I temi posti con forza dal presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, su trasporti pubblici e e strade provinciali sono stati al centro del primo tavolo operativo tra Regione e Province umbre, trovando una risposta concreta nella proposta regionale di risorse certe e nuove competenze. Un confronto definito da tutti i partecipanti “proficuo”, che segna l’inizio di una stagione di dialogo istituzionale tra Regione Umbria e Provincia di Terni, a cui dovranno ora seguire atti e scelte coerenti.
Un passo politico rilevante per riallineare funzioni e risorse a livello territoriale, dopo anni di disallineamenti e tagli. Resta però tensione con Terni su altri temi.
Si è aperta ufficialmente stamattina a Palazzo Donini una nuova fase nei rapporti tra la Regione Umbria e le sue due Province, in quello che la presidente Stefania Proietti ha definito “un nuovo corso, fatto di collaborazione istituzionale reale”. Un primo tavolo operativo - partecipato anche dal vicepresidente regionale Tommaso Bori, dai presidenti delle Province di Perugia e Terni, Massimiliano Presciutti e Stefano Bandecchi, insieme ai direttori e ai responsabili delle funzioni di bilancio - ha tracciato la rotta per la redistribuzione delle funzioni amministrative, delle risorse economiche e delle responsabilità operative tra i livelli di governo locale.
“So bene cosa significa governare una Provincia”, ha affermato Proietti, che quella funzione l’ha ricoperta in passato. “Proprio per questo vogliamo restituire loro le competenze storiche, ma anche attribuirne di nuove, dotate però di adeguata copertura economica”.
Parole che i rappresentanti delle due Province hanno accolto come un segnale concreto di svolta nei rapporti istituzionali, dopo anni di delegittimazione progressiva degli enti di area vasta.
Tra i primi dossier sul tavolo, la chiusura della complessa vicenda legata alla fiscalizzazione dell’IVA sui trasporti pubblici locali, che da tempo grava sui bilanci provinciali. La Regione ha annunciato la messa a disposizione di oltre 9 milioni di euro già accantonati, che verranno ora trasferiti alle Province per rafforzare il sistema locale.
Altro tema caldo, quello della manutenzione delle strade regionali, sollevato con forza dal presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi: “La situazione è critica in molte zone e la sicurezza viaria richiede interventi strutturali, non solo emergenziali”.
La risposta è arrivata subito: oltre 6 milioni di euro annui di fondi di parte corrente saranno allocati nel bilancio regionale 2026/2028 per coprire le spese delle Province, con lo svincolo immediato delle risorse già impegnate per il passato quadriennio.
Tommaso Bori ha rilanciato sul piano strategico: “Sono d’accordo con il presidente Bandecchi - ha dichiarato l’assessore - quando afferma che prima di tutto dobbiamo capire cosa è necessario fare per il bene della comunità, e solo poi allocare in maniera ponderata le risorse”.
Durante il tavolo si è discusso anche del riordino delle funzioni legate al controllo ittico-venatorio, oggi frammentato e poco efficace. La presidente Proietti ha chiesto a Presciutti e Bandecchi di elaborare “una proposta tecnico-economica” per una riorganizzazione sistemica, con l’ipotesi di ripristinare le funzioni alle Province, accompagnata da fondi e corsi di formazione dedicati al personale.
Parallelamente, la Regione ha annunciato una revisione della legge sulla Protezione civile, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Province nel coordinamento territoriale e negli interventi di emergenza.
Il confronto si è chiuso con una visione strategica più ampia, quella delle Province come enti di raccordo tra i Comuni e la Regione, capaci di gestire in maniera integrata lo sviluppo locale. Presciutti ha parlato di “ripartenza istituzionale”, sottolineando anche il rilancio del progetto dell’Italia di mezzo, che unisce i tre presidenti nell’idea di una nuova centralità per l’Umbria.
“Oggi si apre una fase nuova, concreta, operativa. Le Province non devono più sentirsi residuali, ma protagoniste della governance territoriale”, ha concluso Proietti.
Il tavolo, hanno ribadito tutti, non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di un percorso. I prossimi incontri si concentreranno su temi specifici come parchi, laghi (in primis il Trasimeno), e promozione territoriale, con l’obiettivo dichiarato di restituire dignità e operatività piena agli enti di area vasta.
Una strategia, quella della Giunta regionale, che intende ricucire rapporti, snellire la burocrazia e affrontare - insieme - le grandi questioni aperte dell’Umbria.