La Regione Umbria torni ad avere una presenza reale e strutturata anche a Terni. È questa la richiesta avanzata dal consigliere regionale Enrico Melasecche con una mozione che punta a ristabilire un equilibrio istituzionale tra Perugia e Terni, dopo anni in cui la sede decentrata della Regione è stata progressivamente svuotata di competenze e funzioni operative. Nel documento, il capogruppo della Lega Umbria sollecita la Giunta di Palazzo Donini a restituire alla città un ruolo amministrativo e politico concreto, ricordando come il capoluogo ternano sia stato, fin dalla nascita della Regione, un pilastro di coesione territoriale e simbolo del principio di parità tra le due province.
Nel testo della mozione, Melasecche denuncia un processo di progressivo depotenziamento della presenza regionale nel Ternano, che negli ultimi quindici anni avrebbe subito “una lenta ma costante erosione di competenze e risorse umane”. Secondo il consigliere, “la sede di Terni è ormai ridotta a una presenza meramente simbolica, priva di funzioni dirigenziali e con servizi limitati rispetto al passato”.
L’esponente leghista richiama la necessità di “ristabilire un’equa ripartizione delle funzioni della Regione Umbria tra Perugia e Terni, restituendo a quest’ultima il peso istituzionale che le spetta come capoluogo provinciale e centro di riferimento per l’Umbria meridionale”.
Melasecche ha inoltre evidenziato come, negli anni, “la sinistra abbia sempre sbandierato il principio del decentramento, senza però mai applicarlo davvero”. Una critica diretta alle amministrazioni passate, accusate di aver concentrato risorse e decisioni nel capoluogo Perugino, lasciando che la struttura ternana si indebolisse fino a perdere la sua funzione strategica.
L’obiettivo della mozione, spiega, non è una battaglia di campanile ma una scelta di metodo e di efficienza amministrativa: “Non si tratta di rivendicare un primato territoriale, ma di dare senso al principio di buon governo. Una Regione più presente a Terni è una Regione più efficiente e più vicina ai cittadini”.
Tra i punti centrali della mozione figura il riferimento alla nuova sede regionale di via Saffi, già recuperata e adeguata sismicamente dopo anni di lavori. L’edificio, ex sede del Genio Civile, rappresenta oggi una struttura moderna e funzionale che, nelle intenzioni di Melasecche, dovrebbe diventare il fulcro del rilancio della presenza istituzionale a Terni.
Il consigliere ricorda che “durante la precedente legislatura la Giunta ha completato l’acquisizione e la ristrutturazione dell’immobile, rendendolo idoneo a ospitare una sede prestigiosa della Regione Umbria”, e che l’attuale fase di riorganizzazione amministrativa offre un’occasione irripetibile per attribuirgli un ruolo operativo concreto.
Melasecche chiede che la Giunta tenga conto, nel nuovo assetto organizzativo, dell’esigenza di riequilibrare la distribuzione delle funzioni tra Perugia e Terni, restituendo alla città un centro decisionale autonomo in grado di gestire dossier tecnici e politiche territoriali.
“Rilanciare la presenza della Regione a Terni significa rafforzare l’unità dell’Umbria, non dividerla” - conclude il consigliere leghista -, perché una Regione che si articola in modo equilibrato sui due poli principali è una Regione che sa rappresentare tutti i suoi cittadini, dal Trasimeno alla Valnerina”.
Nel documento, Melasecche propone anche di promuovere un confronto pubblico con enti locali, sindacati e rappresentanze sociali, al fine di costruire un nuovo modello di governance territoriale condiviso. L’idea è quella di riprendere il principio di partecipazione diffusa, che era alla base del regionalismo umbro negli anni Settanta, e che oggi rischia di svanire sotto il peso della centralizzazione amministrativa.
Il consigliere richiama inoltre l’esempio di altre Regioni italiane, come l’Abruzzo, dove le sedi istituzionali e amministrative sono distribuite tra più città, garantendo un maggiore equilibrio territoriale. “L’Umbria deve guardare a questi modelli - sostiene Melasecche - perché la rappresentanza territoriale non è un lusso, ma una condizione di efficienza e di fiducia tra istituzioni e cittadini”.
La mozione, ora all’esame dell’Assemblea legislativa, punta a trasformarsi in un impegno politico per l’intera Giunta, chiamata a decidere se e come ridefinire la presenza regionale nel Ternano.
Nel frattempo, il dibattito aperto da Melasecche riporta al centro una questione rimasta troppo a lungo in ombra: quella del riequilibrio istituzionale tra i due poli umbri, un tema che tocca direttamente l’identità e la coesione dell’intera Regione.