18 Sep, 2025 - 10:26

⁠Rifiuti, c’è la graduatoria dei contributi Auri per gli interventi: Perugia, Narni, Terni nelle ultime 3 posizioni

⁠Rifiuti, c’è la graduatoria dei contributi Auri per gli interventi: Perugia, Narni, Terni nelle ultime 3 posizioni

Non è un semplice riparto di fondi, ma una scelta industriale sulla gestione dei rifiuti in Umbria. Con l’ok del Consiglio direttivo AURI viene finanziata una prima tranche da 410 mila euro destinata a nove Comuni e orientata a infrastrutture e dati — centri di raccolta più efficienti, accessi informatizzati, ecoisole di prossimità.

Restano in coda tre realtà di peso, Terni e Narni e Perugia, a conferma che in graduatoria hanno contato di più gli interventi che sostengono l’intero ciclo rispetto agli acquisti di mezzi. Il pacchetto potrà salire fino a 1 milione di euro e, con successivi atti, aprire allo scorrimento o a una nuova procedura.

Rifiuti, chi prende i fondi e per cosa: Terni, Narni e Perugia ultime 3 nella graduatoria Auri

Corciano, Deruta, Marsciano, Passignano sul Trasimeno, Torgiano, Montefalco, Castel Giorgio, Monte Santa Maria Tiberina e Campello sul Clitunno sono i nove vincitori della prima tranche dei contributi sui rifiuti in Umbria. Al centro, interventi molto concreti:

  • Aree attrezzate per la raccolta presso poli commerciali e piazzali strategici
  • manutenzioni straordinarie dei centri di raccolta
  • informatizzazione degli accessi e dei conferimenti
  • miglioramento della videosorveglianza e della gestione delle acque di prima pioggia
  • tettoie e sistemazioni delle superfici

Progetti che puntano a ridurre colli di bottiglia operativi, qualificare i flussi e rendere più tracciabile il servizio, con ricadute attese su tempi di conferimento, qualità della differenziata e costi di gestione.

Perché le grandi città umbre restano indietro

La graduatoria lascia in coda Terni e Narni (16 punti), entrambe con richieste da 100 mila euro per macchine spazzatrici, e colloca Perugia a 23 punti con un progetto di ecoisole informatizzate nel quartiere di Ponte San Giovanni.

È un segnale chiaro: nella valutazione sono stati premiati gli interventi che incidono sull’ossatura della “gestione integrata”, più che sugli strumenti di spazzamento stradale. Centri di raccolta più efficienti e digitalizzati, ecoisole e punti di conferimento controllati, comunicazione e cartellonistica dedicata: è questa la direttrice su cui si sono mossi i progetti con punteggi più alti.

Non è una bocciatura definitiva per i grandi centri, ma un invito a ritarare le proposte su asset strategici che migliorino l’intero ciclo, dall’utenza al conferimento, fino al tracciamento.

Governance, voto e tempi: cosa succede adesso

La macchina decisionale si è rimessa in moto dopo un rinvio dell’8 ottobre 2024, seguito da osservazioni formali dei Comuni esclusi. "A seguito del suddetto rinvio è pervenuta dal Comune di Terni una nota avente ad oggetto osservazioni alla proposta di deliberazione 40 del 27 settembre 2024 relativa alla graduatoria per l’assegnazione di contributi", spiega Auri, come riporta in prima battuta UmbriaOn. Osservazioni sono arrivate anche da Narni.

Il Consiglio direttivo ha poi approvato lo sblocco dei primi 9 progetti con 5 voti favorevoli (Andrea Sisti, David Grohmann, Michela Botteghi, Michele Moretti e Giuseppe Malvetani) e 1 contrario, l’assessore ternano Marco Iapadre. La delibera chiarisce che, con successivi atti, potranno essere finanziate altre istanze attingendo alle ulteriori risorse disponibili o attraverso una nuova procedura.

Auri, graduatoria sui rifiuti: impatto atteso e leve di efficienza 

L’orientamento che emerge dalla graduatoria è coerente con un approccio industriale alla gestione dei rifiuti: investire su nodi fisici (centri di raccolta) e su strumenti digitali (accessi informatizzati, videosorveglianza, controllo conferimenti) per migliorare qualità e continuità del servizio. In prospettiva, l’effetto combinato di interventi “di sistema” può tradursi in maggiore qualità della raccolta differenziata, riduzione delle dispersioni e minori costi logistici, grazie a conferimenti più ordinati e misurabili.

Per i Comuni rimasti indietro, lo spazio per recuperare c’è: la disponibilità di risorse fino a 1 milione di euro e l’eventuale scorrimento aprono margini per ripresentare proposte che puntino su infrastrutture, prossimità e tecnologie abilitanti.

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Giorgia Sdei
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