14 Sep, 2025 - 17:30

Pellegrinaggio Giubilare, Proietti: "Nel giorno del suo compleanno, ringrazio Papa Leone XIV per i riconoscimenti rivolti all’Umbria"

Pellegrinaggio Giubilare, Proietti: "Nel giorno del suo compleanno, ringrazio Papa Leone XIV per i riconoscimenti rivolti all’Umbria"

Una fiumana di fedeli, 6.500 volti, bandiere e foulard che hanno colorato la capitale: l’Umbria ieri ha invaso San Pietro in occasione del Pellegrinaggio giubilare promosso dalle otto diocesi regionali. Un evento di fede, ma anche di identità collettiva, che ha trovato il suo apice nell’incontro con Papa Leone XIV. Il Pontefice ha rivolto all’Umbria parole di stima e riconoscenza, definendola “una regione bellissima, dove natura e opera dell’uomo si intrecciano”. Parole accolte con commozione dalla Presidente della Regione, Stefania Proietti, che oggi ha voluto commentare e ringraziare nel giorno del compleanno del Santo Padre.

L’omaggio del Papa: l’Umbria come modello di bellezza e spiritualità

La Basilica Vaticana, gremita e vibrante, si è trasformata per qualche ora in uno scrigno di spiritualità collettiva. Papa Leone XIV ha accolto i pellegrini umbri con un messaggio forte, che è andato oltre il semplice saluto.
“Voi venite da una regione bellissima - ha detto il Santo Padre - da un luogo in cui la natura e l’opera dell’uomo si intrecciano, generando quella bellezza che, come diceva San Paolo VI, resiste al logorio del tempo e unisce le generazioni”.

Il Pontefice ha sottolineato come l’Umbria non sia soltanto un territorio verde e pittoresco, ma una culla di spiritualità e tradizione: “terra di santi e di sante, di uomini e donne che con coraggio hanno scritto la storia spirituale dell’Umbria”. Un passaggio speciale ha riguardato Carlo Acutis, il giovane santo canonizzato la scorsa settimana:Questa eredità continua a dare frutti - ha ricordato il Papa - e il legame di Acutis con Assisi ne è la testimonianza viva”.

Proietti: “Il Papa, con parole intense e vere, ha ricordato quanto sia speciale la nostra terra”

Il discorso del Pontefice non è rimasto senza risposta. Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, ha voluto esprimere la gratitudine della comunità locale con toni profondi:
“Da San Pietro all’Umbria, ci è arrivato dritto al cuore il messaggio di Papa Leone XIV alle 6.500 persone che ieri hanno partecipato al Pellegrinaggio giubilare promosso dalle otto diocesi umbre - ha dichiarato -. Con parole intense e profondamente vere, il Papa ha ricordato quanto la nostra terra sia speciale: cuore verde d’Italia, scrigno d’arte e di tradizioni, terra di santi e di sante”.

Un riconoscimento che, secondo Proietti, non deve essere considerato un punto di arrivo, ma uno stimolo a custodire e valorizzare il patrimonio culturale e umano dell’Umbria:
“Ci invita a non dimenticare le nostre radici, a custodire la ricchezza che abbiamo ricevuto e a farci, oggi più che mai, annunciatori di pace, di amore e di speranza”.

La Governatrice ha infine voluto rivolgere un pensiero personale al Pontefice: “Oggi, nel giorno del suo compleanno, ringrazio Papa Leone XIV per i riconoscimenti rivolti all’Umbria e agli umbri e, a nome di tutta la nostra comunità, gli rivolgo i più sinceri e sentiti auguri, assicurando la nostra vicinanza ogni volta che invoca la ‘pace disarmata e disarmante’ per i troppi Paesi insanguinati dalle guerre”.


Un popolo in cammino: la processione verso San Pietro

La giornata è iniziata alle prime luci dell’alba. Dalla valle Spoletina all’Alta Umbria, dalle città più grandi ai borghi più piccoli, i pullman hanno imboccato la strada verso Roma. A Castel Sant’Angelo il raduno collettivo ha dato forma a un grande mosaico di colori: verde per Spoleto-Norcia, rosso per Terni-Narni-Amelia, giallo per Perugia-Città della Pieve, bianco per Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, azzurro per Foligno, arancione per Orvieto-Todi, blu per Città di Castello e rosa per Gubbio.

Il momento più simbolico è stato il dono consegnato al Papa: un ulivo, una brocca di ceramica di Deruta e 400 litri di olio, destinati alle mense seguite dalla carità del Pontefice. Un gesto che lega la spiritualità alla concretezza della solidarietà, ma che porta con sé anche il peso della tradizione umbra, da sempre legata all’olivo e al lavoro contadino.

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Lorenzo Farneti
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