanitari del 118 hanno provveduto a stabilizzarlo, verificando i parametri vitali e le condizioni generali. Successivamente l’uomo è stato sistemato su una barella specifica per il trasporto in zone impervie, un’operazione delicata, resa complessa dalla conformazione del terreno.
Dopo il recupero, l’anziano è stato affidato al personale sanitario del 118 e successivamente riconsegnato ai familiari, che hanno potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo ore di grande ansia. Le sue condizioni, pur segnate dalla lunga permanenza all’aperto e dalla caduta, sono state definite discrete, pur in presenza di un evidente stato di disorientamento.
«L’intervento tempestivo e la perfetta sinergia tra i diversi corpi impegnati hanno evitato conseguenze peggiori», sottolineano dalla sala operativa.

L’episodio conferma ancora una volta l’importanza del sistema di ricerca dispersi coordinato a livello prefettizio, che consente un rapido dispiegamento di uomini, mezzi e tecnologie. L’utilizzo dei droni con sensori termici si è rivelato determinante, soprattutto nelle ricerche notturne e in ambienti rurali o montuosi.
Il caso di Gualdo Cattaneo richiama l’attenzione anche sul tema della sicurezza degli anziani, specie quando vivono in contesti rurali o isolati. Allontanamenti improvvisi, dovuti talvolta a disorientamento o a patologie legate all’età, possono trasformarsi rapidamente in situazioni di serio pericolo.
La vicenda si è fortunatamente conclusa con un lieto fine grazie alla rapidità dei soccorsi e alla collaborazione tra istituzioni e volontari. Resta, però, la consapevolezza che pochi minuti in più avrebbero potuto fare la differenza in una situazione resa critica dal freddo, dall’oscurità e dalla difficoltà del terreno.