L' Umbria nel periodo natalizio si trasforma in un bellissimo palcoscenico a cielo aperto. Tra vicoli medievali e paesaggi innevati, la regione offre un’esperienza unica attraverso i suoi presepi artistici e viventi, simboli di una devozione antica curata con amore da intere comunità di volontari. Scopriamo insieme i presepi più emozionanti da visitare quest'anno, tra rievocazioni storiche e scenari naturali mozzafiato.
La manifestazione-evento Terni in Presepe volta alla riscoperta dei valori irrinunciabili e universali del Presepe, dal 7 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, promossa dall’associazione Tempus Vitae con il contributo della Fondazione Carit e della Camera di Commercio dell’Umbria, il patrocinio della Regione dell’Umbria, della Provincia di Terni, del Comune di Terni, della Diocesi di Terni-Narni-Amelia di Terni. Da visitare anche il grande presepe presso la Cattedrale S.Maria Assunta di Terni che è stato arricchito di un ulteriore simbolo cittadino: la Lancia di luce di A. Pomodoro. Non mancherà, come ormai da tradizione, Presepincittà, la mostra diffusa dell’arte presepiale Tempus Vitae, in oltre 30 luoghi simbolo che scalderanno la città di Terni, il comprensorio ternano e non solo. Ci sarà la 6° edizione del Concorso fotografico “PresepiAMO”, inviando una foto del Presepe realizzato in famiglia, la cui premiazione avverrà il 6 Gennaio 2026.
All’interno dell’oratorio di Sant’Antonio, presso il Monastero delle Orsoline di Calvi dell’Umbria, è custodito un autentico capolavoro dell’arte rinascimentale: un presepe monumentale in terracotta policroma che rappresenta una testimonianza unica nel panorama artistico italiano. Realizzato tra il 1541 e il 1546 dai maestri Giacomo e Raffaele da Montereale, questo presepe è composto da oltre trenta statue disposte secondo una precisa gerarchia simbolica all’interno di un’abside. Le figure sono organizzate in quattro registri sovrapposti che raccontano visivamente la teologia della Natività: nel registro inferiore troviamo la Sacra Famiglia con il Bambino Gesù, Maria e Giuseppe; salendo, il secondo livello ospita i Re Magi con i loro doni; il terzo presenta un elaborato corteo di figure a piedi e a cavallo; mentre il registro superiore rappresenta la volta celeste con quattro angeli in adorazione.
La qualità artistica delle sculture è eccezionale: i volti esprimono emozioni profonde, i drappeggi degli abiti mostrano una maestria tecnica sorprendente, e la policromia originale, ancora ben conservata dopo quasi cinque secoli, dona alle figure una vivacità straordinaria. Questo presepe non è solo un’opera devozionale, ma un vero e proprio capolavoro della scultura rinascimentale umbra.
La particolarità di questa meraviglia è che, a differenza di molti presepi stagionali, può essere ammirata tutto l’anno durante gli orari di apertura del Museo delle Orsoline. Calvi dell’Umbria stessa, soprannominata la “città dei presepi”, merita una visita approfondita: dal 1982 le mura del centro storico ospitano oltre cinquanta murales dedicati al tema della Natività, trasformando l’intero borgo in una galleria d’arte a cielo aperto.
Affacciato sulla valle come una terrazza panoramica, il borgo di Bettona ospita una delle rievocazioni più curate della regione. Qui, l’intero paese si trasforma in un villaggio della Giudea: passeggiando per le vie del centro, potrai incontrare artigiani all'opera, tessitrici e speziali. Al calar del sole, l'atmosfera diventa quasi irreale grazie al bagliore delle torce che illumina i costumi storici, frutto di un lavoro meticoloso che dura tutto l'anno.
Nota a tutti come "La Venezia dell'Umbria", Rasiglia offre una scenografia naturale senza eguali. Il suo presepe vivente è unico proprio per l'interazione con i numerosi corsi d'acqua che attraversano il borgo. Il suono delle sorgenti e i riflessi delle luci sulla pietra creano un ambiente magico e altamente fotogenico. È la meta ideale per chi cerca un’esperienza sensoriale che unisca la bellezza dell'architettura idraulica alla tradizione sacra.
Per chi desidera vivere il Natale lontano dal caos, il borgo di Armenzano, all'interno del Parco del Subasio, propone un presepe vivente all'insegna della semplicità. In linea con il messaggio di San Francesco, questa rievocazione punta sull'essenzialità e sul silenzio dei boschi circostanti. È un'esperienza raccolta e meditativa, capace di riportare il visitatore al cuore pulsante della spiritualità assisiate.
Il borgo di Ripa si accende con "Il Natale de’na Volta", un suggestivo presepe vivente che fa un salto indietro nel tempo fino alla fine dell'Ottocento. Le antiche strade del castello prendono vita grazie a figuranti in costume che rievocano i mestieri di una volta. L'immersione è totale, garantita non solo dagli attori, ma anche dalla presenza autentica di animali da fattoria come cavalli, pecore, asini, mucche e maiali. L'esperienza, calda e accogliente, è completata dalla degustazione di prodotti tipici locali, offrendo un'autentica immersione nelle radici della tradizione umbra.
Il borgo medievale di Marcellano e il paesaggio che lo circonda offrono la cornice ideale per un affascinante presepe vivente. Nelle date del 26 e 27 dicembre, e poi dell'1, 4 e 6 gennaio, al tramonto il paese si trasforma in una suggestiva Betlemme di duemila anni fa. Scenografie curate nei minimi dettagli e un'atmosfera quasi fiabesca guidano i visitatori lungo il percorso. Circa cento figuranti popolano le vie, animando botteghe e scene di vita quotidiana: dal fabbro al falegname, dal fornaio ai pastori. Il culmine della rappresentazione è la Natività, allestita in una stalla appena fuori le mura, con la stella cometa a indicare la strada ai Re Magi.
A Città della Pieve prende vita uno dei presepi artistici più vasti e affascinanti d'Italia, curato con maestria dal Terziere Castello. Peculiarità dell'evento è l'allestimento, che cambia tema e location ogni anno, trovando spazio in luoghi unici come sotterranei, cantine storiche o palazzi d'epoca. Le statue, tutte a grandezza naturale, amplificano la suggestione e il realismo della scena. La visita è l'occasione perfetta per una passeggiata nel centro storico della città natale del perugino, caratterizzato dai suoi suggestivi edifici in mattoni rossi.
Il Presepe Monumentale di Corciano rappresenta uno degli eventi natalizi umbri di maggior richiamo, capace di attirare visitatori da tutta la penisola. Le stradine del borgo medievale si animano con figure a grandezza naturale, realizzate con teste e mani in terracotta e vestiti in stile medievale. Le scene ricreate sono così vivide da far quasi percepire i suoni e le voci dell'antico mercato.
Per l'edizione 2025, il tema centrale è la celebrazione del Creato e della biodiversità, simboleggiata dall'ape operosa, custode dell'equilibrio naturale. Il percorso inizia in Piazza dei Caduti, dove l'accampamento dei Re Magi e la stella cometa accolgono e guidano i visitatori in un itinerario che intreccia dimensione reale e spirituale.
Massa Martana celebra il Natale ospitando una delle più importanti mostre presepiali a livello nazionale. Giunta alla sua ventesima edizione, la rassegna presenta oltre 130 opere tra presepi e Natività artistiche, distribuite in quindici location suggestive all'interno del borgo medievale. Tra i pezzi forti spicca un imponente presepe di ghiaccio dedicato a San Carlo Acutis, ispirato a un affresco di Giotto e scolpito su blocchi luminosi. Artisti e maestri artigiani provenienti da tutta Italia espongono installazioni classiche e interpretazioni innovative, trasformando l'intero borgo in un'incantevole cartolina di Natale tra fuochi e melodie festive.
Dall’8 dicembre al 6 gennaio i vicoli di San Martino, nel cuore della città medievale, diventano “Le vie del Presepe”, con la ricostruzione di una Gubbio antica abitata da figure del presepe con statue a grandezza naturale. L’iniziativa nata nel 1997 vede il quartiere animato da circa 120 statue di personaggi del passato che rappresentano i mestieri tipici del medioevo. Ingresso libero.
Negli affascinanti sotterranei del Pozzo della Cava a Orvieto, torna l'atteso "Presepe nel Pozzo", visitabile dal 23 dicembre 2025 all'11 gennaio 2026. La mostra si rinnova ogni anno con un allestimento tematico originale che fonde testi sacri, folclore, storia e mito. L'edizione 2025 prosegue il ciclo dedicato agli "esclusi", narrando la Natività dal punto di vista di chi non vi ha assistito. Come avviene ogni cinque anni, tornerà in scena la figura dell'Angelo, ma questa volta interpretata da Lucifero, il "portatore di luce". Una presenza potente e carica di simbolismo che invita il visitatore a riflettere sulla storia della Natività attraverso una narrazione insolita e profondamente evocativa.