Attualmente ultimo in classifica con -5 punti, il Rimini Calcio sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia. Il club, che milita nel girone B della Serie C insieme alle umbre Ternana, Perugia e Gubbio, è reduce da mesi di turbolenze societarie che lo hanno portato a un passo dal baratro. La richiesta di liquidazione volontaria è già stata depositata in Camera di Commercio, facendo temere una concreta ipotesi di esclusione dal campionato, visto che la situazione è ormai al capolinea e fa tornare alla mente, le esclusioni della scorsa stagione di Turris e Taranto.
“Apprendo dell’iscrizione in Camera di Commercio della decisione da parte dell’Assemblea dei Soci di mettere formalmente in liquidazione la società Rimini Calcio. Secondo il bilancio depositato ieri in Camera di Commercio, la perdita di esercizio al 30 giugno 2025 ammonta a oltre 4 milioni di euro. Si tratta di un epilogo doloroso, per lo sport di Rimini e per tutta la città, ma purtroppo non inaspettato viste le incredibili e vergognose vicende societarie che ormai si susseguono da molti mesi. Siamo già in contatto con le Istituzioni calcistiche preposte per la gestione di questa fase transitoria. E per capire quale sarà il momento in cui il Comune potrà entrare con tutti i crismi legali in campo per esercitare direttamente quel ruolo di tutela dello sport e della città. Sappiamo tutti che in passato questo è già avvenuto, e non in una sola occasione purtroppo, ma adesso la priorità è garantire il futuro biancorosso e la passione di tanti sportivi attraverso un progetto che abbia solide basi sociali e finanziarie. Se ciò avverrà, anche giornate tristi come quella odierna potranno essere ricordate come quelle della rinascita. Al punto in cui la Rimini Calcio era finita certamente la medicina appare ora amarissima ma quantomai necessaria per guarire davvero”.
"Il procuratore federale, a seguito di segnalazioni della Commissione Indipendente per la Verifica dell’Equilibrio Economico e Finanziario delle Società Sportive, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il Rimini (Girone B di Serie C) e il legale rappresentante del club per una serie di violazioni di natura amministrativa.
La società è stata deferita a titolo di responsabile propria per non aver provveduto, entro il 16 settembre 2025, al versamento dei contributi Inps relativi alle mensilità di maggio e giugno, entro il termine del 30 settembre 2025, al versamento delle liquidazioni periodiche IVA relative al quarto trimestre dell’anno di imposta 2024 nonché, entro il 16 ottobre 2025, al versamento dei contributi INPS e delle ritenute IRPEF relativi alle mensilità di luglio e agosto 2025. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al sig. Antonino Buscemi, amministratore unico della stessa, anch’egli deferito".
A seguito degli sviluppi portrebbero portare all'esclusione del Rimini dal campionato le squadre che avevano ottenuto punti contro di loro subiscono delle variazioni in classifica. Il regolamento prevede l'annullamento dei punti ottenuti negli scontri diretti con la squadra esclusa. Tra le umbre, solo per il Perugia non cambierebbe nulla, vista la sconfitta rimediata contro i romagnoli al “Curi” lo scorso 11 ottobre.
Le squadre coinvolte nella perdita di punti sarebbero quelle con le quali il Rimini ha perso e pareggiato. Quindi, perderebbero 3 punti Arezzo, Gubbio, Ternana, Pontedera, Guidonia, Juventus Next Gen, Bra, Carpi, Pianese e Ascoli. Un punto in meno eventualmente anche per Vis Pesaro e Campobasso. Nessuna variazione (in quanto avevano già perso contro il Rimini): Forlì, Pineto e Perugia.
L'ipotetica nuova classifica: Arezzo 35 (-3); Ravenna 35; Ascoli 28 (-3); Pineto 23ì; Ternana 21 (-3); Guidonia 21 (-3); Carpi 21 (-3); Campobasso 20 (-1); Forlì 20; Vis Pesaro 19 (-1); Gubbio 17 (-3); Pianese 17 (-3); Juventus Next Gen 15 (-3); Sambenedettese 17; Livorno 14; Pontedera 12 (-3); Perugia 12; Bra 10 (-3); Torres 8.