Il Gubbio torna finalmente in campo dopo il turno di sosta forzata dovuto al rinvio del match contro la Juventus Next Gen, riprogrammato per mercoledì 26. Lo fa con una trasferta da brividi: in casa del Ravenna, seconda forza del campionato e una delle principali candidate alla promozione diretta in Serie B insieme ad Arezzo e Ascoli.
Gli umbri arrivano all’appuntamento da undicesimi in graduatoria con 18 punti, ma con una partita in meno: la zona playoff dista appena due lunghezze e un risultato positivo in Romagna potrebbe cambiare immediatamente la prospettiva. Di fronte, però, c’è un Ravenna che continua a viaggiare forte: 34 punti, uno in meno dell’Arezzo capolista, 11 vittorie, un pareggio e soltanto due sconfitte, con 25 gol realizzati e 14 incassati. Numeri da grande, numeri da squadra costruita per restare stabilmente nei piani alti.
Il Gubbio, dal canto suo, presenta un cammino fatto di solidità e carattere: 4 vittorie (tre delle quali ottenute fuori casa, segnale importante), 6 pareggi e 3 sconfitte, con un bilancio reti di 14 fatti e 13 subiti in 13 gare. Dati che raccontano una formazione equilibrata, difficile da affrontare, che però ora necessita dello “scalpo” di una big per compiere il definitivo salto di qualità. Lo sa bene anche Di Carlo, che alla vigilia ha presentato il match con la consueta lucidità analitica.
Il primo tema affrontato dal tecnico riguarda la situazione degli indisponibili, con diversi giocatori valutati fino all’ultimo istante.
“La squadra si è allenata bene. Negli ultimi due giorni abbiamo avuto qualche acciacco, dopo la rifinitura farò le convocazioni e vedremo se riusciremo a recuperarli”.
Di Carlo conosce bene la forza del Ravenna e non lo nasconde: “Affrontiamo una bella realtà. È una neopromossa che vuole giocarsela con le grandi, hanno fatto una campagna acquisti in questo senso. Sappiamo che per affrontarli ci vuole forza: è una squadra fisica, dobbiamo combattere e ci siamo preparati per questo. Prestazione e punti, questo è il nostro obiettivo”.
Il tecnico non esclude l’ipotesi di uno schieramento “a specchio”, ma indica chiaramente quale potrebbe essere una delle opzioni tattiche: “Abbiamo preparato il match mantenendo le nostre caratteristiche, aggiungendo il 4-3-1-2. Lo abbiamo provato spesso”.
I riflettori si accendono anche su Di Massimo, possibile ago della bilancia:
“Di Massimo comincia a stare meglio, ma deve migliorare tanto e mi aspetto molto da lui. Le risposte vanno date in campo. Alessio è un ragazzo straordinario e un giocatore importante, sta lavorando forte e deve rispondere sul campo”.
Tra moduli provati e ipotesi di variazioni in corsa, sarà una sfida da interpretare con intelligenza e ritmo: “La partita deve essere interpretata bene, dobbiamo rimanere in partita. Il Ravenna ha fatto tanti punti negli ultimi minuti. Abbiamo provato a giocare in ampiezza e profondità, uno contro uno e seconde palle: bisogna farle con grande intensità e concentrazione. I dettagli faranno la differenza”.
Il Gubbio si prepara a un mini–tour de force, ma Di Carlo è chiaro: niente turnover programmato.
“Nella prima partita non si fa il turnover, bisogna mettere in campo la miglior formazione. Ho grande fiducia nei nostri Under: giochiamo sempre con quattro-cinque Under a partita, ci danno freschezza e resistenza. Li facciamo giocare perché sono bravi e se lo meritano”.
Il tecnico sottolinea quanto i giovani siano diventati centrali nel progetto:
“Giochiamo con cinque Under e sei no: è un mix che ci piace. Nelle prime due partite gli Under possono giocare novanta minuti tranquillamente”.
Poi l’analisi sugli avversari romagnoli:
“A Ravenna dovremo fare una gara importante: hanno giocatori veramente forti come Spini, Tenkorang e Okaka, tanto per citarne alcuni. Bisogna avere attenzione e il nostro coraggio, come fatto ad Arezzo o ad Ascoli. Ci manca la vittoria con una grande squadra: potrebbe essere l’occasione giusta”.
Buone notizie da Murru: “Sta bene, è convocato”.
E sulla difficoltà del match: “Più difficile giocare con l’Ascoli o con il Ravenna? Lo dirò dopo la partita. L’Ascoli è più rapido e tecnico, il Ravenna è forte fisicamente”.
Fondamentale anche il contributo della panchina:
“Non in tutte le partite siamo stati bravi a scendere in campo giocatori che potessero cambiare la gara. Ne ho parlato con la squadra: sono ragazzi eccezionali. Mi aspetto una crescita anche lì: chi entra deve farlo a duemila all’ora, abbiamo le qualità”.
Sul piano tattico, Di Carlo si aspetta una gara intensa e ricca di transizioni:
“Il Ravenna fa un calcio totale: inserimenti, rotazioni, il centrale difensivo che fa il centrocampista, il quinto che entra dentro al campo. La compattezza è la prima cosa in Serie C, poi serve coraggio. Se alziamo i ritmi possiamo vincere, se i ritmi sono bassi facciamo fatica”.