Un 28enne, di nazionalità tunisina, fu accoltellato durante una lite, lo scorso 6 dicembre 2024, finendo all'ospedale. I fatti capitati a Porta Sant'Angelo (Terni) vedono ora la condanna nei confronti di un 42enne di origini romene: due anni e quattro mesi di reclusione per lesioni personali gravi e porto di armi/oggetti atti ad offendere.
La condanna è simile a quella di un altro caso di lite con ferita da arma da taglio. Il gip di Terni, Chiara Mastracchio, ha inflitto due anni e quattro mesi di reclusione per il 42enne di nazionalità romena, residente a Terni, protagonista dell'aggressione.
Il grave fatto di sangue si verificò fra Porta Sant’Angelo e largo Ezio Ottaviani, dove l’uomo accoltellò il cittadino tunisino. Il giovane fu soccorso dal 118 e trasportato all'ospedale Santa Maria, dove le lesioni riportate furono giudicate guaribili in 45 giorni, dopo due interventi chirurgici che gli salvarono la vita.
La richiesta del pm Raffaele Pesiri era di una condanna a tre anni di reclusione. La pena inflitta è leggermente inferiore, con l'aggressore che è stato anche condannato a versare una provvisionale di 10 mila euro alla vittima dell’accoltellamento. Per il romeno, attualmente ristretto nel carcere di vocabolo Sabbione, c'è la possibilità di ricorrere in appello.
La lite, secondo gli inquirenti, avvenne per motivi futili tra il cittadino romeno e tre uomini, fra cui il 28enne poi colpito al torace con un coltello.
I tre stavano paseggiando a piedi verso via Cavour, quando uno di essi fu sfiorato dal 42enne in bicicletta alle loro spalle. Nacque un alterco verbale che, poi, si trasformò in un'aggresssione: l’uomo scese dalla bicicletta e affrontò il gruppetto, composto da un italiano, un tunisino e un guineano.
Dopo il lancio di almeno una bottiglia verso il rumeno, quest'ultimo, estraendo un coltellino dalla tasca, colpì l’uomo tunisino al petto. Risalita all’identità del 42enne, la squadra Mobile lo raggiunse presso la sua abitazione alla prima periferia di Terni per arrestarlo.
La perquisizione ha consentito di rinvenire il coltellino utilizzato oltre agli indumenti e la bici, consentendo quindi di procedere al fermo di polizia giudiziaria. Gli altri tre, invece, erano stati denunciati invece per rissa: denuncia successivamente archiviata dal pm a seguito dell’analisi delle immagini delle telecamere disponibili.