15 Nov, 2025 - 12:05

Premio dei Presidenti: chiarito l’equivoco sul riconoscimento assegnato al Comune di Gubbio

Premio dei Presidenti: chiarito l’equivoco sul riconoscimento assegnato al Comune di Gubbio

La presidente dell’Associazione Gemellaggi, Matilde Lo Gatto, spiega come è nato l’errore e ribadisce: “Il progetto premiato è nostro, non il libro di Marinelli Andreoli”

 

Un prestigioso riconoscimento europeo offuscato da un equivoco

Il Comune di Gubbio è tra i vincitori del “Premio dei Presidenti per la Cooperazione Comunale tra Italia e Germania”, un importante riconoscimento istituzionale che valorizza progetti di memoria condivisa, responsabilità storica e riconciliazione tra le due nazioni.

Oggi, 15 novembre 2025, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnerà personalmente al sindaco Vittorio Fiorucci il “Premio dei presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”

Tuttavia, la comunicazione ufficiale diffusa dal Comune ha generato un clamoroso malinteso: il premio è stato attribuito al progetto dell’Associazione per i Gemellaggi, ma il comunicato comunale — successivamente ripreso da vari organi di stampa, compresi noi nel nostro articolo del 7 novembre — ha erroneamente dato l’impressione che il riconoscimento fosse stato conferito al libro di Giacomo Marinelli Andreoli “Nel segno dei padri – Memoria e riconciliazione tra Gubbio e Wertheim”.

Un errore che ha causato tensioni, critiche e un acceso dibattito cittadino. Per fare chiarezza abbiamo raccolto la testimonianza diretta della presidente dell’Associazione Gemellaggi, Matilde Lo Gatto, che ha ricostruito l’intera vicenda.

Come nasce il progetto premiato

Lo Gatto racconta che tutto è partito da una segnalazione di un’insegnante di tedesco gualdese, che aveva individuato il bando del Premio dei Presidenti. La segnalazione è arrivata all’Associazione Gemellaggi, la quale aveva già elaborato negli anni precedenti un progetto simile, mai portato a compimento.

«Avevamo già un progetto pronto, molto articolato, sulla memoria e sulla riconciliazione tra Italia e Germania. La scadenza era vicina, ma il contenuto c’era già. Tuttavia — spiega Lo Gatto — il premio richiedeva la partecipazione ufficiale dei Comuni. Noi non potevamo presentarlo come associazione.»

Da qui il passaggio fondamentale: l’Associazione Gemellaggi coinvolge il Comune di Gubbio, unico ente legittimato a presentare la candidatura. Il Comune accetta. Viene informata anche Wertheim, città tedesca gemellata con Gubbio, che conferma la partecipazione con entusiasmo.

«Il nostro gemellaggio con Wertheim — ricorda Lo Gatto — è nato da scambi culturali e scolastici, non per ragioni legate alla guerra. Per questo la riconciliazione storica e la memoria condivisa erano temi naturali da affrontare insieme.»

Il riferimento al libro: corretto, ma marginale

Il progetto premiato includeva — come chiarisce Lo Gatto — un breve riferimento alla storia narrata nel libro di Marinelli Andreoli, come esempio emblematico di riconciliazione tra individui, non come fulcro del lavoro.

«Non potevamo non citarlo: è un caso eclatante di riconciliazione. Ma era solo una voce tra tante in un progetto molto più ampio, rivolto alle scuole e ai cittadini.»

La Presidente racconta di aver contattato l’autore per chiedere conferma sull’utilizzo di brevi citazioni, come prassi legittima da un libro già pubblicato.

«Poi non ne abbiamo più parlato. Giacomo non sapeva nulla del progetto, né ha collaborato alla sua stesura.»

L’errore di comunicazione del Comune e la “bufera” conseguente

Quando il premio è stato conferito, circa dieci giorni fa, il Comune di Gubbio ha diffuso un comunicato ufficiale che ha dato grande risalto al libro di Marinelli Andreoli, citandone autore, titolo e ruolo come se fosse il cuore del progetto premiato.
Non era così.

La conseguenza è stata una «vera e propria bufera», perché l’errata attribuzione ha riacceso tensioni storiche legate alla memoria dei 40 Martiri, generando proteste e telefonate al Comune e all’Associazione.

La Presidente chiarisce: “Il progetto è nostro, il libro non c’entra”

Lo Gatto è netta: «Il progetto premiato è quello dell’Associazione Gemellaggi, presentato dal Comune perché il bando lo richiedeva. Il libro di Marinelli Andreoli non è stato la base del progetto. Non ne sapeva nulla e non ha collaborato.»

La presidente esprime anche dispiacere per il fraintendimento, non attribuibile né all’autore né all’associazione:

«È nato da una svista nel comunicato stampa del Comune.»

Un premio importante, oltre l’equivoco

Al di là del caos comunicativo, il premio resta un risultato di grande valore per Gubbio e per Wertheim.
Lo Gatto sottolinea che il progetto tocca temi essenziali per l’Europa contemporanea: memoria, riconciliazione, responsabilità storica e dialogo tra popoli ancora feriti dalla guerra.

Necessaria una comunicazione istituzionale accurata

La vicenda — chiarita punto per punto — dimostra quanto sia delicato il rapporto con la memoria e quanto sia fondamentale una comunicazione istituzionale accurata. Il premio ricevuto dal Comune di Gubbio rimane un riconoscimento prestigioso, nato dal lavoro dell’Associazione Gemellaggi e dalla collaborazione con Wertheim.

Ora, fugato ogni equivoco, si può finalmente celebrare il merito autentico: quello di un progetto che guarda alla storia per costruire un futuro europeo più consapevole e più unito.

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Mario Farneti
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