07 Jul, 2025 - 19:06

Regione Umbria, svolta sulle politiche per la disabilità: più diritti, meno burocrazia

Regione Umbria, svolta sulle politiche per la disabilità: più diritti, meno burocrazia

Dare concretezza al concetto di "progetto di vita" per ogni persona con disabilità e semplificare le maglie burocratiche che troppo spesso ostacolano l'accesso ai servizi. Sono questi gli obiettivi centrali del nuovo corso avviato dalla Regione Umbria, illustrato nel corso del Tavolo regionale di coordinamento sulla disabilità riunitosi il 7 luglio a Palazzo Broletto. Un appuntamento che ha visto seduti allo stesso tavolo Regione, ASL, Comuni, associazioni, Garante per i diritti delle persone con disabilità e rappresentanti del Ministero, a testimonianza di un'impostazione che vuole essere realmente condivisa.

L’incontro, molto partecipato, ha rappresentato anche un’occasione di ascolto attivo delle esigenze espresse direttamente dai territori, dai professionisti e dagli utenti.

Più integrazione tra sociale e sanitario, meno frammentazione dei servizi

Il cuore del confronto è stato dedicato all'applicazione del decreto legislativo 62/2024, la cui sperimentazione in Umbria è in corso dal gennaio scorso e che da settembre sarà estesa anche alla provincia di Terni. L'obiettivo è superare l'attuale frammentazione tra i servizi sanitari, sociali e scolastici attraverso uno strumento cardine: il progetto di vita individuale personalizzato, da costruire con il diretto coinvolgimento della persona interessata e della sua rete familiare.

Le Unità di Supporto Territoriali, già operative, avranno un ruolo di raccolta dati e monitoraggio, ma anche di raccordo con il livello nazionale. L'approccio umbro punta a integrare la sperimentazione con le altre riforme in campo, come quella sulla non autosufficienza, e a garantire coerenza tra tutti gli strumenti adottati, incluso il Piano Socio Sanitario. Come ha ricordato la presidente Proietti, “strumenti come il budget di progetto e il budget di salute, basati sull’ICF, saranno pienamente integrati nel piano socio-sanitario per garantire coerenza tra tutti i documenti regionali”.

Nasce l’Osservatorio regionale e parte il coordinamento con il mondo della ricerca

Tra le novità più significative, spicca la costituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità. L'organismo, pensato per raccogliere dati, elaborare analisi e fornire supporto alla programmazione delle politiche pubbliche, sarà anche un presidio di trasparenza e valutazione.

Parallelamente, da settembre prenderà il via un gruppo di lavoro tecnico interistituzionale che coinvolgerà anche università, INPS, scuola e Terzo Settore, con l'obiettivo di tradurre i principi della riforma in protocolli operativi efficaci. Una novità che potrebbe segnare un cambio di marcia concreto, dopo anni di documenti spesso rimasti sulla carta.

Occupazione e caregiver: politiche sulla disabilità della Regione Umbria per cambiare la vita quotidiana

Un altro punto chiave è l'inclusione lavorativa. La Regione ha annunciato un piano da 5 milioni di euro per incentivare contratti stabili e apprendistati destinati a persone con disabilità. Verranno aggiornate le convenzioni previste dall’articolo 14 del decreto 276/2003, con un aumento delle risorse destinate alle cooperative sociali coinvolte nell'inserimento lavorativo di soggetti con fragilità.

Ma la riforma guarda anche ai caregiver, spesso esclusi dal dibattito pubblico e lasciati soli a gestire compiti complessi. Con il Fondo unico per l'inclusione, la Regione punta a riconoscere formalmente il valore economico e sociale di questo lavoro di cura, prevedendo misure di sostegno dedicate. “Il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale”, ha sottolineato Proietti, “è un tassello fondamentale per costruire una società più inclusiva”.

In parallelo, sarà avviata una campagna informativa capillare per raggiungere tutte le famiglie, anche quelle non iscritte ad associazioni, e rendere accessibili le opportunità offerte dalla nuova impostazione. L’informazione sarà declinata su più canali, dalla stampa locale ai social network, con l’obiettivo di eliminare ogni barriera nella comunicazione tra istituzioni e cittadini.

Proietti: "Nessuno deve rimanere indietro"

"Oggi abbiamo fatto un passo importante verso una maggiore integrazione e coordinamento delle politiche regionali sulla disabilità", ha dichiarato la presidente Stefania Proietti, intervenuta a margine dei lavori. "L’estensione della sperimentazione alla provincia di Terni e l’istituzione dell’Osservatorio regionale rappresentano traguardi fondamentali per monitorare efficacemente le condizioni delle persone con disabilità nel nostro territorio e programmare interventi sempre più mirati e personalizzati".

Il percorso non sarà semplice, ma segna un tentativo concreto di passare dalle enunciazioni ai fatti. L'Umbria ci prova, mettendo in rete competenze e territori, con l’ambizione di fare della disabilità non solo una questione sociale, ma una leva per ripensare il welfare regionale.

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Giorgia Sdei
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