Assisi dal 2000 fa parte dei siti riconosciuti quali Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. Considerata "un esempio unico di continuità urbana e culturale" la città custodice capolavori e moumenti che testimoniano il legame indissolubile con San Francesco e il francescanesimo.
Siti e luoghi di interesse che oltre attrarre turisti e pellegrini, pongono anche inevitabili questioni sul piano della tutela e della conservazione. Da poco su questo fronte c'è un'importante novità che riguarda il progetto di restauro delle antiche mura urbiche che cingono la Città serafica. Nei giorni scorsi è stato infatti siglato il contratto per l’affidamento di tutti i servizi di progettazione finalizzati al restauro che è stato finanziato con un contributo statale di 9,5 milioni di euro.
Il progetto di riqualificazione era stato promosso dal Comune di Assisi nel 2022 attivando un accordo di programma con Governo e Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che è stato sottoscritto lo scorso 11 marzo.
Un incontro molto sentito e partecipato a cui avevano presto parte, oltre al sindaco Valter Stoppini, anche Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria e Guido Castelli, commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016.
Assisi sta vivendo momenti molto importanti con una coseguente intensificazione dei flussi verso la città. Quest'anno con il Giubileo in corso mentre per il prossimo ci si sta preparando già da tempo per le celebrazioni in occasione dell'ottavo centenario dalla morte di San Francesco. Un appuntamento della massima importanza per l'Umbria intera, verso il quale istituzioni e cittadini hanno costituito un fronte unito per consentire ai tanti pellegrini che visitano e visiteranno la città, di vivere un'esperienza autentica.
Il restauro delle mura urbiche si inserisce quindi in un più ampio piano di messa in sicurezza e riqualificazione dei beni culturali di Assisi per garantire la piena fruibilità dei siti e luoghi dìinteresse. Notevole la cifra prevista che arriva a 20 milioni e mezzo di euro. Il Governo al momento ha accolto e finanziato il primo stralcio dei lavori, con 9,5 milioni di euro "destinati al restauro dei tratti di mura che presentano le maggiori criticità e che insistono su aree ad alta frequentazione, come strade, piazze e giardini pubblici" prosegue la nota del Comune.
In previsione, tra i primi interventi, ci sono i tratti in corrispondenza di: Porta Nuova, Porta Cappuccini e la parte tra Porta Cappuccini e la Rocca Minore; Rocca Minore Porta Perlici e la porzione tra Porta Perlici e Rocca Maggiore; da S. Pietro a Sementone, Fonti di Mojano, da Porta Moiano a Porta Nuova; le porte cosiddette della seconda cerchia e cioè Arco di Pietro e Paolo e Arco di San Francesco.
Il sindaco Valter Stoppini e l’assessore ai lavori pubblici Francesca Corazzi, hanno sottolineato come il restauro delle mura urbiche sia "un intervento importante – hanno dichiarato – che rientra nelle politiche per la promozione di sicurezza, riqualificazione e valorizzazione dei beni culturali della città. Temi prioritari per Assisi, città patrimonio Unesco, su cui stiamo investendo molto, anche attraverso progetti finalizzati a intercettare risorse statali ed europee".