La campagna elettorale per le prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre è entrata ormai nel vivo e si prospetta uno scontro infuocato tra le due principali coalizioni. Da un lato il centrodestra che sostiene Donatella Tesei in cerca della rielezione, dall'altro il centrosinistra di "In cammino per l'Umbria" con Stefania Proietti, sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia. Dopo il gesto eclatante di sabato a Pantalla, quando Proietti ha strappato il programma della principale coalizione avversaria facendo infuriare tutto il centrodestra, ieri mentre montavano alte le polemiche e le rimostranze, la candidata del centrosinistra ha presentato il suo programma elettorale.
Giornata impegnativa quella di ieri. Prima il bagno di folla con Bonaccini a Terni e poi la replica nel pomeriggio al Teatro del Pavone di Perugia riaperto, seppur temporaneamente, da pochissimo. Qui Proietti ha messo in chiaro i dieci punti del suo programma elettorale dal titolo vagamente fatalista: "Il destino degli umbri è nelle mani degli umbri". Il documento è il risultato degli sforzi della campagna elettorale in giro per l'Umbria, un decalogo co-progettato dove trova spazio il contributo delle persone, degli amministratori locali, delle associazioni di categoria e civiche, incontrati nel cammino attraverso i 92 Comuni della regione.
Sul palco, oltre alla candidata Presidente, anche la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi da sempre vicina a Proietti, oltre a quattro relatori che hanno approfondito alcuni aspetti salienti del programma elettorale. Veronica Cavallucci, assessora al Comune di Assisi, su giovani, diritti e welfare, cultura e istruzione; Maurita Passaquieti di Civici Umbri, per modello Umbria, sviluppo e difesa dell'ecosistema; Luca Tramini, assessore al Comune di Narni su infrastrutture e trasporti, cooperazione e pace e Alessia Sirci, consigliera comunale a Cannara e già sfidante di Gareggia, attuale sindaco, per sanità, lavoro, autonomia differenziata.
Priorità assoluta alla sanità che è il vero campo di battaglia di questa campagna elettorale. Seguono lavoro, giovani, innovazione e sviluppo sostenibile, infrastrutture, ambiente, welfare e infine cooperazione, pace e nonviolenza.
"Siamo qui - ha detto ieri la candidata del centrosinistra - per proporre un grande rilancio per la nostra Umbria, vogliamo restituire una visione della regione che metteremo nero su bianco in modo organico e ampio nel nostro programma, una visione che ridia fiducia ai cittadini, innanzitutto ai nostri giovani".
Il decalogo di Proietti è giunto proprio durante i tragici eventi in Spagna, mentre si sta tentando di recuperare i corpi sommersi dalla terribile alluvione, a cui non è mancato il riferimento. "L'Umbria può diventare apripista nella lotta al cambiamento climatico, che non si può negare, ma si deve combattere attraverso la prevenzione e la manutenzione, completamente assente in questi ultimi 5 anni. E diciamo questo mentre a Valencia si scava ancora nel fango".
E torna quindi ancora una volta sul tema della sanità, che la sinistra addita come il grande fallimento degli ultimi cinque anni con Tesei. "La fiducia nella nostra regione passa poi attraverso la giustizia sociale verso i più fragili, gli anziani, i disabili - ha proseguito Proietti - e attraverso una sanità pubblica, universalistica, accessibile a tutti".
Un sistema quello della sanità pubblica, ha evidenziato Proietti, collassato con il Covid e incapace di risalire la china a causa della mala gestione da parte della politica regionale. "Da dopo la pandemia, la sanità regionale è scivolata sempre più in basso per la totale assenza di visione politica, di ascolto verso chi ci lavora, per la mancanza di programmazione e l'assenza di un Piano sanitario regionale. Occorre ripensare la rete ospedaliera per farla tornare efficiente per i cittadini e attrattiva per il personale medico e infermieristico. Vogliamo riportare l'Umbria dalla parte giusta della storia".