20 Feb, 2025 - 11:59

Tra crisi demografica e sviluppo economico nel folignate il futuro è incerto: il report della Camera di Commercio

Tra crisi demografica e sviluppo economico nel folignate il futuro è incerto: il report della Camera di Commercio

Il sistema economico del folignate si trova di fronte a un bivio complesso. Il recente report della Camera di Commercio dell'Umbria, presentato a Foligno nell'ambito del ciclo "La Camera incontra i territori", mette in luce una realtà in chiaroscuro. Se da un lato alcuni settori mantengono una relativa stabilità, dall'altro persistono debolezze strutturali che ne frenano la competitività rispetto al resto della regione e del Paese. Tra i principali ostacoli emergono il rallentamento degli investimenti, la stagnazione dei redditi e una demografia che mostra segni di progressivo invecchiamento.

I dati rivelano che, nonostante una certa tenuta occupazionale, la produttività delle imprese locali rimane al di sotto della media regionale. Ne emerge che il tessuto economico del territorio non riesce ancora a generare una crescita solida e sostenibile, ma anche che c'è la necessità di politiche più incisive per favorire l’innovazione e l’attrazione di investimenti.

Report Camera di Commercio: l’emorragia demografica e le sue conseguenze sull'economia folignate

Uno degli elementi più preoccupanti per il futuro del folignate è il progressivo spopolamento. La popolazione è aumentata solo del 6,2% dal 1971 a oggi, un dato inferiore rispetto al resto dell'Umbria e dell'Italia. Le proiezioni al 2042 indicano una perdita di circa 9.000 abitanti, con un saldo naturale negativo e un indice di invecchiamento che supererà i 380 anziani ogni 100 bambini.

Questa tendenza ha implicazioni dirette sull'economia locale. La riduzione della forza lavoro disponibile si traduce in minori capacità produttive e in un calo della domanda interna. Inoltre, la carenza di giovani con competenze avanzate rischia di compromettere la transizione digitale e l’adattamento alle nuove sfide globali.

Un mercato del lavoro stagnante e un tessuto imprenditoriale in difficoltà

Il valore aggiunto per impresa a Foligno e zone del territorio è inferiore non solo alla media regionale ma anche a quella nazionale. Segno di una produttività ancora in ritardo rispetto agli standard italiani. Sebbene vi siano aziende leader come O.M.A. S.p.A. e UmbraGroup che giocano un ruolo fondamentale, la maggior parte delle imprese locali fatica a investire in digitalizzazione e innovazione.

Alcuni settori mostrano dinamiche contrastanti: il turismo evidenzia segnali di ripresa, ma con una permanenza media dei visitatori inferiore alla media nazionale. Il commercio all’ingrosso e i servizi alle imprese appaiono più dinamici, mentre il settore manifatturiero è in calo, con una contrazione delle unità locali del -2,7% nel 2024.

Investimenti e innovazione: un gap da colmare

Anche l'analisi della redditività delle imprese denota un quadro incerto: il ROI nel 2023 si attesta al 4,0%, inferiore alla media italiana, mentre il ROE è calato dal 7,7% del 2019 al 6,1%. Gli investimenti in beni strumentali sono aumentati, ma l'innovazione rimane un punto critico: la digitalizzazione procede a rilento e la propensione all'export è ancora inferiore agli standard nazionali.

Anche il costo del personale, pur essendo cresciuto del 19% negli ultimi quattro anni, rimane inferiore alla media nazionale, segnale di un mercato del lavoro poco dinamico e con salari meno competitivi rispetto ad altre aree del Paese.

Le strategie per rilanciare il territorio del folignate secondo il report della Camera di Commercio

Per risollevare l’economia del folignate, la Camera di Commercio dell’Umbria nel suo report ha individuato alcune misure chiave:

  • Stimolare l'attrazione di giovani e professionisti, offrendo incentivi fiscali e sostegni alle nuove attività.

  • Potenziare la formazione e le competenze digitali, per colmare il gap rispetto alle nuove esigenze del mercato del lavoro.

  • Sostenere l'innovazione e l'imprenditorialità, con finanziamenti per startup e progetti tecnologici.

  • Migliorare le infrastrutture e i collegamenti, per favorire una maggiore integrazione con il resto della regione e del Paese.

È evidente che la zona di Foligno si trova davanti a una sfida determinante per il proprio futuro economico e sociale. La crescita rimane fragile, mentre il divario con il resto della regione e del Paese non accenna a ridursi. La crisi demografica rappresenta il nodo più importante, le cui ripercussioni si faranno sentire su lavoro, investimenti e competitività.

Per evitare un declino irreversibile, quindi, saranno necessari interventi tempestivi e strategie mirate che sappiano coniugare sviluppo economico e rilancio demografico. Il futuro del territorio dipenderà dalla capacità di rispondere con efficacia a queste sfide, trasformando le criticità in opportunità di crescita.

AUTORE
foto autore
Giorgia Sdei
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE