Ricostruzione post-sisma per le scuole: l’Umbria accelera. A Palazzo Donini si è svolto un incontro operativo tra la Presidente della Regione e Vice Commissario alla Ricostruzione, Stefania Proietti, e il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, per fare il punto sull’attuazione dell’Ordinanza Commissariale Speciale n. 31/2021. Il confronto ha fissato le priorità dell’Umbria all’interno del piano straordinario per la ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal sisma che dal 24 agosto 2016 ha colpito Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Alla riunione, che si è svolta nella sede della Regione, hanno partecipato anche il dirigente della Struttura Commissariale, Michele Nolasco, la Soprintendente dell’Umbria, Francesca Valentini, i tecnici dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Gianluca Fagotti e Stefania Tibaldi, il Presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, e i rappresentanti dei Comuni di Foligno e Spoleto, enti attuatori degli interventi previsti.
Durante l’incontro, i presenti hanno analizzato le principali criticità operative e la necessità di rispettare i tempi stabiliti dall’accordo quadro, con l’obiettivo condiviso di accelerare l’esecuzione delle opere. La Presidente Proietti ha ribadito la centralità del tema: “Ogni giorno guadagnato nel percorso di ricostruzione delle scuole è un passo avanti verso la sicurezza e la normalità dei nostri territori”.
L’Ordinanza n. 31/2021 individua come “critici e urgenti” tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza sismica ed energetica degli edifici scolastici danneggiati. Nel corso della riunione è stato concordato un cronoprogramma dettagliato per la realizzazione delle opere e per la risoluzione delle problematiche ancora aperte.

Tra i temi al centro del confronto anche l’approccio metodologico agli interventi. È stata evidenziata la possibilità di procedere alla riqualificazione sismica ed energetica senza demolizione e ricostruzione, quando tecnicamente sostenibile, per salvaguardare il patrimonio edilizio esistente e favorire una ricostruzione più sostenibile.
“La rigenerazione del patrimonio scolastico deve essere occasione di modernizzazione e di efficienza, non solo di riparazione”, ha sottolineato il Commissario Castelli, rimarcando come la collaborazione tra enti locali, Uffici Speciali e Struttura Commissariale sia determinante per rispettare i tempi e garantire la qualità degli interventi.
Non sono mancati riferimenti alle difficoltà organizzative degli enti territoriali, legate in particolare alla carenza di personale tecnico e amministrativo. Su questo punto, Castelli ha ricordato che l’Ordinanza prevede la possibilità per gli enti attuatori di assumere personale straordinario per velocizzare le procedure: “Abbiamo gli strumenti normativi per rendere più rapidi i processi: serve ora la massima responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti”.

La riunione si è conclusa con un impegno condiviso a garantire rapidità, efficacia e trasparenza nell’attuazione delle opere previste. L’Umbria, ha ribadito la Presidente Proietti, continuerà a lavorare affinché la ricostruzione scolastica proceda in modo coerente con le finalità dell’Ordinanza: “Il nostro obiettivo è restituire ai cittadini luoghi sicuri, sostenibili e all’altezza delle esigenze educative delle nuove generazioni”.
Il piano straordinario di ricostruzione post-sisma, sostenuto da risorse dedicate e dal Fondo per gli edifici scolastici, riguarda gli istituti situati sia nei Comuni dentro il cratere sismico sia in quelli fuori cratere, purché sia stato accertato un nesso diretto con i danni del terremoto.
La cabina di regia, composta da Commissario straordinario, Dipartimento Casa Italia, Uffici Speciali per la Ricostruzione ed enti locali, coordinerà le prossime fasi operative, con l’obiettivo di garantire un percorso trasparente e misurabile.
La ricostruzione, oltre a riparare le ferite del passato, mira a creare un sistema scolastico più sicuro e moderno, capace di resistere alle sfide future. In questa direzione, la Regione Umbria e la Struttura Commissariale intendono trasformare la gestione dell’emergenza in un modello di efficienza e innovazione per l’intero Centro Italia.