Era nell'aria da qualche giorno e nella serata di ieri, davanti a una pizza, è arrivato il sì. Il sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, arruola ufficialmente Maria Rosaria Boccia per le elezioni regionali in Campania dove punta a diventare nuovo presidente.
Prima c'era stato l'invito-appello, lanciato tramite i canali social da Bandecchi e rivolto ai pizzaioli napoletani: "Devo imparare a fare la pizza, il piatto preferito di Maria Rosaria Boccia per convincerla a scendere in politica". Ieri sera ha mantenuto la parola: ha preparato e infornato quella pizza e Boccia non si è tirata indietro.
"Maria Rosaria ed io ci siamo sposati, finché morte non ci separi" ha commentato scherzosamente Bandecchi con l'Ansa campana. Il singolare "rito" si è celebrato presso la pizzeria 'La figlia del Presidente' di Maria Cacialli. "E se avremo un figlio - ha dichiarato citando uno sketch di Massimo Troisi nel film 'Ricomincio da Tre' - non lo chiameremo Massimiliano, nome troppo lungo, ma Ugo".
"Sono contento - ha detto ancora - che la dottoressa Boccia abbia accettato la candidatura nella mia lista e sono convinto che la sua partecipazione ci porterà risultati preoccupanti per le sinistre e le destre socialiste".
"Sono di Livorno - ha aggiunto tornando ironico - ma ora nessuno può dire che non sia napoletano a tutti gli effetti. Con questa pizza stasera ho realizzato due obiettivi: diventare napoletano e imparare un nuovo mestiere. Così se la Finanza continua a rompere, posso fare un altro lavoro. Non mi frutterà 4 milioni all'anno che guadagno ora ma mi arrangerei".
Boccia, da quanto appreso, non sarà capolista. "Ho detto sì alla proposta di Bandecchi - ha dichiarato l'imprenditrice di Pompei - e sono felice di poter dare il mio contributo".
Maria Rosaria Boccia è stata la protagonista del caso che un anno fa ha portato alle dimissioni dal Governo del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, giornalista e già direttore del Tg2, nominato ministro da Giorgia Meloni.
"Sono diventata famosa per un casino, non per una carriera - scriveva a giungo Boccia -. Un casino che non ho cercato, che mi ha danneggiata più che aiutata, ma che ha avuto un effetto collaterale: mi ha dato un megafono". La popolarità raggiunta dall'oggi al domani, lo scandalo e una chiara volontà di riscatto che ha ora incrociato la strada del leader di Alternativa Popolare nella sua regione.
Maria Rosaria Boccia nelle liste di Bandecchi è soltanto l'ultimo dei colpi di scena delle regionali campane. Mancano ancora una decina di giorni per la presentazione delle candidature, ma si già va delineando uno scenario potenzialmente infuocato. Gli equilibri cambiano rapidamente e lo stesso candidato di centrodestra Edmondo Cirielli, ha fatto sapere di aver chiesto a Sangiuliano di sostenerlo. "È stato un grande ministro della Cultura soprattutto per la Campania - ha sostenuto Cirielli -. Non so cosa deciderà, ma deve muoversi nella decisione" l'ha incalzato. Ancora l'ufficialità non è arrivata ma l'ex ministro da giorni dai suoi account social pubblica contenuti da campagna elettorale.
Nel mezzo però ci si è messa l'Usigrai, il sindacato a cui aderiscono la maggior parte dei giornalisti Rai che ha diretto un bell'affondo verso Sangiuliano . "Da direttore del Tg2 a ministro il pomeriggio stesso. Da ministro, costretto alle dimissioni, a corrisponedente capo della sede di Parigi, ma anche con un febbrile impegno di editorialista per i quotidiani dell'editore e parlamentare della maggioranza Angelucci. E ora, da pochi mesi, da corrispondente a capolista per Fratelli d'Italia in Campania?" si legge in un comunicato che allude ai numerosi e rapidi passaggi dell'ex ministro. "Partecipare attivamente alla vita politica del Paese è un diritto che nessuno vuole comprimere, esistono numerosi precedenti in Rai. Ma qui siamo oltre: la Rai non è un tram da cui si scende e si sale a piacimento" concludono.