È la provincia di Terni a guadagnarsi il primo posto regionale per la raccolta differenziata. Questo quanto emerge dai dati Arpa relativi al 2024 e rilanciati da Legambiente, che hanno preso in considerazione i quattro diversi ambiti territoriali in cui è suddivisa la regione. Con un 76% netto il sub-ambito 4, ovvero la provincia ternana, "si conferma il territorio più virtuoso della regione rispetto al Prgr (Piano regionale di gestione dei rifiuti)".
Terni nella differenziata brilla superando di netto la media regionale che si attesta al 69,6%. Il secondo posto va a Perugia e al Trasimeno con il 71,5%, terza posizione per l'Alta Valle del Tevere con il 68,8% e ultimo per Valle Umbra Sud che non arriva neanche al 60 per cento e si ferma al 58,6. Insomma, bene ma non benissimo almeno non in tutta l'Umbria.
"Nonostante la tendenza sia buona - si legge nel rapporto - non mancano le criticità. La prima riguarda l’aumento della produzione pro capite di rifiuti. Anche per il 2024 si registra una crescita pari a 17 kg per ogni residente, raggiungendo una media regionale di 538 kg/residente (un valore più alto della media nazionale). Dal 2020 l’Umbria ha visto un incremento complessivo del +5% della produzione di rifiuti che evidenzia la mancanza di politiche attive regionali di prevenzione e riduzione".
Il Comune più ricicolone dell'Umbria è, per il settimo anno consecutivo, Calvi dell'Umbria, all'estremo sud della provincia ternana che con la vicina Otricoli e Bettona sono sul podio regionale. Molto bene anche per il Comune di Terni che arriva al 78% dimostrando "che è possibile fare un’ottima raccolta differenziata anche su comuni con oltre centomila abitanti".
Segnali incoraggianti arrivano anche dal Trasimeno dove "Magione, Castiglione del Lago e Passignano hanno riorganizzato in modo efficiente il servizio di raccolta e tutti hanno raggiunto in pochi mesi raccolte differenziate oltre il 72% con ottima qualità delle raccolte a partire da quella dell’organico".
Se la provincia di Terni fa registrare la miglior performance regionale, è dal sub ambito 3 ovvero Valle Umbra Sud e Valnerina che arrivano le dolenti note. Qui il dato della raccolta differenziata nel 2024 ha raggiunto il 58,6% ben al di sotto della perfomance del ternano, con una media rifiuti pro capite di 538 kg/residente, aumentata rispetto al 2023.
Sette sono poi i Comuni che superano i 700 chili pro capite annui: Campello sul Clitunno, Preci, Vallo Di Nera, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo, Sant’Anatolia di Narco e Sellano. Quest'ultimo si guadagna la maglia nera regionale per produzione di rifiuti pro capite che arriva a quasi una tonnellata per abitante (994 kg). "Si tratta - si legge nel rapporto di Legambiente - di un comune a forte vocazione turistica, ma con un modesto 33% di raccolta differenziata. Dal rapporto ARPA emerge che gran parte dei rifiuti urbani proviene da utenze non domestiche ed è gestita fuori dal servizio pubblico, evidenziando come i cittadini non effettuino la raccolta differenziata né dell’umido né delle altre frazioni".
Il problema più significativo riguarda la raccolta dell'organico che in otto Comuni della Valnerina non viene neanche prelevato. Non va meglio negli altri Comuni dell'ambito territoriale dove la qualità "risulta scadente", "con la percentuale media di materiale non compostabile che è del’8%, il peggior dato dell’Umbria rispetto agli altri Sub ambiti e alla media regionale che è del 5,6%, quantomeno conforme al dato nazionale".
Spoleto che comunque è migliorata per la differenziata, raggiunge il picco massimo del 12% di frazione non riciclabile, seguito da Cascia, Castel Ritaldi e Valtopina al 10%. Dati che "non sono affatto confortanti" hanno commentato Alessandra Paciotto e Marco Novelli rispettivamente presidente di Legambiente Spoleto e Legambiente Foligno.
"È necessario - hanno osservato Paciotto e Novelli - che i 22 Sindaci del comprensorio di Foligno, Spoleto e della Valnerina si assumano la responsabilità di gestire l’azienda di proprietà pubblica per offrire un servizio con performance adeguate alla modernità e alla crescita che si sta registrando nel resto della regione".