Il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni cambia volto con l’arrivo del modulo esterno ‘Poli’. Il 3 settembre 2025 l’azienda ospedaliera ha annunciato la fine dei lavori di adeguamento di questa struttura, iniziati a maggio.
Il nuovo spazio di 325 metri quadrati ospiterà la sezione di Osservazione breve intensiva (Obi) che passerà da nove a dodici posti letto. Un passaggio in muratura collegherà la nuova area al pronto soccorso, consentendo di spostare i pazienti senza uscire all’esterno. Il completamento del modulo Poli segna un passo importante per la sanità ternana, un segnale di attenzione verso i cittadini.
La scelta di trasferire l’Obi punta a razionalizzare i percorsi interni. L’Osservazione breve gestisce persone che hanno bisogno di esami o terapie prima di decidere un eventuale ricovero. Con dodici postazioni attrezzate e servizi dedicati, la struttura garantirà maggiore comfort e privacy, mentre il collegamento diretto con il pronto soccorso permetterà di separare i casi più complessi dai pazienti in fase diagnostica.
I nuovi spazi daranno respiro alle sale d’attesa e ridurranno l’impatto delle barelle parcheggiate. Le équipe mediche potranno lavorare in un ambiente meno congestionato, con percorsi più chiari per i trasferimenti interni.
L’ampliamento complessivo interessa 575 metri quadrati. Oltre al modulo Poli, è prevista una nuova “camera calda”, l’area coperta per l’arrivo delle ambulanze, di circa 180 metri quadrati.
L’area di osservazione esterna sarà ampliata di 180 metri quadrati e le strutture temporanee usate durante la pandemia saranno smantellate, liberando 85 metri quadrati per l’accoglienza. La copertura esterna sarà riconvertita con nuovi locali per visite e monitoraggio dei pazienti gravi. Inoltre è previsto il recupero dell’area di osservazione interna con dodici postazioni su 220 metri quadrati.
Il progetto è finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e rientra nella programmazione regionale dell’emergenza-urgenza. L’azienda ha fissato la data di fine lavori al 31 marzo 2026 e intende investire anche in nuove attrezzature e in una revisione dell’organico per gestire i picchi di accesso. Nei mesi di luglio e agosto i processi organizzativi sono già stati migliorati, riducendo i tempi di attesa.
Il pronto soccorso accoglie ogni giorno tra 150 e 250 persone. Circa il 30 % degli accessi è ritenuto inappropriato perché riguarda prestazioni da svolgere negli ambulatori o dal medico di famiglia. Per affrontare la situazione l’ospedale ha aperto un’area aggiuntiva per i pazienti in corso di studio e ha integrato il personale infermieristico.
La direzione ricorda che il tempo trascorso in pronto soccorso non è “attesa” ma parte del percorso di cura, durante il quale si completano esami e terapie. Una campagna di informazione accompagnerà l’ampliamento: i cittadini saranno invitati a rivolgersi al pronto soccorso solo per vere emergenze e a utilizzare i servizi territoriali per le prestazioni meno urgenti.
L’investimento, stimato in oltre 763 mila euro e sostenuto dalla Regione Umbria, vuole rispondere alle esigenze di un territorio che porta al pronto soccorso pazienti ternani e cittadini di altre aree. La nuova camera calda, l’area di osservazione ampliata e il modulo esterno permetteranno di liberare spazio nel corpo centrale e di gestire meglio i periodi di maggiore afflusso.
Gli operatori sanitari vedono in questo progetto un’occasione di rilancio: con spazi più funzionali potranno dedicare più tempo alla relazione con il paziente. Perché il sistema funzioni serve anche un cambio di mentalità da parte di tutti: ognuno dovrà contribuire a usare correttamente i servizi e a valorizzare la rete territoriale.