29 Sep, 2025 - 10:44

Ponte San Giovanni, cane segugio cade in una scarpata e resta intrappolato nella vegetazione: provvidenziale l'intervento dei vigili del fuoco

Ponte San Giovanni, cane segugio cade in una scarpata e resta intrappolato nella vegetazione: provvidenziale l'intervento dei vigili del fuoco

Serata di forte apprensione ma conclusasi con un lieto fine per una residente di Ponte San Giovanni, che ha vissuto momenti di paura per il proprio segugio italiano rimasto intrappolato in una scarpata. L’animale, bloccato in una zona impervia e impossibilitato a liberarsi da solo, è stato recuperato grazie a un intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco del Distaccamento cittadino di Corso Cavour. L’operazione, condotta con competenza e grande attenzione alla sicurezza, si è conclusa con la restituzione del cane alla proprietaria, che ha potuto riabbracciarlo in perfette condizioni di salute.

Lanciato l’allarme e avviate le operazioni di soccorso

La donna si è accorta dell’allontanamento improvviso del cane durante una passeggiata serale e, preoccupata, ha iniziato a perlustrare l’area circostante chiamandolo a gran voce. Dopo alcuni minuti di ricerche infruttuose, è riuscita a individuare il punto da cui provenivano i guaiti dell’animale. La situazione si è rivelata subito critica: il segugio si trovava su un pendio particolarmente scosceso, intrappolato nella fitta vegetazione e in prossimità sia del corso d’acqua sia della linea ferroviaria. Rendendosi conto dell’impossibilità di raggiungerlo senza esporsi a pericoli, la proprietaria ha scelto di allertare immediatamente i soccorsi, fornendo ai Vigili del Fuoco indicazioni precise per agevolare un rapido intervento di recupero.

L'operazione di salvataggio

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale del Distaccamento, l’operazione di recupero ha presentato diverse criticità di natura tecnica e logistica. La forte pendenza del versante, la fitta vegetazione che immobilizzava l’animale e la vicinanza sia del corso d’acqua che della linea ferroviaria hanno reso la zona estremamente complessa da raggiungere e operare in sicurezza. I Vigili del Fuoco hanno messo in atto le procedure previste per gli interventi in ambiente impervio, agendo con prudenza e metodo per evitare di aggravare la condizione del cane o esporre i soccorritori a eventuali rischi.

Le manovre di salvataggio, condotte con grande coordinazione e professionalità, hanno permesso di liberare progressivamente l’animale, stabilizzandolo e rimuovendo i rami che lo tenevano bloccato. Il segugio è stato quindi estratto dalla scarpata senza riportare ferite o traumi visibili. Non si è reso necessario l’intervento immediato di un veterinario sul posto e, dopo una rapida verifica delle condizioni di salute, l’animale è stato riconsegnato alla proprietaria.

Sicurezza, prevenzione e buone pratiche per i padroni

L’episodio di Ponte San Giovanni richiama l’attenzione su alcune semplici, ma fondamentali, raccomandazioni per chi porta a spasso cani in aree impervie o vicino a corsi d’acqua e infrastrutture:

  • Tenere l’animale al guinzaglio in prossimità di scarpate, rive e zone a visibilità limitata;

  • dotare il cane di microchip e di un collare con recapito telefonico aggiornato;

  • segnalare tempestivamente la scomparsa ai soccorritori locali e fornire indicazioni precise sul luogo in cui si presume che l’animale si trovi;

  • munirsi, quando possibile, di cartine o coordinate del punto in cui si effettua la passeggiata e di un telefono carico per le comunicazioni di emergenza.

I Vigili del Fuoco ricordano che, in caso di necessità di soccorso tecnico urgente, il numero da contattare è il 115.

Sinergia vincente tra cittadini e soccorritori

Il buon esito dell’operazione conferma non solo la preparazione e la rapidità d’intervento delle squadre di soccorso locali, ma anche il valore della sinergia tra istituzioni e cittadini nelle situazioni di emergenza. In circostanze simili, la componente tecnica e l’efficienza operativa sono decisive, ma altrettanto rilevante risulta il contributo delle persone coinvolte: in questo caso, la prontezza della proprietaria nell’allertare i soccorsi e nel fornire informazioni puntuali ha rappresentato un fattore determinante per il successo dell’intervento. Episodi di questo tipo ricordano come responsabilità condivisa, attenzione e collaborazione possano fare la differenza, trasformando circostanze potenzialmente drammatiche in lieti epiloghi.

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Francesco Mastrodicasa
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