La torta al testo sbaraglia tutti e si piazza in cima alla lista. Ma ci sono anche la cremosa pasta alla norcina e l'immancabile ciaramicola tra le ricette umbre più cercate sul web. Questo quanto emerge dal recente report dell'Osservatorio Telepass dal titolo 'Viaggio nel gusto. Le tendenze gastronomiche d'Italia, tra tradizione e cibo da strada'.
Le tradizioni enogastronomiche riflettono profondamente l'identità di luoghi e comunità raccontando la storia dei territori, caratteristiche che stanno attraendo viaggiatori che optano per un turismo "slow" e cosapevole. Come dimostrato dallo studio, quello della cucina è un fenomeno che, grazie al web, non solo allieta i palati ma fa sì che il cuore verde d'Italia sia entrato di diritto tra le rotte preferite del turismo enogastronomico, indirizzando scelte e pianificazione dei viaggi. La tavola umbra grazie alla sua radicata tradizione e all'eccellente qualità di prodotti e lavorazioni, si conferma quindi come nuova meta del turismo gastronomico esperienziale.
Lo studio è stato condotto da Osservatorio Telepass in collaborazione con Moveo, il magazine dell’azienda, Seed Digital, agenzia specializzata in digital marketing e Change Media, agenzia di marketing digitale che ha analizzato i volumi di ricerca online per comprendere come i piatti tipici influenzino le scelte nella pianificazione dei viaggi.
Ne è emerso che le eccellenze della cucina tipica umbra generano in media 30mila ricerche mensili: l'Umbria risulta tra le regioni italiane più attrattive del turismo enogastronomico digitale. Un trend che va al di là della "semplice curiosità gastronomica" spiegano dall'Osservatorio. Il cibo sta infatti disegnando una nuova geografia dove gli utenti non solo stabiliscono le tappe in base a un determinato piatto da provare, ma una volta tornati a casa lo ricercano online per ricrearlo e riviverne il sapore.
Nella top ten delle ricette umbre più cercate a guadagnare il podio è la torta al testo, focaccia tipica cotta su piastra e farcita, con oltre 12mila ricerche annue. Seguono la pasta alla norcina che unisce panna, salsiccia e tartufo (oltre 6mila) e, in terza posizione, uno dei simboli della tradizione perugina, la ciaramicola (oltre 3mila). In quarta troviamo i tozzetti e ancora: la faraona alla ghiotta, il salame del re, le ciriole alla ternana, la pizza dolce di Pasqua, la rocciata di Assisi e, a chiudere, il torcolo di San Costanzo.
Ci sono poi ricerche in forte ascesa, come il friccò di pollo con un +51%, seguito, con il +39% dal pampeto ternano, tipico dolce delle festività natalizie che è anche al centro di un'importante operazione di valorizzazione. Insomma, tra primi, secondi e dolci, in Umbria c'è solamente l'imbarazzo della scelta.
Secondo l’Osservatorio Telepass, il 2024 ha generato oltre 6,5 milioni di ricerche online legate alla cucina regionale. Molto bene vanno quelle sulle sagre che nei primi mesi del 2025 sono cresciute del 27% mentre le ricerche di food tour hanno fatto segnare un +8%. Segnali che indicano chiaramente come il gusto sia alla base di esperienze autentiche, a contatto con l'anima dei luoghi, in grado di determinare una nuova mobilità.
"Il turismo gastronomico - ha spiegato Aldo Agostinelli, Chief Consumer Revenues Officer di Telepass - è ormai una motivazione di viaggio a pieno titolo: lo dimostrano i 6,5 milioni di ricerche nel 2024 e il +27% di interesse per le sagre registrato nel 2025. Si parte per provare un piatto, e al rientro, si cerca online la ricetta per rivivere l’esperienza. Il nostro impegno - conclude - è rendere la mobilità semplice e fluida, così che una ricetta scoperta online possa diventare la meta del prossimo weekend".